Avio (AVIO)

- Modificato il 10/4/2017 15:00
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Avio SpAGrafico Storico: Avio SpA
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74 Commenti
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21 di 74 - 20/6/2017 19:36
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
20,64 sicurissimo...
34,78 sicurosicuro...
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22 di 74 - Modificato il 31/7/2017 19:48
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
OCIO alle lancette...
23 di 74 - 31/7/2017 19:49
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Quotando: leo115 - Post #22 - 31/Lug/2017 17:35OCIO alle lancette...



https://www.youtube.com/watch?v=zA0u_7A7dIc
24 di 74 - 01/8/2017 11:27
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Ocio che qua potrei aver detto minkiata...non essere ancora l'ora
25 di 74 - 02/8/2017 15:04
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

buon giorno

adesso che anno lanciato satellite

che cosa fa avio???

adesso deve andar su

giusto??wink+1rocketrocket

26 di 74 - 02/8/2017 15:47
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Avio, conclusa con successo decima missione consecutiva di Vega

E' la prima volta che un nuovo lanciatore esegue i primi 10 lanci dall'esordio senza alcuna anomalia

Il lanciatore spaziale europeo Vega ha concluso con successo la sua decima missione, la seconda del 2017, posizionando correttamente in orbita OPSAT-300 e Venus, due satelliti per l'osservazione della terra. L'evento consolida la grande affidabilità di Vega nel settore dei lanciatori spaziali: è la prima volta, infatti, che un nuovo lanciatore esegue i primi 10 lanci dall'esordio senza alcuna anomalia.

La missione è partita dal centro spaziale di Kourou, in Guyana francese, il 1 agosto alle ore 22,58 (le 03,58 del 2 agosto in Italia). Si tratta del quarto lancio negli ultimi 10 mesi a dimostrazione dell'affidabilità e flessibilità del lanciatore Vega.

"10 missioni, 10 successi: Vega ha raggiunto un traguardo di performance e affidabilità ineguagliato - ha commentato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio - Siamo orgogliosi di questo risultato, il primo ottenuto da Vega dopo la quotazione in Borsa, che testimonia, oltre alla grande affidabilità dei nostri prodotti, l'efficacia della collaborazione con Arianespace e con i partner industriali europei".

"Prosegue bene il nostro sforzo per lo sviluppo di nuove tecnologie e di lanciatori sempre più performanti per soddisfare le esigenze ogni volta più sofisticare dei nostri clienti - ha aggiunto Ranzo.- A Colleferro (Roma) abbiamo appena completato, infatti, il primo booster case del P120, il più grande motore monolitico a propellente solido completamente in fibra di carbonio che equipaggerà Vega C e Ariane 6, i nuovi lanciatori europei che voleranno nel 2019 e 2020".

"I successi di Vega sono il risultato della capacità di innovare, fare ricerca e trovare soluzioni competitive e affidabili per il mercato dei lanciatori", ha detto Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana. "Le infrastrutture satellitari sono in crescita e saranno sempre più pervasive: è stato quindi fondamentale costruire una famiglia di lanciatori europei che garantisca l'accesso allo spazio e la competitività dell'intera filiera spaziale. In questo quadro le capacità e il ruolo di Avio sono una certezza", ha concluso Battiston.

"Siamo molto orgogliosi di condividere questo decimo successo consecutivo del lanciatore Vega con il nostro prime contractor Avio", ha commentato Stéphane Israël, amministratore delegato di Arianespace. "La nostra collaborazione è la chiave del successo di Vega che si sta affermando come il lanciatore di riferimento di piccoli satelliti e che con la sua precisione e versatilità ci permette di offrire ai nostri clienti soluzioni di lancio sempre più vantaggiose".

OPSAT-3000 è un satellite Italo-israeliano per l'osservazione della terra nato dalla collaborazione tra Telespazio e IAI (Industria Aerospaziale Israeliana). Venus è un satellite franco-israeliano per l'osservazione della terra frutto della collaborazione tra CNES (agenzia Spaziale francese) e ISA (Agenzia Spaziale Israeliana).

Entrambi i satelliti, correttamente posizionati in orbita da Vega, trasmetteranno dati e immagini relative all'osservazione della terra e agli impatti dei cambiamenti climatici sulla vegetazione.

Vega è il lanciatore europeo progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio attraverso la controllata ELV (partecipata al 30% da ASI). È un vettore di ultima generazione studiato per trasferire in orbita bassa (tra 300 e 1.500 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l'osservazione della terra ed il monitoraggio dell'ambiente. Finanziato per il 65% dall'Italia e realizzato nello stabilimento Avio di Colleferro, nei pressi di Roma, Vega è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a 2000 kg e completa la famiglia dei lanciatori europei.

