Masi Agricola (MASI)

- Modificato il 26/11/2015 11:44
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: MASI AGRICOLAGrafico Storico: MASI AGRICOLA
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PROSSIMA MATRICOLA ALL'AIM. GRUPPO VITIVINICOLO DELLA VALPOLICELLA (VERONA).





http://www.masi.it/



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1 di 22 - 15/6/2015 10:55
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Profondamente radicata in una delle più vocate terre da vino italiane, la Valpolicella, Masi propone vini di pregio, espressione dei valori del territorio di origine. Utilizza principalmente uve e metodi autoctoni delle Venezie, con costante aggiornamento tecnologico, per produrre "vini moderni dal cuore antico", come ama definirli Sandro Boscaini, anima dell'Azienda.

Masi è oggi produttore leader di Amarone ed ha una riconosciuta expertise nella tecnica dell'Appassimento.
2 di 22 - Modificato il 15/6/2015 11:02
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione ai fini della quotazione delle azioni su Aim Italia.

Il gruppo guidato da Sandro Boscaini, si legge in una nota, è tra i principali produttori italiani di vini. Masi ha prodotto e commercializzato 32 etichette nel corso del 2014 vendendo circa 11,5 milioni di bottiglie con una forte evocazione internazionale.

Alla data del 31 dicembre 2014 il gruppo è presente in più di 90 Paesi e il fatturato derivante dall'esportazione verso l'estero rappresenta circa il 90% della cifra complessiva.

Equita agisce in qualita' di Nomad.

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3 di 22 - 29/6/2015 09:28
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola debutta all'AIM Italia il 30 giugno 2015


Masi Agricola, società produttrice di vini di qualità e conosciuta nel mondo per i suoi Amaroni, ha comunicato che Borsa Italiana ha ammesso alle negoziazioni le azioni ordinarie della società sull'AIM Italia. Il codice ISIN di Masi Agricola è IT0004125677. Il lotto minimo di negoziazione è 250 azioni.


La data di inizio delle negoziazioni delle azioni della società è prevista per martedì 30 giugno 2015. L’ammissione è avvenuta a seguito del collocamento istituzionale rivolto esclusivamente ad investitori qualificati italiani ed istituzionali esteri di 6.436.000 azioni, di cui 4.347.000 azioni rivenienti da un aumento di capitale e 2.089.000 azioni poste in vendita da Alcedo SGR.
Inoltre, è stata esercitata da parte dei Joint Global Coordinator l’opzione di over allotment per ulteriori 965.000 azioni concessa da Alcedo SGR. Nel giorno del debutto in Borsa Italiana il flottante sul mercato sarà pari al 20% del capitale. La società ha determinato in 4,6 euro il prezzo delle azioni offerte nell’ambito del collocamento istituzionale, che ha generato una domanda complessiva di quasi 1,3 volte il quantitativo offerto. La domanda è arrivata per circa il 55% da 25 investitori italiani e per il restante 45% da 32 investitori esteri.

4 di 22 - 30/6/2015 08:45
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
ITALIAN WINE BRANDS - Cresce il vino in Piazza Affari

Italian Wine Brands, società attiva nella produzione e distribuzione di vini in Italia e all'estero, potrebbe mettersi in evidenza oggi in Borsa.

Farà il proprio debutto questa mattina sul mercato AIM Italia la società vinicola MASI, società veronese produttrice di vino. MASI ha chiuso il 2014 con 60 milioni di euro di ricavi e 7 milioni di utile netto. Il prezzo di collocamento è stato fissato in 4,60 euro.


La quotazione di MASI dovrebbe aumentare la visibilità di IWB, Italian Wine Brand, la prima società del settore vitivinicolo quotata nata dall'aggregazione di due wineries importanti (Giordano e Provinco) che realizza oltre 160 etichette/blands per un fatturato a fine 2014 pari a 140 milioni di euro e un utile netto di oltre 5 milioni di euro.
5 di 22 - 01/7/2015 09:27
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Domus Italia ritira l'Ipo, debutto amaro per Masi all'Aim

La volatilità del mercato italiano è troppo elevata, a causa della crisi greca, e Domus Italia ferma il processo di quotazione. La società leader nella realizzazione di edifici ad alto risparmio energetico del gruppo Caltagirone ha spiegato che, d'intesa con Banca Imi e Credit Suisse, in qualità di coordinatori dell'offerta globale, ha deliberato di procedere al ritiro anticipato dell'offerta "in presenza di evidenti e straordinarie condizioni di volatilità dei mercati mobiliari italiano e internazionali".

