Banca Popolare Di Vicenza

- Modificato il 13/1/2018 13:43
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014

PRONTA A SBARCA SUL LISTINO...MA QUANDO MAI!





http://www.popolarevicenza.it/bpvi-web/home.html







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1 di 43 - 08/7/2015 09:12
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Popolare Vicenza verso la borsa

Via libera alla trasformazione in spa e soprattutto mandato al consigliere delegato e direttore generale Francesco Iorio per definire un piano di lavoro finalizzato alla quotazione in borsa. Il consiglio, si legge in una nota, ha infatti ritenuto che questo sia il percorso più idoneo e coerente anche con la finalità di rispondere alle esigenze dei soci in merito alla negoziabilità e liquidabilità delle azioni della banca. Un piano, dunque, stand alone almeno in partenza che prova ad anticipare le mosse delle altre popolari in tema di risiko

Il cda ha dato altresì mandato a Iorio di effettuare tutti gli accertamenti più opportuni per un'adeguata ricognizione degli assetti patrimoniali della banca anche alla luce degli esiti della ispezione Bce appena conclusa. "Di tali esiti, dei risultati degli ulteriori accertamenti sopra indicati e del conseguente fabbisogno patrimoniale aggiuntivo, si darà conto, ove possibile, nella relazione semestrale al 30 giugno 2015".

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2 di 43 - 08/7/2015 09:25
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Pop Vicenza in Borsa con aumento di capitale (La Repubblica)

La Repubblica ha riportato la notizia che la Popolare di Vicenza prepara la trasformazione in società per azioni entro la fine del 2015 e punta a quotarsi a Piazza Affari nel primo trimestre del prossimo anno. Tuttavia, l’istituto dovrà procedere anche con un aumento di capitale a seguito dei risultati della recente ispezione della BCE, che ha segnalato la necessità di ottenere un “fabbisogno patrimoniale aggiuntivo”. Secondo il quotidiano, dopo aver portato a termine il rafforzamento patrimoniale, la Popolare di Vicenza potrebbe valutare la possibilità di procedere con una aggregazione. L’obiettivo principale dell’istituto sarà quello di incrementare la dimensione.


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3 di 43 - 22/9/2015 11:59
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
La Gdf negli uffici della Popolare di Vicenza

Una perquisizione della Guardia di Finanza è in corso nella sede amministrativa e legale veneta della Banca Popolare di Vicenza, oltre che negli uffici direzionali di Milano, Roma e Palermo. L'operazione è stata disposta dalla Procura di Vicenza. In Procura, nelle settimane scorse erano giunti esposti da parte di pare grandi e piccoli, penalizzati dalla forte svalutazione delle azioni (23%) e preoccupati di poter recuperare il capitale.

Nell'inchiesta sono indagati, tra gli altri, il presidente della banca Giovanni Zonin, imprenditore nel settore del vino e l'ex direttore generale dell'istituto Samuele Sorato. Per entrambi le ipotesi di reato sono aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, azioni condotte fino al dicembre 2014.

Enrico Ambrosetti è stato nominato legale del presidente Zonin: docente all'università di Padova, ha lo studio a Vicenza. Fabio Pinelli, invece, padovano, è l'avvocato di Sorato.

Le indagini sono state assegnate al sostituto Luigi Salvadori e vengono effettuate dal nucleo speciale di Polizia Valutaria della Gdf di Roma e dalla Tributaria di Vicenza, scrive oggi il Gazzettino online.

Gli atti di indagine in corso, si legge nella nota del procuratore Antonino Cappelleri, "sono stati ritenuti indispensabili dagli inquirenti nell'ambito di una più complessa acquisizione istruttoria, per rendere compiuta la necessaria e doverosa ricerca di elementi probatori".

La delicatezza degli interessi economici e patrimoniali investiti dall'indagine cioè istituti bancari, imprenditori, risparmiatori, dipendenti, è notevole e ovviamente solo alla conclusione dell'inchiesta, ricorda il magistrato, "potrà intendersi sussistente l'ipotesi di reato ipotizzata".

