Intesa Sanpaolo è disponibile a rinunciare a parte del debito di
280 milioni che vanta nei confronti di Alitalia, a patto che i
sindacati aderiscano al Piano proposto da Etihad per il riassetto
del vettore italiano.
E' quanto ha spiegato il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian
Maria Gros-Pietro, a margine della presentazione della trentesima
edizione del Rapporto Einaudi, a Torino. "Senza la piena adesione
da parte dei sindacati al Piano, noi non siamo disponibili ad
aderire all'operazione", ha spiegato il banchiere.
Gros-Pietro ha inoltre spiegato che "per quanto riguarda le
banche, ci si avvia a un accordo". Sembrano pertanto superate le
divergenze sorte nelle scorse settimane tra le quattro banche
creditrici della compagnia aerea guidata da Gabriele Del Torchio
(Intesa Sanpaolo, Unicredit, B.P.Sondrio e B.Mps, esposte
complessivamente per circa 560 milioni di euro) e gli istituti di
credito sembrano ora disposti ad accollarsi un sacrificio, sotto
forma di rinuncia a parte dei crediti vantati, a patto che il costo
del lavoro venga ridotto come da Piano e permetta quindi ad
Alitalia - in un'ottica industriale - di ripartire su basi più
solide. "Da parte nostra", ha ribadito il numero uno del CdG della
Ca' de Sass, "abbiamo condizionato l'accordo al fatto che tutti i
problemi vengano risolti, a partire dai rapporti con le sigle
sindacali, fino al Piano industriale. Altrimenti, noi non
parteciperemo".
ofb