Il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 21.196 punti. Scambiano in
territorio positivo anche l'Ibex (+0,77%), il Dax (+0,9%), il Ftse
100 (+0,39%) e il Cac-40 (+0,67%).
Negli Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
si sono attestate a 280.000 unità, i permessi delle nuove
costruzioni ad agosto sono stati pari a 998.000 unità (-5,6%).
Un gestore contattato da MF-Dowjones spiega che "i dati non
hanno avuto un particolare impatto sui listini. Comunque, dopo la
Fed di ieri c'è stato l'esito dell'asta Tltro che ha visto una
richiesta da parte delle banche di 82,6 mld, inferiore rispetto
alle attese. Non si può tuttavia dare un giudizio sull'eventuale
successo di queste operazioni in quanto sarà decisiva la seconda
operazione che avverrà a dicembre. In quel momento le banche
avranno infatti più chiare molte cose, tra cui anche l'esito
dell'Aqr e degli stress test della Bce".
A piazza Affari in vetta al Ftse Mib si posiziona Stm (+2,4% a
6,39 euro) che a detta di un gestore beneficia delle indicazioni
del management, secondo cui il gruppo è sulla buona strada per
raggiungere gli obiettivi del 3* trimestre.
Contrastato il comparto dei titoli bancari: B.P.Milano +2,38%,
Ubi B. +1,52%, Unicredit +1,5%, Mediobanca +1%, Intesa Sanpaolo
+0,81%, B.Popolare +0,16%, B.Mps -0,84% e B.P.E.Romagna -2,23%.
Sul resto del listino si segnala Iren (+3,57% a 1,072 euro) su
cui Banca Imi ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con
prezzo obiettivo che passa da 1,35 euro a 1,38 euro.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it