Notizie:carife: Faro Di Bankitalia Sulla Governance (Mf)

- 09/10/2009 10:26
cavalieric


MILANO (MF-DJ)--La governance della Cassa di risparmio di Ferrara (Carife) entra nel mirino della Banca d'Italia che, dopo un'attenta ispezione, ha mosso alcuni rilievi specifici al management. La principale critica di Via Nazionale, scrive MF, riguarderebbe la scarsa qualita' del portafoglio crediti legata solo in parte al peggioramento del quadro congiunturale.



Negli ultimi anni l'attenzione eccessiva per il segmento corporate avrebbe infatti sbilanciato l'attivita' di Carife su un business estraneo alla propria storia e alle proprie dimensioni. Le sofferenze sono cresciute raggiungendo un livello di guardia che Bankitalia ha rilevato lanciando un warning deciso a manager e azionisti. Tra le operazioni piu' problematiche ci sono l'esposizione verso l'impresa immobiliare milanese Siano e l'ingresso nel capitale del gruppo chimico ferrarese Nylco (con una quota del 15%). Entrambe le aziende sono in difficolta'.



Sembra che Bankitalia non chiedera' soluzioni drastiche come il commissariamento, ma i rilievi sono comunque piuttosto pesanti e hanno messo in allarme gli azionisti. Proprio ieri si e' tenuta un'assemblea straordinaria della Fondazione (principale socio con una quota del 67%). red/pl








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1 di 3 - 09/10/2009 10:26
cavalieric
E' un esempio paradigmatico dei motivi alla base dell'attuale comportamento delle banche italiane. Questo è il motivo per cui l'istituto è molto restio a concedere crediti anche minimi a piccole imprese, famiglie e liberi professionisti...
2 di 3 - 07/9/2015 10:26
GIOLA
SETTORE BANCARIO - Allo studio il salvataggio di Banche Marche, Carife e Etruria

Alcune banche hanno aperto alla possibilità che venga creata una holding per ricapitalizzare le tre banche in crisi Banca Marche, Carife e Popolare Etruria.

Per tali operazioni verrebbero utilizzati i fondi che il sistema bancario aveva già pianificato di versare nel 2015 nel fondo per le risoluzione bancarie europeo, per cui non vi sarebbe ulteriore esborso per il settore.
3 di 3 - 27/10/2015 16:02
GIOLA
Rischio liquidazione 4 banche se non si superano obiezioni Ue-Fondo depositi

La discussione dell'Italia con la Commissione Ue sull'intervento del Fondo di tutela dei depositi per ricapitalizzare e salvare quattro banche in dissesto sta incontrando ostacoli che, se non superati in tempo, avrebbero conseguenze tragiche su questi istituti portandoli alla liquidazione.

Lo ha detto il presidente del Fondo di tutela dei depositi Salvatore Maccarone in una audizione al Senato, parlando del prospettato intervento su CARIFERRARA, BancaMarche, Banca Etruria e CariChieti.

"Queste banche salterebbero e il danno non sarebbe solo per i depositanti, ma anche un colpo alla fiducia del sistema bancario e ci sarebbe uno scenario di fuga dei depositi da alcuni istituti", ha detto Maccarone, spiegando cosa accadrebbe in caso di un mancato intervento del fondo.

Fino a quando il decreto delegato sul bail-in non sarà adottato in Italia, "il Fondo non può intervenire", ha spiegato Maccarone, ma l'ostacolo maggiore è, a detta del presidente del Fondo, la scarsa disponibilità delle autorità europee: "Non sembra che i contatti con la Commissione stiano riuscendo a superare le obiezioni Ue", obiezioni secondo le quali l'intervento sarebbe un aiuto di Stato. Se non si superano questi ostacoli "si segnerebbe in maniera tragica la sorte di queste banche", ha aggiunto.

Il Fondo intende intervenire secondo il principio che un'azione preventiva di ricapitalizzazione costerebbe meno di un rimborso dei depositanti in caso di liquidazione.

"Il fondo ha predisposto un intervento complessivo per queste banche con un impegno totale di circa 2 miliardi di euro", ha detto spiegando che solo per Banca Marche il costo di rimborsare i depositi garantiti sarebbe di 12,5 miliardi.
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