La Banca Popolare di Vicenza assicura "piena collaborazione da parte della dirigenza e del personale ai Nuclei di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza" che questa mattina hanno svolto perquisizioni presso la sede centrale dell'istituto, oltre che negli uffici direzionali di Milano, Roma e Palermo.

In una nota a metà mattinata, la banca sottolinea inoltre come si tratti di "indagini preliminari, ritenute indispensabili per accertare eventuali responsabilità soggettive, come si evince dal comunicato firmato dal Procuratore della Repubblica, Antonino Cappelleri". E informa che la riunione del Comitato esecutivo indetta per oggi pomeriggio e presieduta dall'ad e dg Francesco Iorio, si svolgerà come previsto.

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4 di 43 - 25/9/2015 11:54
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Popolare Vicenza lancia bond Tier2 da 200 mln, rendimento 10-11% - Ifr

La Banca Popolare di Vicenza sta raccogliendo ordini questa mattina per un bond subordinato di tipo Tier2 da 200 milioni di euro, con scadenza decennale non callable per cinque anni.

Lo riferisce il servizio Ifr di Thomson Reuters.

La guidance di rendimento è indicata tra il 10 e l'11%, a fronte di una cedola che sarà fissata al 9%.

L'operazione è gestita da Bnp Paribas e Unicredit.

Il rating atteso dell'emissione è BB- da Fitch.
5 di 43 - 01/10/2015 11:21
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Pop Vicenza, nel nuovo piano previsto un utile di 200 mln nel 2018

Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza è ancora in corso e il velo sul nuovo piano industriale che dovrà traghettare l’istituto berico al 2020 verrà alzato soltanto nel pomeriggio. Ciò nonostante a margine dell’incontro avvenuto tra il consigliere delegato e direttore generale, Francesco Iorio, e le organizzazioni sindacali tenutosi in tarda mattinata emergono già i primi dettagli.

Il nuovo programma ai nastri di partenza prevede un ritorno all'utile già il prossimo anno e un risultato positivo per 200 milioni nel 2018. Sono questi, secondo fonti sindacali, alcuni dei target del nuovo piano industriale della banca presieduta da Gianni Zonin che ha chiuso il primo semestre 2015 con una perdita monstre da quasi un miliardo di euro e che, per voltare pagina, prevede di lanciare a breve un aumento di capitale da 1,5 miliardi contestuale all’approdo in Borsa. Un’operazione, quella relativa all’aumento di capitale, che lo stesso Iorio avrebbe definito “difficile, ma non impossibile”.

Nel corso della presentazione del piano ai sindacati Iorio avrebbe poi sottolineato che la governance della banca andrà rinnovata entro giugno 2016. Nel meeting con le principali sigle sono state sostanzialmente confermate le indiscrezioni circa la razionalizzazione emerse ieri. E’ stata prevista la chiusura di 150 sportelli, con una riduzione di organico di 575 persone, di cui 300 come da vecchio piano industriale e altre 275 con l'attivazione del fondo di solidarietà entro il 2020. Nel piano al 2020 della Popolare di Vicenza è prevista anche la cessione della Società di servizi bancari del gruppo (Servizi bancari Spa). A fronte di questa razionalizzazione verranno anche effettuate 180 assunzioni in gran parte di giovani e profili specializzati.

In estrema sintesi sono questi i cardini del piano di rilancio della banca che sta vivendo settimane difficili. Oltre all’indagine della Procura di Vicenza che coinvolge l’operato dell’ex dg Samuele Sorato e altri quattro manager o amministratori della banca (compreso il presidente Gianni Zonin), è partita ieri l’azione risarcitoria del Codacons, mentre sono ancora in corso le verifiche della Consob. “Non parlerei di mancanze nei controlli, ma probabilmente qualche prassi non è stata adeguata”, ha detto ieri il presidente della Consob Giuseppe Vegas.
6 di 43 - 07/10/2015 11:05
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCHE - LE POPOLARI ASPETTANO IL TAR

E' attesa per oggi, o al piu' tardi domani, la sentenza del Tar del Lazio che e' chiamato a esprimersi sulle richieste di sospensiva dei provvedimenti di Bankitalia che puntano a interrompere il processo di trasformazione in Spa delle banche popolari. Ricordiamo che Ubi ha da tempo convocato per sabato 10 ottobre l' assemblea straordinaria che dovrebbe decretarne il passaggio alla Spa.