L'Ipo di Domus Italia era partita lo scorso 19 giugno e doveva concludersi il 2 luglio. L'intervallo indicativo di prezzo tra 1,65 e 2 euro attribuiva alla società una capitalizzazione tra i 264 e i 320 milioni di euro. Domus Italia si è comunque riservata di riavviare in futuro l'offerta in un contesto di stabilità dei mercati finanziari.

Masi Agricola è stata più coraggiosa. Oggi la casa vinicola ha debuttato all'Aim Italia, il mercato dedicato alle piccole e medie imprese a elevato potenziale di crescita, con un prezzo di collocamento di 4,6 euro. Tuttavia, a causa della delicata situazione greca, il debutto è stato un po' amaro: il titolo ha aperto a quota 4,6 euro, non è andato più in là di un massimo a 4,62 euro e ora cede il 2,35% a 4,492 euro, dopo un minimo a 4,48 euro.

L'ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha comunque fatto presente che già oggi Masi Agricola ha numeri che avrebbero consentito all'azienda di sbarcare sul listino principale e si è augurato che questo possa accadere in futuro. Un invito subito accolto dal presidente della società, Sandro Boscaini: "se la crescita avverrà in maniera decisa anche dal punto di vista dimensionale oltre che sul fronte dei numeri, perché non pensare a un segmento più alto?". Nessuna preclusione, dunque, a patto che ciò avvenga "in un'ottica congeniale al mercato, ossia a fronte di una crescita sostenibile".

Crescita che avverrà anche per linee esterne, non ora ma sicuramente nei prossimi mesi. "Qualche idea di azienda da acquisire ce l'abbiamo, l'importante è che, come noi, siano interpreti del patrimonio delle Venezie", ha spiegato l'ad, Federico Girotto, mentre il presidente ha delineato le prerogative imprescindibili che una potenziale società target dovrebbe avere: "devono essere aziende con lo stesso profilo d'alta qualità; dal punto di vista geografico, devono essere nelle aree più ricche delle Venezie; essere al nostro stesso livello reputazionale e avere una buona marginalità per non diluire la nostra".

Il management punta anche a far crescere l'azienda in Cina, dove però la situazione attuale per i vini italiani è tutt'altro che florida, soprattutto se confrontata con le esperienze di altri Paesi che vantano una tradizione altrettanto solida nel settore vinicolo. "Abbiamo da sviluppare alcuni mercati e penso prima di tutto alla Cina che dovrà gioco forza riconoscere all'Italia un ruolo di preminenza nel settore", ha aggiunto Boscaini, riconoscendo che oggi la Francia è molto più avanti dell'Italia, è il principale esportatore di vino con il 55% del totale, mentre l'Italia oscilla tra il quinto e il sesto posto e pesa soltanto per il 6% complessivo.

Boscaini è convinto che si possa colmare questo gap procedendo con accordi commerciali. I produttori devono essere affiancati negli investimenti da chi esporta e distribuisce il vino italiano. Nonostante un debutto senza sprint all'Aim, anche Gianni Franco Papa, responsabile della divisione di Corporate & Investment Banking di Unicredit che ha curato il collocamento delle azioni Masi sul mercato, si è detto soddisfatto. "Masi non è solo la più grande Ipo di una società sull'Aim, ma è anche l'unica che è stata interamente sottoscritta da investitori istituzionali, con ampia partecipazione degli esteri", ha osservato Papa.

"Con oltre il 90% delle vendite sul mercato globale, Masi incorpora perfettamente tutto questo. Siamo sempre orgogliosi di essere a fianco di imprenditori come la famiglia Boscaini che ha fatto delle propria storia di perfezione un biglietto da visita dell'Italia nel mondo. E per questi imprenditori, un gruppo internazionale come Unicredit rappresenta il partner ideale", ha concluso il manager.
6 di 22 - 15/9/2015 11:51
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, Equita avvia copertura con buy 1

