"Non mi sembra che Rcs abbia parlato di un aumento di capitale e penso che questa operazione di dismissione di asset (la cessione della Libri a Mondadori per 127,5 milioni di euro, ndr) vada nella direzione di mettere la società nelle condizioni di autofinanziarsi. Questo è quello che si capisce dalla strategia che sta seguendo il management. Io non ho notizie di aumenti di capitale".

È quanto ha dichiarato l'a.d. di UnipolSai, Carlo Cimbri, a margine della XIV edizione dell'Insurance Day organizzato da Accenture in collaborazione con MF-Milano Finanza. Il gruppo bolognese detiene una quota del 4,6% nel capitale della casa editrice milanese, partecipazione che ha ereditato in seguito al riassetto della galassia Fonsai. Rcs ha dismesso la Libri, operazione non prevista nell'attuale Piano strategico, per fare cassa e ripianare parte dell'ingente debito, oltre che per sostenere investimenti in futuro. Una cessione che molti osservatori ritengono necessaria per fugare il rischio di un ulteriore rafforzamento patrimoniale a breve.

In merito all'operazione chiusa poche ore fa con Mondadori, Cimbri la giudica "buona", ricordando che "con una situazione debitoria così pesante" come quella che grava sui conti della casa editrice di via Rizzoli "un conglomerato deve fare delle scelte e mi pare che gli amministratori di Rcs si siano mossi in quella direzione. Da quello che si legge, anche le condizioni economiche dell'operazione sono state in linea con il mercato".

Infine, circa la quota del 4,6% di Rcs ancora in pancia, Cimbri ha assicurato che il gruppo Unipol "non ha posizioni dogmatiche: tutto si compra e tutto si vende. A noi interessa valorizzare tutti gli asset" che deteniamo.

ofb

 

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October 06, 2015 06:42 ET (10:42 GMT)

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