Gli azionisti degli istituti popolari attendono con ansia il verdetto del Tar del Lazio sulle richieste di sospensiva dei provvedimenti di Bankitalia, che impone la trasformazione in Spa entro fine 2016. Nella giornata di oggi si discuteranno tre istanze: una firmata dall' Adusbef e due presentate da alcuni soci di banche popolari. Dall' altra parte, invece, ci sara' Banca d' Italia, i cui avvocati lunedi' hanno depositato la memoria difensiva. A supporto della riforma si sarebbero mosse nei giorni scorsi anche alcune banche, tra cui la Popolare di Vicenza. A seconda degli esiti, la scelta del Tar potrebbe aprire scenari inediti per l' intero comparto. Inoltre, ricordiamo che Ubi ha convocato infatti per sabato 10 ottobre l' assemblea straordinaria che dovrebbe decretarne il passaggio alla Spa. In caso di dichiarazione di sospensiva, risulterebbe complicato revocare la convocazione dell' assise. Nel dettaglio, si sottolinea che le parti che si sono schierate contro la riforma ne contestano la legittimita' costituzionale, nel mirino ci sarebbero i requisiti di necessita' e urgenza, che a cascata renderebbero illegittime anche le altre indicazioni del decreto. Altro punto in discussione e' quello relativo alla disposizione della Banca d' Italia che vieta la costruzione di una holding, riveniente dalla ex popolare e controllata dai soci in forma cooperativa, che detenga la maggioranza della banca Spa.
7 di 43 - 12/10/2015 08:56
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Popolare Vicenza e Veneto Banca: atterraggio (duro) in Borsa (CorrierEconomia - Corriere della Sera)

L'inserto economico del quotidiano descrive le principali grandezze che potrebbero caratterizzare gli sbarchi in borsa della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Le azioni della prima dovrebbero sbarcare a Piazza Affari la prossima primavera a circa 10 euro, un prezzo che sarà circa un sesto del valore di inizio 2015. Allora l’azione della banca valeva 62,5 euro ed oggi siamo a 48 euro. In entrambi i casi, però, si parla di valore perché la banca (non quotata), non può più fare mercato riacquistando i propri titoli e nessuno, ma proprio nessuno, è disposto a pagare tanto per una banca che solo dal 1° giugno ha imboccato, grazie anche ai dictat della Banca Centrale Europea, la strada della chiarezza e della trasparenza.In difficoltà anche Veneto Banca. La banca – come pure la Vicenza – perde la presa sul territorio. Non esistono dati ufficiali, ma diversi indicatori evidenziano la crescita nel Nordest dei portafogli in carico ai private bankers di Banca Generali, Mediolanum e Fineco che stanno approfittando del clima di incertezza in cui si dibattono le due popolari.
8 di 43 - 15/10/2015 17:06
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Che cosa c’è dietro il triste autunno delle banche europee

The Wall Street Journal Europe

E' stato un triste ottobre per il settore bancario europeo. Deutsche Bank ha iscritto perdite per 5,8 miliardi di euro sulle attività di bilancio della sua investment banking e della banca retail. Il Credit Suisse sta preparando un'altra riorganizzazione e un nuovo aumento di capitale che potrebbe arrivare a 8 miliardi di franchi svizzeri. Standard Chartered eliminerà 1.000 dei suoi 4.000 dipendenti di alto livello. E c’è da attendersi altre cattive notizie alla vigilia della stagione degli utili trimestrali, in cui altre banche renderanno note perdite e carenze strategiche.