Equita Sim ha avviato la copertura su Masi Agricola (+1,22% a 4,648 euro) con rating buy e prezzo obiettivo a 5,8 euro. Tra gli elementi apprezzati dagli analisti figurano "il trend di consumi favorevole per i vini di qualita', l'esposizione del 70% del fatturato a prodotti top e premium con forte connotazione territoriale e specificita' produttive come l`Amarone, di cui Masi e' uno dei piu' rinomati produttori, la forte vocazione all`export che contribuisce al 90% del fatturato, la solida struttura patrimoniale con posizione finanziaria netta attiva e asset tangibili di elevata visibilita' (terreni e magazzino), il piano di investimenti per 8 mln euro medi annui al 2019 (doppi rispetto al passato) per elevare la riconoscibilita' del marchio e alimentare le vendite, anche attraverso l`apertura di wine bar, wine shop e un visitor center, oltre a incrementare la capacita' produttiva acquisendo vigne e potenziando la capacita' produttiva delle cantine". Inoltre, Equita cita la crescita di fatturato e utile del 4% e del 7,5% annuo stimata dal 2015 e una "generazione di cassa di 'soli' 4 mln medi annui al 2018, periodo di extra investimenti, e il ritorno a circa 8-9 mln negli anni successivi". Infine, l'azione secondo i calcoli di Equita scambia a uno sconto di oltre il 40% rispetto ai peer sull'Ev/Ebit 2017 e in linea con i peer sul PE, "in virtu' di una struttura patrimoniale estremamente piu' solida, ma una crescita dell'Eps lievemente inferiore (prima di includere acquisizioni)".

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7 di 22 - 30/9/2015 10:20
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi, brilla su Aim in attesa risultati

Quotazioni in rialzo sull'Aim Italia per Masi Agricola in attesa del Cda per l'approvazione dei conti. Gli esperti di Equita Sim stimano per il secondo trimesre un trend delle vendite lievemente piu' debole di quello registrato nel primo quando il fatturato era cresciuto del 5,3%. Equita si attende che anche il trend di redditivita', prima di eventuali variazioni di magazzino, confermi parzialmente la crescita sostenuta dei primi tre mesi dell'anno, quando l'Ebitda era salito del 53%. Gli esperti, infine, ritengono che la posizione finanziaria netta, da negativa per 14,8 mln sia diventata marginalmente positiva in seguito all'operazione di aumento di capitale. Rating buy e Tp di 5,8 euro per azione confermati. Masi Agricola +2,2% a 4,648 euro
8 di 22 - 01/10/2015 11:35
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
MASI AGRICOLA +2% Nel primo semestre utile triplicato

Masi Agricola guadagna il 2% a 4,6060 euro.

Il produttore di vini di eccellenza fortemente attivo sui mercati internazionali ha comunicato ieri sera di aver chiuso il primo semestre 2015 con ricavi pari a 27,5 milioni di euro, in crescita del 4,7% anno su anno per effetto del cambio favorevole e della buona performance delle vendite in America.

L'Ebitda è salito a 7,5 milioni di euro da 4,5 milioni di un anno prima.

L'utile netto si è più che triplicato a 3,1 milioni.

A fine giugno il debito era 2,8 milioni di euro, in forte calo dai 18,6 milioni di fine 2014 per effetto dell'aumento di capitale concomitante allo sbarco sul listino Aim di Piazza Affari.

Masi Agricola è arrivata in Borsa quest'estate.

Il presidente Sandro Boscaini segnala che la crescita dei ricavi, ed ancora di più della redditività, è stato ottenuto in un contesto internazionale difficile per la tipologia di prodotto (vini fermi) nel quale opera la società.
9 di 22 - 26/11/2015 11:44
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, Equita Sim resta buy in attesa conti

Masi Agricola cede il 2,16% a 4,52 euro. Equita Sim ha confermato sul titolo la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 5,8 euro in attesa dei risultati del terzo trimestre 2015. Gli analisti si aspettano nei tre mesi un aumento del fatturato dell'1% circa e del 3,3% nei 9 mesi del 2015. "Nel primo semestre del 2015 l'Ebitda e' cresciuto del +67% o del +160% circa al netto delle variazioni delle rimanenze finali. Ci attendiamo una dinamica meno positiva per il 3* trimestre coerentemente con la nostra stima di crescita 2015 di circa il +20% (netto da variazioni di rimanenze)", dichiarano gli analisti. "Ipotizziamo che il 4* trimestre possa essere il piu' rilevante per peso specifico e per marginalita' in considerazione di elementi climatici (prevalenza di vini rossi) e di consumi associati alle festivita' di dicembre", conclude la casa d'affari.
10 di 22 - 15/11/2016 16:35
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, i numeri dei primi nove mesi del 2016


Masi Agricola, società quotata all’AIM Italia e attiva nella produzione di vini premium, ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2016, periodo chiuso con ricavi per 44,9 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto ai 43,68 milioni ottenuti nel medesimo arco di tempo dello scorso anno.

