Scambi in territorio negativo per il Ftse Mib che cede l'1,66% a
22.772 punti.
A detta di un esperto contattato da MF-Dowjones "le forti prese
di profitto si verificano dopo le recenti accelerazioni al rialzo e
potrebbero protrarsi fin sotto la quota dei 22.000 punti. A
influire sui cali delle piazze europee, oltre la chiusura ancora
negativa di ieri di Wall Street, c'è l'avvio dei bombardamenti in
Yemen da parte di una coalizione guidata dall'Arabia Saudita, che
fa sentire il suo peso sulle commodity e sull'oro".
Prese di beneficio su Mediaset (-5,%), S.Ferragamo (-4,85%
teorico), Finmeccanica (-4,03%), Fca (-3,46%) e Azimut H.
(-2,6%).
Stm cede il 2,85% a 8,36 euro. Il titolo paga l'indebolimento
del dollaro nei confronti dell'euro, sottolinea un gestore, essendo
il fatturato della societá espresso principalmente in dollari.
Nel comparto oil&gas, resistono i titoli petroliferi, uniche
blue chip sopra la parità grazie al rialzo del greggio: Eni +1,25%,
Tenaris +1,14 e Saipem +0,99%.
Sul resto del listino SocGen ha alzato il rating di Saras
(+0,49% a 1,426 euro) a buy da hold con un target price rivisto a
1,8 euro per azione da 1,25 euro.
Infine Kinexia segna un -9,31% teorico. I conti 2014,
spiegano
gli analisti di una primaria casa d'affari, sono risultati
peggiori delle attese, con un debito in forte crescita.
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