Tutte queste banche hanno un nuovo management che sta mettendo ordine in casa, spesso in ritardo. Ma il fattore più importante è l'interazione tossica tra i bassissimi tassi di interesse teoricamente destinati a stimolare la crescita economica in Europa e le severe normative bancarie intese a prevenire un altro panico finanziario.

Requisiti patrimoniali più onerosi e nuovi limiti alla capacità di leva finanziaria e ad altre attività di trading sono la causa della maggior parte delle recenti ristrutturazioni in Deutsche Bank e Credit Suisse. Standard Chartered potrebbe far emergere un deficit di capitale in un test di stress che la Bank of England dovrebbe rendere noto il prossimo dicembre. Standard di capitale più elevati sono necessari per rendere le banche meno vulnerabili a una crisi, ma il percorso verso quegli standard ha un impatto negativo sui profitti per un bel po’ di tempo.

Un altro problema delle banche europee è la scorsa profittabilità che emerge dal contrasto tra tassi bassissimi e i modelli di business delle banche. Il modo tradizionale di guadagnarsi da vivere non funziona più, le banche sono sotto pressione per aumentare i loro profitti con l'investment banking, anche se risulta meno redditizio grazie alle nuove regole di capitale.

Si prenda l’esempio di Postbank, che la Deutsche Bank ha acquisito nel 2010 e che ora spera di vendere. Essa raccoglie depositi a risparmio dai privati e presta soprattutto alle piccole e medie imprese. L'acquisizione di cinque anni fa avrebbe dovuto diversificare i guadagni di Deutsche Bank . Ma i tassi di interesse bassi hanno ridotto le opportunità di Postbank di ottenere un ritorno sui depositi che detiene e i regolamenti prudenziali divenuti più rigorosi ostacolano la sua capacità di finanziare prestiti più rischiosi per le piccole imprese. Come Postbank, le banche più piccole della Germania si aspettano una discesa del 25% dei profitti al lordo delle imposte entro il 2019 se i tassi attuali bassi persisteranno, secondo una recente indagine della Bundesbank e del regolatore bancario tedesco.

Il caos monetario aiuta anche a spiegare il caso Standard Chartered. La banca è particolarmente esposta alle economie emergenti in Asia e alle materie prime: entrambi i mercati hanno sperimentato un boom in seguito agli investimenti alimentati da capitali a basso costo provenienti da economie sviluppate. Ora che la marea si è ritirata, la banca deve prepararsi a soddisfare i nuovi requisiti di capitale nel momento in cui i suoi core business sono in tensione.

Il risultato è un sistema bancario europeo alle prese con le sue contraddizioni, che non è molto più sicuro che in passato, ma è molto più limitato nella sua funzione di distribuzione alle imprese dei capitali raccolti dai risparmiatori. Più tradizionali, e stabili, le banche commerciali non stanno generando profitti in modo consistente. Potrebbero farlo le Investment bank, ma devono fare i conti con le norme più severe sul capitale.

Ora alcuni banchieri, come John McFarlane di Barclays's e Frédéric Oudéa di Société Générale , stanno suggerendo che una soluzione sia quella di creare mega-banche europee per rivaleggiare con le grandi istituzioni americane. Ciò consentirebbe di superare gli effetti negativi economici della bassa redditività producendo più banche troppo grandi per fallire. Cavolo, grazie.

Alcuni saluteranno questa stretta sui profitti delle banche come una buona cosa: le regole sul capitale dovrebbero scoraggiare l'assunzione di rischi eccessivi, dopo tutto. Ma le banche devono campare in qualche modo. La migliore soluzione a favore della crescita e della stabilità arriverà quando le banche centrali torneranno a fissare un prezzo normale per il capitale.