In contrazione, invece, il margine operativo lordo, che è sceso da 11,02 milioni a 10,72 milioni di euro, in cosenguenza alla riduzione dei contributi per la promozione extraeuropea del vino fruibili per il gruppo. A fine settembre la posizione finanziaria netta era negativa per 8,98 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 3,09 milioni di inizio anno. Per l’intero esercizio i vertici di Masi Agricola prevedono ricavi e in crescita e una riduzione della profittabilità.


Tuttavia, il management ha precisato che con il nuovo bando, riferito a un periodo biennale a partire metà ottobre 2016, la Società tornerà ad avvantaggiarsi dei contributi promozione extraeuropea del vino in misura sostanzialmente in linea con gli esercizi precedenti.
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11 di 22 - 24/2/2017 09:18
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola può approfittare del boom del prosecco negli Usa

Nel 2016 le esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti hanno segnato un nuovo record: +6% a 1,8 miliardi di dollari e +4% a volume. Un boom trainato dalle vendite di prosecco, salite del 28,5%, mentre per i vini rossi la crescita si ferma a un +1 per cento. Di questo trend, spiegano gli analisti di Websim, potrebbe continuare a beneficiarne Masi Agricola sia perchè da anni presente negli Usa sia per la recente acquisizione: il titolo si mantiene così vicino ai massimi degli ultimi 12 mesi. A settembre il gruppo ha comprato infatti il 60% di Canevel Spumanti spa (con sede a Valdobbiadene) ed è entrata con la stessa quota in due società agricole (Società Agricola Canevel e Canevel Spumanti Tenuta Le Vigne): le tre società sono proprietarie di 26 ettari di terreni (15 vitati) e l'intera operazione è costata 7 milioni di euro pagati per cassa. Nei giorni scorsi Masi aveva avvisato di un'ispezione fiscale proprio presso la controllata Canevel Spumanti, ricordando però che eventuali conseguenze economiche dovute a violazioni fiscali saranno interamente a carico della precedente compagine sociale.
12 di 22 - 31/3/2017 19:49
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, ricavi in crescita del 5% a 63,9 mln. Dividendo stabile a 9 cent.

Masi Agricola ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 5% a 63,9 milioni di euro, 15,4 milioni di ebitda (erano 16,2 milioni nel 2015) anche per ridotti contributi Ocm, 10,1 milioni di ebit e un utile netto di 6 milioni (6,5 nel 2015). Il CdA proporrà un dividendo invariato di 9 centesimi di euro (data stacco il 22 maggio). Il gruppo Canevel, rilevato a settembre ha contribuito al fatturato con 1,5 milioni, aumentando il peso dell'Italia nel consolidato (15,6% dei ricavi). Europa (43,1%) e Americhe 838,7%) restano i due continenti più imporatnti per il gruppo. L'indebitamento finanziario netto si attesta a 6,6 milioni. L'Assemblea degli azionisti è stata convocata per il prossimo 28 aprile.

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13 di 22 - 07/5/2017 12:30
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola resta Hold per Equita Sim: target a 5 euro

Equita mantiene la raccomandazione Hold su Masi Agricola, ma lima il target price del 4% portandolo a 5 euro per azione. Il prossimo 15 maggio è previsto il CdA che visionerà i risultati del primo trimestre 2017, ma già all'Assemblea è stato indicato un trend di fatturato in 'marcata riduzione' nel Q1, proseguito ad aprile. "E' rilevante ricordare che nel 1Q16 il fatturato crebbe del +10% e del +9% nel primo semestre. Subì poi un rallentamento marcato nel 2H - scrivono gli analisti del broker milanese - Il management ha indicato l'aspirazione a registrare comunque un fatturato 2017 in crescita".

Proseguono da Equita: "Alla luce del warning troviamo prudente ridurre le aspettative per l'anno in corso almeno a +2% di fatturato organico (da precedente +3%) o +7% post consolidamento di Canevel. Ne consegue la stima di ebitda di 16,9 milioni, utile netto reported di 7 milioni, e adjusted eps di circa 29 centesimi (rispettivamente inferiori del -8.6%, -11% e -7% rispetto alla precedente attesa)". Per il 2018 le stime sono invece di 71 milioni di fatturato, 19 di ebitda e 8,1 di utile netto. Il dividendo a valere sull'esercizio 2017 dovrebbe così rimanere costante a 9 centesimi e salire poi a 10 cent. l'anno successivo.

