Chiusura in marginale ascesa per piazza Affari e le altre borse europee in una giornata dominata da una discreta volatilità e da diversi dati macro.

I listini europei, infatti, hanno accelerato dopo la seconda lettura del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti che ha visto un incremento della rilevazione da +3,5% a +3,9%, ben oltre le attese, che vedevano una

riduzione al +3,3%.

Peggiore del previsto, invece, l'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa, che a novembre si è attestato a 88,7 punti, in calo rispetto al consenso a 96 punti e al dato di ottobre rivisto da 94,5 punti a 94,1 punti. I listini azionari statunitensi, di conseguenza, hanno annullato i guadagni di inizio seduta (ora Wall Street si muove poco sopra la parità) con ricadute anche per le borse europee che hanno via via ridotto i progressi.

In Europa, invece, la lettura definitiva del Pil del 3* trimestre in

Germania ha confermato un aumento dello 0,1% in termini congiunturali e

dell'1,2% su base tendenziale, in linea con il consenso del mercato, mentre per quanto riguarda l'Italia da segnalare che l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha previsto che il nostro Paese "tornerá a crescere entro la metá del 2015 e accelererá un pò nel 2016".

A piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,42% a 20009 punti. Segno più anche per Dax (+0,77%), Cac 40 (+0,32%) e Ftse 100 (+0,02%).

Sul paniere principale acquisti selettivi sui bancari. Bene Ubi B. (+1,91%), B.Popolare (+1,41%) Intesa Sanpaolo (+1,76%), B.P.E.Romagna (+2,28%) e Mediobanca (+1%). In rosso, invece, B.Mps (-0,59%) mentre hanno registrato progressi frazionali Unicredit (+0,26%) e B.P.Milano (+0,78%).

Tra le altre blue chip stabile Telecom I. (-0,06%). L'a.d. Marco Patuano, ha dichiarato che "non e' allo studio al momento alcun intervento sul capitale. E' assolutamente prematuro parlarne", discorso valido "anche per Tim Brasil".

In evidenza Mediaset (+2,02%), Exor (+1,37%), Enel (+1,29%) e Stm (+1,53%) mentre hanno perso terreno Cnh Industrial (-1,11%) e Tenaris (-0,97%). Lettera sul lusso in scia ai deludenti dati di Tiffany: Salvatore Ferragamo -0,64% e Tod'S -1,24%.

Nel resto del listino da segnalare le performance di Biancamano (+11,41%) grazie all'accordo strategico finalizzato a conseguire sinergie nella filiera dei servizi sostenibili con Kinexia (+2,15%). In luce pure Ima (+3,99%) di riflesso all'M&A nel settore e Sogefi (+6,19%).

In salita Iren (+1,49%) nonostante ieri l'azienda e l'a.d.

Nicola De Sanctis abbiano "concordato una risoluzione consensuale del

rapporto di lavoro". L'accordo prevede la rinuncia alla carica di a.d. nonché alla carica di consigliere di amministrazione di Iren dal 30

novembre. Bene anche Class E. (che insieme a Dow Jones & Co controlla

questa agenzia) a fine giornata in salita del 3,38%.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

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