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WALL STREET: attende Yellen, Pil rivisto al rialzo

Venerdì 27 Maggio 2016

MILANO (MF-DJ)--Wall Street tratta appena sopra la parità con i prezzi del petrolio che scendono dopo il recente rally, in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen. Sul fronte macro il Pil Usa del 1* trimestre, nelle seconda lettura, è stato rivisto al rialzo come da attese.

Nel dettaglio il Dow Jones sale dello 0,15%, l'S&P 500 dello 0,24% e il Nasdaq Composite dello 0,4%. Il Brent è in ribasso dell'1,09% a 49,05 dollari al barile e il Wti dello 0,67% a 49,15 usd.

Sul fronte macro il Pil Usa del 1* trimestre, nella seconda lettura, è stato rivisto al rialzo dal +0,5% della stima flash al +0,8% t/t, in linea al consenso. L'indice prezzi Pce (deflatore consumi), sempre nel 1* trimestre, è salito dello 0,3% t/t, mentre la lettura core è aumentata del 2,1% t/t. Infine la spesa per consumi è salita dell'1,9% t/t, in linea alla prima stima.

Tuttavia, preoccupa il calo degli investimenti fissi delle imprese, cioè quelli non residenziali, scesi a -6,2% t/t, in termini annualizzati, da -5,9% t/t. osserva Giovanna Mossetti, economista di Intesa Sanpaolo, interpellata da MF-DowJones. L'esperta ricorda però che "il calo è dovuto in gran parte al settore estrattivo". Invece il dato sugli investimenti residenziali è stato rivisto al rialzo a +17,1% t/t da +14,8% t/t, sempre in termini annualizzati. Del resto "questo era proprio il motivo per cui ci si aspettava una revisione al rialzo" del dato sul Pil in seconda lettura, sottolinea Mossetti.

Comunque, secondo l'economista, il calo degli investimenti non residenziali potrebbe essere guardato con particolare attenzione dai funzionari della Fed in vista dei prossimi meeting. "Di tutti i pezzi del puzzle", il segno negativo per il dato sugli investimenti non residenziali "è un pò fastidioso", riferisce Mossetti.

Inoltre, lo sciopero di 40.000 dipendenti di Verizon a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro potrebbe incidere sull'employment report della prossima settimana e quindi potrebbe pesare sulle valutazioni della Fed per un rialzo dei tassi a giugno, mentre per luglio l'Istituto avrebbe un maggior numero di dati a disposizione. Comunque, anche qualora a giugno non ci fosse un rialzo dei tassi, i toni saranno comunque molto da falco, con un messaggio chiaramente a favore di piú di un aumento nel 2016, conclude l'economista.

"Il dato" sul Pil "è incoraggiante", aggiunge Vincenzo Longo, strategist di IG. "Registrare un +0,8% t/t" in quello che è stato "il periodo peggiore dell'anno" per gli Stati Uniti non è da poco, e lo è soprattutto in ottica futura, osserva l'esperto, il quale sottolinea quanto "i dati sul trimestre attuale si siano giá dimostrati positivi".

Sempre sul fronte macroeconomico l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura definitiva, si è attestato a maggio a 94,7 punti (95,1 il consenso), in rialzo rispetto agli 89 di aprile, ma in calo rispetto alla lettura preliminare a quota 95,8 punti. Il sotto-indice relativo alle aspettative si è attestato a 84,9 punti mentre quello relativo alla situazione corrente è risultato pari a 109,9.

Ora il focus degli investitori si sposta sul discorso del presidente della Banca centrale americana, Janet Yellen, previsto per questa sera. Le parole di Yellen, infatti, "potrebbero condizionare i mercati, se non questa sera, lunedì, in apertura", conclude Longo.

"Ci sono ben poche barriere per un aumento dei tassi", afferma David Stubbs, global market strategist di J.P. Morgan Asset Management, che si aspetta un'azione al rialzo sui tassi tra giugno e luglio. Secondo l'esperto, il fatto che l'inflazione si stia muovendo nella giusta direzione e che sia le condizioni finanziarie che il mercato del lavoro stanno migliorando sono tutte "luci verdi" per un inasprimento della politica monetaria.

Sul valutario il cambio euro/usd tratta in calo a 1,1133 con minimo intraday a 1,1127. Sull'obbligazionario il rendimento del Treasury decennale è all'1,84% e quello biennale allo 0,88%.

alb/eln

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 27, 2016 11:02 ET (15:02 GMT)

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