Giornata incerta per le borse del Vecchio Continente. Il Ftse
Mib ha terminato la seduta in calo dello 0,53% a 23.507 punti. In
negativo anche il resto delle Borse europee: Cac-40 (-0,58%), Ftse
100 (-1,16%), Ibex (-1,16%) e Dax (-1,43%).
Il mercato e' partito con toni depressi ma ha avuto poi uno
scossone con il dato Pmi nell'area euro che, secondo la lettura
preliminare, si e' attestato a 53,7 punti, in diminuzione rispetto
al dato definitivo di giugno a 54,2 e al consenso a 54 punti. Gli
analisti di JPMorgan affermano che, nonostante il calo,
l'impressione complessiva che e' emersa dal dato e' piuttosto
buona, specialmente alla luce delle incertezze relative alla
crescita globale che restano sullo sfondo.
Nel pomeriggio la seduta e' stata abbastanza piatta con bassi
volumi, per poi peggiorare dopo l'apertura di Wall Street. Il dato
americano sulle vendite di nuove unita' abitative nel mese di
giugno e' stato debole.
Gli analisti ritengono che questa seduta e le prossime saranno
attendiste in quanto mercoledi' dovrebbero giungere indicazioni sui
tempi di rialzo dei tassi Fed mentre per giovedi' e' prevista la
prima lettura del Pil americano del secondo trimestre.
A piazza Affari in luce il comparto del lusso: S.Ferragamo
(+1,4%), Moncler (+0,97%), Yoox (+0,4%), mentre chiudono in
negativo Tod'S (-0,11%) e Luxottica (-0,46%). Invariata Mediaset.
Goldman Sachs oggi ha confermato il titolo nella conviction list
buy, alzando il target price a 5,5 euro da 4,8 euro per azione.
Chiude in negativo Fca (-1,96%), che ha avviato i primi passi
dell'iter di quotazione della Ferrari. Il gruppo italo-americano ha
infatti depositato ieri presso la Securities e Exchange Commission,
la commissione di vigilanza dei mercati finanziari degli stati
uniti, la documentazione iniziale per la quotazione a New York
della casa di Maranello.
Male Ubi B. (-2,37%). Secondo un analista si tratta di uno
storno
fisiologico che si inserisce all'interno di un movimento
rialzista
partito il 7 luglio. Terminano la seduta in negativo anche il
resto delle banche: B.P.Milano (-0,1%), Mediobanca (-1,09%),
Unicredit (-1,12%), B.P.E.Romagna (-1,24%), B.Popolare (-1,32%) e
B.Mps (-1,81%). Sale invece Intesa Sanpaolo (+0,46%).
Segno meno per Stm (-2,45%), su cui Equita Sim alza il target
price a 8
euro da 7 euro e conferma il rating hold. Male anche Saipem
(-2,37%). Vendite su Azimut H. (-4,16%), all'indomani della
pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2015. Sia Equita
Sim (rating hold) che
Citigroup (rating buy) hanno abbassato il target price sul
titolo
rispettivamente a 25,1 da 27 euro e a 31 da 32,5 euro.
Sul resto del listino si segnala Class E.(che insieme a Dow
Jones &
Co. controlla questa agenzia). Le azioni hanno chiuso con un
progresso del 20,15% a 0,94 euro. Class ha avviato, attraverso la
controllata CCeC specializzata nell'e-commerce, la spedizione dei
primi prodotti alimentari italiani destinati alla piattaforma
cinese Ccig Mall, con la quale la casa editrice ha il rapporto di
main supplier per il settore food e di main agent per fashion,
accessori, design. La prima spedizione ha il valore di 1 milione di
euro e fa parte di un ordine contrattualizzato di 10 milioni di
euro per i prossimi mesi. L'impegno di minimo garantito di 10
milioni all'anno da parte di Ccig Mall vale anche per i prossimi
quattro anni.
Chiude in territorio negativo Sogefi (-4,95%). La societa' ha
terminato
il primo semestre 2015 con un utile netto di 9,7 mln euro che si
confronta con la perdita di 7,3 mln del corrispondente periodo del
2014. I ricavi ammontano a 763,7 mln (+11,8% a/a), l'Ebitda a 62,4
mln (+20,7% a/a) e l'Ebit a 30,5 mln (+40% a/a). A detta di
un'analista i conti sono
positivi, ma pesano le spese non ricorrenti.
Bene Amplifon (+1,74%) su cui Commerzbank ha alzato il target
price
a 8,1 euro da 7,8 euro di riflesso ad un incremento delle stime
di Eps
dopo la pubblicazione di conti semestrali "molto forti".
rit
rita.murolo@mfdowjones.it