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14 di 22 - 27/5/2017 10:34
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola punta a migliorare i margini e a campagne marketing

Con l'acquisizione di Caneval, Masi ha proseguito nella propria strategia di crescita tramite M&A. La società vitivinicola quotata all'Aim Italia, tuttavia, nei primi mesi dell'anno ha registrato un calo del fatturato organico (-9% nel primo trimestre) dovuto al destocking in alcuni Paesi. Secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux (che hanno un giudizio Hold con target price di 4,7 euro), presenti all'Italian Investment Conference 2017, in ogni caso, nella seconda metà dell'anno la performance dovrebbe migliorare (già a maggio la società aveva rilevato un'inversione di tendenza), tornando quindi a una crescita organica cui va poi aggiunto il contributo di Caneval.

Il mercato italiano resta positivo, in Norvegia e Svezia la leadership della società è sotto pressione, ma altri mercati come Germania, Uk e Usa sono pronti a compensare questa debolezza. A Kepler stimano che il prossimo anno l'ebitda margin dovrebbe migliorare, arrivando al 24-26%, e riportare fiducia sulla società, anche grazie alle campagne commerciali all'estero e sul brand. I vigneti, in carico a 23 milioni circa, hanno una valutazione, secondo i prezzi recenti, di circa 35 milioni. Per il 2017, le attese sono di 67,5 milioni di fatturato, 15,3 di ebitda e 8,8 di utile netto, mentre per il prossimo anno i ricavi dovrebbero salire a 69,6 milioni, l'ebitda a 16 milioni e l'utile a 9,1 milioni di euro.

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15 di 22 - 06/8/2017 07:44
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, i conti del primo semestre 2017

Masi Agricola ha chiuso il primo semestre 2017 con una diminuzione dei ricavi consolidati di circa l’1%. Il giro d’affari si è attestato a 29,2 milioni di euro, dai 29,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato di periodo evidenzia un utile netto pari a 2,5 milioni di euro, in calo di 600 mila euro rispetto ai 3,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.

A fine giugno 2017 la posizione finanziaria netta evidenziava un indebitamento finanziario netto pari a 10,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 6,6 milioni di euro di fine 2016 anche per effetto della stagionalità e di scelta di incrementare le scorte di Amarone.

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16 di 22 - 09/8/2017 14:43
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Masi Agricola, Equita conferma la raccomandazione Hold

Equita conferma la propria raccomandazione Hold su Masi Agricola, limando però il target price da 4,7 a 4,5 euro per azione. "Masi ha riportato un calo di fatturato del 1% nel primo semestre, ma i numeri mostrano un leggero recupero rispetto al -9.4% organico riportato nel primo trimestre - spiegano gli analisti - La maggior contribuzione del mix (top wines 23.5% del fatturato rispetto al 21.92% del 2016) ha guidato il recupero del gross margin (70.2% vs. 68.4%), nonostante il calo organico delle vendite. L'ebitda scende a 6,7 mln (-14.7%) con un margine del 23,1%: il calo di marginalità è attribuibile all'incremento dei costi per pubblicità e promozione, così come al consolidamento di Canevel, che ha portato a maggiori costi del personale". Il broker ha quindi limato le stime 2017 di ricavi ed ebitda (-4%) e di utile netto (-5%): le previsioni sono ora di 65 milioni di fatturato, 14 di ebitda e 5,8 di utile, che salirebbero nel 2018 a 67 milioni di ricavi, 15 di ebitda e 6,1 di profitti netti.

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17 di 22 - 03/10/2017 14:53
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Boscaini e Girotto (Masi): Sinergie ed espansione con Canevel

Nel primo semestre Masi Agricola ha realizzato ricavi in linea con il 2016 a quota 29,2 milioni di euro, ma ha visto contrarsi l’ebitda del 16% a 6,7 milioni e l’utile netto del 9% a 2,5 milioni di euro. Ne abbiamo parlato con Sandro Boscaini, presidente della società, tra i leader italiani nella produzione di vini premium, e con Federico Girotto, amministratore delegato. “La tendenza è in miglioramento nel secondo trimestre rispetto al primo – spiegano ad aimnews.it – Le turbolenze sia sui mercati sia a livello di vigneti rendono complicata la crescita per quelle società che hanno un business basato su marchi premium, dato che da una parte occorre incrementare il livello della distribuzione e dall’altra, vista l’ampia diffusione di vini delle Venezie, dobbiamo puntare sempre più sui nostri marchi e la nostra unicità. Questo si riflette anche sui margini, a seguito delle spese per pubblicità e promozioni, senza contare la penuria dei contributi Ocm per la promozione all’estero del marchio, che ci penalizzerà quest’anno.

