In occasione della seconda asta del Tltro, le principali banche italiane hanno chiesto alla Bce circa 26,7 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 23 miliardi ottenuti in occasione della prima asta di metà settembre.

Oggi UniCredit ha chiesto circa due miliardi per l'Austria, nulla per la Germania e 0,2 miliardi circa per le altre controllate nei Paesi dell'area Cee. In settembre, l'istituto di credito guidato da Federico Ghizzoni aveva ottenuto per l'Italia il massimo richiedibile, vale a dire 7,75 miliardi di euro, oltre a ulteriori 74 milioni per Repubblica Ceca e Slovacchia. Per quanto riguarda l'Italia, sul quantitativo ottenuto da Francoforte Unicredit a inizio dicembre aveva approvato ed erogato 4,4 miliardi di euro e registrato richieste attualmente in lavorazione per un ulteriore miliardo.

Intesa Sanpaolo ha invece chiesto 8,59 miliardi, vale a dire oltre il doppio rispetto ai 4 miliardi di euro ottenuti a settembre, spingendosi al massimo della cifra che poteva richiedere.

Mps ha di fatto bissato le richieste della prima tranche, aggiungendo 3,3 miliardi ai tre già ottenuti in precedenza. La Banca Popolare dell'Emilia Romagna non ha invece preso parte all'asta di questa mattina, dal momento che il 18/9 aveva già chiesto e ottenuto la cifra massima ottenibile, vale a dire due miliardi di euro; analogamente, avendo già ottenuto il miliardo massimo consentito a inizio autunno, Creval non ha preso parte all'offerta odierna.

B.Popolare ha invece ricevuto tutti i 3,7 miliardi ottenibili, poiché al miliardo inizialmente richiesto ha aggiunto oggi ulteriori 2,7 miliardi. Una richiesta da 1,7 miliardi è poi partita da Iccrea, a nome di un pool di 191 banche del sistema delle Casse Rurali ed Artigiane. In settembre, la somma era di 2,242 miliardi.

Per quanto riguarda gli importi di entità minore, Credem non ha partecipato all'operazione di finanziamento a lungo termine, avendo già raggiunto il tetto massimo previsto di 735 milioni, B.Carige ha chiesto altri 400 milioni che si vanno ad aggiungere ai 700 mln euro di settembre, raggiungendo così l'ammontare massimo ottenibile, stabilito in 1,1 miliardi. Mediobanca non è stata della partita: anche per la merchant bank guidata da Alberto Nagel era già stato raggiunto in occasione della prima asta l'importo massimo previsto (578 mln). Banca Sella ha poi richiesto 200 milioni, che portano il totale drenato a 280 milioni includendo gli 80 mln ottenuti con la precedente tranche.

Tra gli istituti di credito che non avevano preso parte al precedente Tltro, la Banca Popolare di Vicenza ha chiesto 1,2 miliardi, Veneto Banca 0,97 miliardi, B.P.Milano 1,5 mld e Ubi B. 3,2 mld, il massimo importo ottenibile. Per quanto riguarda Ubi, il d.g. Samuele Sorato ha spiegato che le risorse raccolte "saranno destinate a finanziare a condizioni particolarmente competitive i piani di sviluppo e crescita delle imprese dei territori di riferimento della banca".

Complessivamente, la Bce ha reso noto di aver collocato oggi 129,8 mld di euro, a conclusione della seconda operazione di rifinanziamento mirato a lungo termine Tltro a 4 anni. Nella prima operazione, l'istituto di Francoforte aveva invece collocato 82,6 miliardi euro, con un risultato dunque in controtendenza rispetto all'Italia dove le richieste sono state superiori nella seconda tranche rispetto alla prima, risultato che avrebbe potuto essere ancora più marcato se diversi istituti non avessero raggiunto il plafond massimo richiedibile già in occasione dell'asta di settembre. Le due operazioni si chiudono comunque a livello europeo con un totale di 212,4 miliardi erogati, a fronte dei 400 miliardi messi sul piatto dall'istituto guidato dal governatore Mario Draghi.

A margine di un evento a Milano, relativamente alle richieste pervenute dall'Italia, il numero uno di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha messo in evidenza due segnali di intensitá opposta emersi dall'esito dell'asta odierna. Il banchiere ha infatti sottolineato che "c'è un segnale positivo, perchè le banche hanno ormai raggiunto un certo livello di liquiditá" ritenuto evidentemente adeguato. Al tempo stesso, Ghizzoni ha tuttavia osservato che emerge anche un segnale negativo, poichè "la domanda di credito non è ancora quella che dovrebbe essere; questo potrebbe rappresentare un messaggio alla Bce".

Tabella - Le due Tltro a confronto

 
     Banca           1* asta (18/9)     2* asta (11/12)     Totale 
  richiedente          mld euro             mld euro       mld euro 
 
   Unicredit             7,82                 2,2            10,02 
   Intesa Sanpaolo       4,0                  8,59           12,59 
   B.Mps                 3,0                  3,3             6,3 
   Iccrea                2,242                1,7             3,942 
   B.P.E.Romagna         2,0                  0,0             2,00 
   B.Popolare            1,0                  2,7             3,7 
   Creval                1,0                  0,0             1,0 
   Credem                0,735                0,0             0,735 
   B.Carige              0,7                  0,4             1,1 
   Mediobanca            0,578                0,0             0,578 
   B.Sella               0,08                 0,2             0,28 
   B.P.Vicenza           0,00                 1,249           1,249 
   Veneto B.             0,00                 0,97            0,97 
   B.P.Milano            0,00                 1,5             1,5 
   Ubi B.                0,00                 3,2             3,2 
   B.P.Sondrio           0,35                 0,75            1,1 
   B.P.Marostica         0,0                  0,075           0,075 
   ============================================================== 
                        23,5                 26,76           50,339 
 

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