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9 di 43 - 20/10/2015 09:14
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Vicenza, la Bce dice sì al piano Iorio (Corriere della Sera)

Il quotidiano riporta gli ultimi rilievi della Banca Centrale Europea sulla Popolare di Vicenza. Secondo Daniéle Nouy, presidente del board di supervisione della Bce, la gestione di Francesco Iorio alla Popolare di Vicenza è da promuovere. Nouy ha evidenziato gli esiti della lunga ispezione dell'istituto centrale. Si sono così scoperte alcune problematiche: di governance, di accantonamenti e la necessità di fondi propri aggiuntivi. Ma ora la banca ha un nuovo management che sta lavorando molto duramente per trovare soluzioni. L'economista, ieri in audizione al parlamento europeo, ha poi prospettato la richiesta di più elevati livelli di solidità patrimoniale per le banche europee: nel 2016 saranno superiori rispetto all'anno precedente di circa 30 punti base in media. Il 2016 sarà anche l’anno di nuovi stress test, che saranno seguiti dall’Eba (European Banking Authority).
10 di 43 - 28/10/2015 09:12
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bankitalia: 'Molte ispezioni alla Pop Vicenza. Attacchi politici nel caso Spoleto' (La Repubblica)

Il quotidiano riporta le ultime indicazioni fornite da Bankitalia su alcuni casi di grande attualità nel comparto bancario che hanno sollevato anche alcune critiche sul suo operato.In una lettera ai dipendenti il direttore generale Salvatore Rossi ha parlato di un clima di accesa polemica politica che occasionalmente trova come bersaglio il mondo bancario e la Banca d’Italia e difende l’operato corretto e tempestivo dell’istituto nella vicenda Popolare di Spoleto. Sulla Vicenza invece l’istituto di via Nazionale è intervenuto con una nota di chiarimento che ripercorre le tappe della vigilanza sulla banca guidata da Gianni Zonin. Bankitalia ricorda come si siano succedute varie ispezioni (7 in 10 anni) e che diversi problemi sono stati risolti, senza che la vigilanza potesse darne pubblica evidenza.

11 di 43 - 03/11/2015 09:33
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
CREDITO VALTELLINESE - Dall'Opa di Visa su Visa Europa attesa una plusvalenza di 247 milioni

Credito Valtellinese sotto i riflettori.

Secondo i calcoli riportati da Mf la mega Opa da 21,2 miliardi su Visa Europa da parte di Visa (V.N) avrà dei risvolti positivi anche per le popolari italiane.

Visa Europa oggi si presenta come un consorzio di oltre 3.700 banche europee e nella compagine azionaria è presente CartsaSì, numero uno della monetica in Italia, controllata dall'Istituto Centrale (Icbpi) a sua volta partecipato dalle popolari.

Cedendo la propria quota in Visa Europa, CartaSì dovrebbe registrare una plusvalenza di 400 milioni di euro.

Le popolari italiani ne beneficeranno in funzione della loro partecipazione in Icbpi. In particolare la banca che dovrebbe registrare la plusvalenza maggiore è Credito Valtellinese circa 247 milioni di euro su una capitalizzazione di 1,26 miliardi, 142 milioni di plusvalenza per Banca Popolare di Vicenza, 149 milioni per Banca Popolare dell'Emila Romagna e Banca Popolare di Milano 64-70 milioni.

L'operazione prevede che Visa sborserà subito 16,5 miliardi di euro in contante ed azioni privilegio convertibili in azioni ordinarie, il resto è variabile.

In caso di aumento dei ricavi oltre certe soglie prefissate, nell'arco di quattro anni può arrivare a spendere altri 4,7 miliardi di euro.

La società con sede a San Francisco si finanzierà emettendo una montagna di carta, fino a 16 miliardi di dollari di obbligazioni, una parte di queste risorse saranno destinate ad incrementare il buy back sulle ordinarie, in modo da attenuare l'effetto diluitivo dell'emissione delle azioni privilegio.
12 di 43 - 24/11/2015 09:41
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Il quotidiano economico scrive che Gianni Zonin ha lasciato la presidenza della Banca Popolare di Vicenza. Il consiglio di amministrazione di ieri ha messo fine ai vent’anni di guida di quello che è sempre stato l’uomo chiave dell’istituto popolare berico, uno dei più longevi presidenti nel panorama dei vertici degli istituti bancari.