Sul lato patrimoniale si rileva un aumento di quasi 3 milioni di euro del capitale investito…

Esatto. È in gran parte attribuibile alle rimanenze, che a questo punto diventano un vero e proprio asset per un’azienda come la nostra. Consente di stemperare il rischio d’impresa sia per la parte che deriva dal “fattore meteo” sia per la parte commerciale. I quasi 2,7 milioni di euro di rimanenze si ripercuotono quindi sull’indebitamento finanziario netto, cresciuto a 10,1 milioni dai 6,6 di fine 2016.

Come procede il coordinamento con Canevel, l’azienda acquistata proprio un anno fa?

Stiamo lavorando sulla messa in atto delle sinergie più rilevanti tra i due marchi e società. Stiamo guardando anche ad altri scenario nel territorio delle Venezie, ma al momento non c’è nulla di concreto.

E i nuovi progetti di approccio al consumatore finale?

Prosegue il progetto “Masi Wine Experience”. Dopo le aperture degli wine shop e “vino e cucina” e il “Masi investor club” del 2016, abbiamo lanciato il “Masi Wine Discovery Museum”, un nuovo spazio nella nostra Tenuta Canova a Lazise. Si tratta di progetti che hanno un’ottima ricaduta, visto che le nostre vendite in Italia continuano ad aumentare in maniera importante. Alla fine del primo semestre 2017 siamo arrivati al 17,5% con 5,1 milioni di euro.

A giugno 2018 festeggerete i tre anni all’Aim: avete già un programma di massima per passare all’Mta?

Al momento non abbiamo progetti aperti in tal senso. Pensiamo che una transizione nella nostra situazione attuale non sia interessante. Lo diventerebbe se vi fosse un’occasione che consentisse, mediante un’emissione di capitale, di aumentare il flottante.

Emissione di nuove azioni o un bookbuilding?

La famiglia Boscaini non ha intenzione di vendere azioni, per cui il tutto potrebbe configurarsi come aumento di capitale per un’acquisizione importante. Tuttavia, ripeto, al momento non c’è nulla di concreto in vista.

Quindi per il momento l’M&A è accantonato?

Continuiamo a guardarci intorno nell’area delle Venezie, anche se non ci sono target concreti, al momento. Stiamo lavorando per mettere in atto le sinergie più rilevanti con Canevel e pianificando la sua espansione commerciale, facendo base sulla nostra rete distributiva estera, ma il processo richiede tempo, anche per aspetti burocratico-amministrativi, soprattutto nei Paesi con distribuzione monopolistica degli alcolici. Abbiamo ridefinito la parte di marketing dell’azienda, dal packaging alla stessa struttura e composizione della gamma, anche tramite il lancio di una seconda linea di prodotti (Casa Canevel) funzionale a presidiare la fascia ”bread & butter” del mercato di riferimento. Il Valdobbiadene DOCG rimane invece sempre la nostra prima proposta, tanto più ora che stiamo valutando accordi con partner esteri: in ogni caso puntiamo a tenere il posizionamento del marchio premium, quindi la nostra ottica non è certo solo l’aumento del fatturato a tutti i costi.

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5bvjc
18 di 22 - 04/11/2017 14:49
GIOLA N° messaggi: 29871 - Iscritto da: 03/9/2014
Dal 5 novembre on air la nuova campagna di Banca Mediolanum, in viaggio tra le eccellenze del ‘made in Italy’

Dal 5 novembre sarà on air la nuova campagna pubblicitaria tv di Banca Mediolanum, dedicata ai Piani Individuali di Risparmio, come strumenti significativi per il supporto e lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane.

Il progetto di comunicazione – spiega una nota stampa – ha come spunto creativo il tema del viaggio come occasione per scoprire e valorizzare l’Italia che lavora, delle piccole e medie aziende appunto. Per rappresentare simbolicamente questa parte del Paese, le telecamere della produzione sono entrate nel cuore operativo di alcune tra le aziende domestiche quotate in borsa, che rappresentano e diffondono il ‘Made in Italy’ nel mondo: Agricola Masi, Elica, Fope, Geox, Interpump, S.M.R.E. e Engineering.

5ovgk
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