Milano ha aperto la seduta sopra la parita' per poi passare in negativo e accelerare al ribasso nell'ultima ora (Ftse Mib -0,63% a 21.856 punti). L'indice e' rimasto sostanzialmente stabile anche dopo i dati dell'inflazione nell'area euro ad agosto, che secondo la lettura preliminare, e' salita dello 0,2% a livello annuale, in linea con il dato del mese di luglio ma in rialzo rispetto al consenso a +0,1% a/a.

"Piazza Affari ha accelerato al ribasso per il riaffiorare dei timori degli investitori sulla Cina e sulla decisione della Fed sui tassi d'interesse", commenta un gestore contattato da MF-Dowjones. "Gli operatori sono in attesa dei dati macroeconomici previsti per questa settimana, che andranno a scartare o avvalorare l'ipotesi del rialzo dei tassi d'interesse a settembre", conclude l'esperto.

Scambia in territorio negativo Tenaris che cede il 2,07%, Saipem lo 0,6% mentre in completa controtendenza Eni che segna un +2,71%, beneficiando della scoperta di gas di rilevanza mondiale nell'off-shore egiziano, presso il prospetto esplorativo Zohr che rappresenta la piu' grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel mar Mediterraneo.

Scambia in territorio negativo il settore delle utility: Enel (-1,24%), Terna (-1,44%) e Snam (-1,45%).

In rosso anche il comparto bancario: Intesa Sanpaolo cede l'1,11%, Unicredit l'1,2%, Mediobanca l'1,11%, Ubi B. l'1,48%, B.P.Milano l'1,63%, B.Popolare l'1,87%, B.Mps l'1,91% e B.P.E.Romagna il 2,83%.

Male pure Fca (-1,73%). L'a.d. Sergio Marchionne ha dichiarato che e' irragionevole non forzare fusione con GM, sottolineando come la logica dell'integrazione tra le due case automobilistiche e' "indiscutibile" soprattutto alla luce dei numeri dell'eventuale nuovo gruppo: ben 30 miliardi di flussi di cassa l'anno, per esempio.

Vendite su Stm (-1,45%), Mediaset (-1,99%) e B.Unicem (-1,52%).

Sul resto del listino forti le perdite su Pierrel che cede il 7,89%. Pesa, secondo quanto segnalano dalle sale operative, il taglio dei target nonostante numeri in miglioramento nel semestre. Pierrel, infatti, ha chiuso i primi sei mesi dell'anno con una perdita netta consolidata di 5,4 mln di euro in miglioramento di circa il 57% rispetto al 30 giugno 2014.

Sotto la parita' Trevi Fin. (-1,37% a 1,230 euro), secondo Banca Akros i dati della societa' sono leggermente inferiori alle attese a livello di ricavi e sostanzialmente in linea in termini di Ebitda.

gio

 

(END) Dow Jones Newswires

August 31, 2015 05:16 ET (09:16 GMT)

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