Gli succede Stefano Dolcetta, 66 anni, imprenditore vicentino cavaliere del lavoro, amministratore delegato di una delle aziende meccaniche più importanti a livello internazionale, la Fiamm.

Le dimissioni di Zonin, secondo il Sole24Ore, sono un atto dovuto e atteso dal mercato a favore del nuovo corso della Banca, impegnata da mesi nel difficile risanamento dei conti e nella ricostruzione di una credibilità minata a livello nazionale e internazionale da inchieste giudiziarie, ispezioni della Bce e perdite di bilancio consistenti.




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13 di 43 - 29/11/2015 10:17
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Pop Vicenza, Bce fissa target minimo Cet1 al 10,25%

La Bce ha confermato, dopo lo Srep, per Banca Popolare di Vicenza un target minimo di Cet1 al 10,25%, in lieve diminuzione rispetto al precedente target di 10,3%.

Una nota della banca precisa che al 30 settembre scorso il Cet1 ratio è pari a 6,94%.

Il comunicato aggiunge che la Bce ha chiesto alla banca di presentare un "piano di capitale da realizzarsi entro la fine di aprile 2016", di rafforzare le strutture organizzative relativamente alle sue funzioni di controllo interno; porre in essere politiche conservative ed un contingency plan sul fronte della liquidità fino alla realizzazione del piano di capitalizzazione; rafforzare il piano di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale e il processo di stress test e di pianificazione del capitale.

Secondo la banca, tutte le richieste rientrano già nel nuovo piano industriale presentato lo scorso 30 settembre.
14 di 43 - 29/11/2015 11:45
simosemo1978 N° messaggi: 21861 - Iscritto da: 24/1/2012
Si
altra banca che fa la fine di quella del ladrone dei Boschi
15 di 43 - 29/11/2015 14:44
giustiziere N° messaggi: 855 - Iscritto da: 27/11/2012
ho sempre pensato che questa banca con alla guida uno come Zonin mai sarebbe arrivata a sfiorare il ridicolo
non ha mai voluto sentire parlare di quotazione alla fine però la mala gestione ha trionfato anche qui
che delusione cavalier Zonin
entrare a volte in una filiale della popolare era... come entrare in una filiale vw..non so se rendo l'idea
16 di 43 - 29/11/2015 14:45
giustiziere N° messaggi: 855 - Iscritto da: 27/11/2012
cioè a dire si distinguevano bravi ce ne siamo accorti
17 di 43 - 08/12/2015 13:15
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCHE - ATTENDERE PER SALVARE NON PAGA

L'onere indiretto del salvataggio di Banca Marche, CariChieti, Popolare Etruria e Carife delle quattro banche si puo' al momento quantificare in circa un miliardo di euro per il contribuente.

Nella scorse settimane la Banca d' Italia ha costituito un fondo di risoluzione per risolvere la crisi delle quattro banche in amministrazione straordinaria. Il salvataggio prevede che per ciascuna delle quattro banche la parte ' buona' sia divisa da quella ' cattiva' del bilancio.

L'onere del salvataggio e' ricaduto sugli azionisti e sui titolari delle obbligazioni subordinate delle quattro banche e sul sistema bancario che ha alimentato con i propri contributi il fondo di risoluzione, pari a 3,6 miliardi.

Questa soluzione e' compatibile con le norme sugli aiuti di Stato che e' emersa dopo che altre proposte erano state ritenute non compatibili durante le discussioni con la Commissioni Europea.

