La marea di liquidità e i tassi sotto zero necessari a
procurarsela avevano lasciato presagire un modesto interesse per la
nuova asta Tltro della Bce, la prima del 2015 e la terza dal lancio
dell'autunno scorso. Invece, secondo i dati raccolti da Il Sole 24
ore, tra ieri e oggi le banche italiane si stanno preparando a
chiedere oltre 32,75 mld a Francoforte, una somma decisamente
superiore a quella delle prime due aste del 2014.
Un segnale evidente sul fronte degli impieghi, visto che questo
particolare tipo di operazione, sottolinea il quotidiano, prevede
che le somme riscosse in Bce vengano utilizzate per impieghi a
imprese e famiglie, pena il rimborso anticipato.
La parte del leone, come prevedibile, la faranno Intesa Sanpaolo
e Unicredit che chiederanno rispettivamente circa 10 e 7 mld. A
ruota si muoveranno Banco Popolare e Mediobanca che faranno domanda
per l'assegnazione di circa 5 mld ciascuno. Richieste di 3 mld
arriveranno da Ubi, e di 1,3 mld da Iccrea. A partecipare all'asta
di questa settimana saranno anche Veneto Banca (0,7 mld), CreVal
(0,5 mld) e B.P.Milano (0,25 mld). Più attendiste invece
B.P.E.Romagna, B.Carige, Credem, B.P.Sondrio e B.P.Vicenza che
hanno scelto di non attingere alla Tltro in questa
assegnazione.
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