IN QUESTO CASO IL NON AVER APPROFITTATO IN PASSATO DEI CONTRIBUTI EUROPEI QUANDO GLI ALTRI PAESI EUROPEI LO FACEVANO NON HA PAGATO E ORA DOBBIAMO SOTTOSTARE A REGOLE PIU' STRINGENTI SENZA AVERE BENEFICIATO DI NULLA IN PRECEDENZA.

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18 di 43 - Modificato il 08/12/2015 14:01
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore a inizio 2016 gli ispettori della BCE dovrebbero iniziare una serie di indagini sugli aumenti di capitale effettuati di recente dai principali istituti popolari italiani.

Il quotidiano finanziario ha segnalato che i controllori di Francoforte “potrebbero dare il via a una serie di approfondimenti per verificare se le banche abbiano concesso prestiti (o garanzie) ai soci-clienti in cambio di un acquisto diretto di azioni proprie”.

Una pratica – ha ricordato Il Sole24Ore – emersa in occasione delle recenti ricapitalizzazioni della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

Il Sole24Ore ha precisato che le indagini hanno carattere puramente prudenziale, in quanto gli aumenti di capitale condotti dalle popolari quotate a Piazza Affari “sono stati realizzati su mercati regolamentati e trasparenti, dove i fondi partecipano attivamente e i rischi di potenziali irregolarità relative ai piccoli soci si riducono”.

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19 di 43 - 09/12/2015 11:59
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Bond junior banche, retail in allarme dopo salvataggio 4 istituti

I detentori retail di obbligazioni bancarie subordinate stanno cercando di disfarsi dei titoli nei loro portafogli ritenuti più a rischio, allarmati dal salvataggio di quattro istituti bancari commissariati. Lo riferiscono a Reuters due operatori attivi sul mercato.

"Da parte degli istituzionali non ci sono grossi flussi, mentre da parte della clientela retail da venerdì scorso arrivano pressanti richieste di vendere i bond subordinati ma anche qualche senior della banche percepite più a rischio", spiega un operatore.

L'illiquidità del mercato rende le quotazioni poco significative. "C'è nervosismo, il mecato è illiquido e non sempre le richieste riescono ad essere soddisfatte", prosegue l'operatore.

I titoli più colpiti, riferiscono i dealer, sono quelli di Popolare Vicenza, Veneto Banca, Carige e Monte Paschi. Il repricing ha comportato una discesa dei prezzi di "3-10 punti rispetto alla settimana scorsa".

Dall'anno prossimo entrerà in vigore il meccanismo del bail-in, che prevede anche il contributo degli obbligazionisti per la risoluzione delle banche il dissesto.

Nelle scorse settimane il governo ha varato un decreto per il salvataggio di Banca Marche, Carife, CariChieti e Banca Etruria, che ha permesso di evitare il coinvolgimento deli obbligazionisti senior e quello probabile dei grandi depositanti.

Sono stati però penalizzati i possessori di obbligazioni junior degli istituti, il cui valore è stato azzerato.

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20 di 43 - 10/12/2015 16:30
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Pop Vicenza, sette dirigenti indagati a Prato per estorsione


La procura di Prato ha iscritto nel registro degli indagati sette dirigenti delle filiali pratesi della Banca popolare di Vicenza, ipotizzando a loro carico il reato di estorsione.

Lo riferisce una fonte giudiziaria, spiegando che l'indagine è partita la scorsa primavera. Interpellato sulla vicenda l'istituto bancario fa sapere che continuerà a garantire la piena collaborazione agli inquirenti
Secondo i magistrati, i dirigenti di Pop Vicenza (che ha acquisito CariPrato nel 2002) avrebbero minacciato alcuni clienti di revocare loro i fidi se non avessero acquistato azioni dell'istituto veneto durante il collocamento dell'aumento di capitale.

Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Prato che stamani ha eseguito perquisizioni in una decina di filiali della Popolare di Vicenza.

Lo storico presidente della banca, Gianni Zonin, si è dimesso di recente dopo che la procura di Vicenza ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza nei confronti, tra gli altri, di Zonin e dell'ex AD e direttore generale Samuele Sorato.
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