© Copyright LaPresse


4oty6
27 di 74 - 02/8/2017 15:58
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

quante missione che dovrebbe fare - figo-rocketrocketsmile

comunque grazie dell'informazione

missa che sta +1rocketesisisisi

ottimo+1it

28 di 74 - 02/8/2017 16:24
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Quotando: leo115 - Post #23 - 31/Jul/2017 17:49
Quotando: leo115 - Post #22 - 31/Lug/2017 17:35OCIO alle lancette...

https://www.youtube.com/watch?v=zA0u_7A7dIc

Resistenza rotta....adesso essere l'ora
29 di 74 - 02/8/2017 16:52
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

ok

rocketrocketgrinningwink+1it

30 di 74 - 07/8/2017 10:44
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

buon giorno

avio non sta esplodendo smirksnailturtle


31 di 74 - 07/8/2017 16:17
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

ma?

come mai non esplode in su??????wink

32 di 74 - 22/8/2017 16:54
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

buona sera

allora!!!!!!

questo avio va su ??!!

se bloccato ancora

perché non va su??????????

ma si puo' sapere perché?????kissingunamusedcrysmile

33 di 74 - 24/8/2017 19:08
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Quotando: leo115 - Post #23 - 31/Lug/2017 17:49
Quotando: leo115 - Post #22 - 31/Lug/2017 17:35OCIO alle lancette...


https://www.youtube.com/watch?v=zA0u_7A7dIc



Go Go!!
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34 di 74 - 25/8/2017 11:36
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Lap dire che essere ancora presto
35 di 74 - 25/8/2017 14:42
tarzan7 N° messaggi: 799 - Iscritto da: 18/5/2008

buona sera

dai dai che va susususu

daidaidai

sususususmilewink+1zaprocketitboom


36 di 74 - 26/8/2017 14:11
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Avio e Leonardo-Finmeccanica, cosa sveleranno i satelliti lanciati da Vega

di Valeria Covato

Il lanciatore spaziale europeo Vega ha portato a termine questa mattina con successo la sua decima missione, la seconda del 2017, posizionando in orbita due satelliti. Entrambi trasmetteranno dati e immagini relativi all’osservazione della terra e agli impatti dei cambiamenti climatici, mentre altre applicazioni non saranno probabilmente mai rese note. La missione è partita dal centro spaziale di Kourou, in Guyana francese, il 1 agosto alle ore 22,58, le 3,58 del 2 agosto in Italia.

CHE COS’È VEGA

Vega è il lanciatore europeo progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio attraverso la controllata Elv, partecipata al 30% da Asi. È un vettore di ultima generazione studiato per trasferire in orbita bassa (tra 300 e 1.500 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l’osservazione della terra ed il monitoraggio dell’ambiente. È finanziato per il 65% dall’Italia ed è stato realizzato nello stabilimento Avio di Colleferro, vicino Roma.

I DUE SATELLITI

I due satelliti, Optsat-3000 e Venus, portati in orbita questa mattina dal razzo, sono stati costruiti in Israele. “Optsat 3000 è stato costruito su incarico del ministero della Difesa italiano da Israel Aerospace Industries, che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e Ohb Italia. Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha gestito come prime contractor la commessa”, si legge sul sito dell’Asi.

Il satellite Venµs (Vegetation and Environment on a New MicroSatellite) è frutto della collaborazione tra Cnes (agenzia spaziale francese) e Isa (agenzia spaziale israeliana). La missione è finanziata da ministero per la Scienza e la Tecnologia di Israele e dal Consiglio nazionale delle Ricerche francese (Cnrs).
“È progettato per fornire un monitoraggio dettagliato e costante della vegetazione sulla superficie terrestre. Osservando la crescita delle piante e il loro stato di salute il satellite aiuterà gli scienziati a determinare gli impatti sulla superficie terrestre dei fattori ambientali, le attività umane e i cambiamenti climatici”, ha spiegato Andrea Zanini sul sito dell’Agenzia Spaziale italiana.

IL RUOLO DI LEONARDO

Il sistema del satellite Optsat-3000 è fornito interamente da Leonardo, ex Finmeccanica, attraverso Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%). Telespazio, primo contraente, è alla guida di un gruppo internazionale di aziende fra le quali c’è Israel Aerospace Industries (Iai), che ha realizzato il satellite nell’ambito di un accordo di cooperazione internazionale tra Italia e Israele, e Ohb Italia, responsabile del lancio.
“Con il lancio di Optsat 3000 l’Italia si dota di un asset in grado di migliorarne significativamente le capacità di difesa e protezione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. “Siamo orgogliosi di aver contribuito a raggiungere questo importante traguardo guidando con le nostre competenze e tecnologie d’eccellenza un programma strategico per la sicurezza nazionale. Con Optsat-3000 Leonardo dimostra ancora una volta di saper e poter giocare un ruolo di primissimo piano nei grandi progetti spaziali internazionali”, ha aggiunto Profumo.

QUANTO INVESTIRÀ L’ITALIA

I dati e le immagini fornite dai nuovi satelliti da sorveglianza andranno ad aggiungersi a quelli ottenuti dagli altri satelliti orbitanti italiani: “Ne abbiamo già quattro – ha scritto su Repubblica Gianluca Di Feo – i Cosmo Skymed, con un sistema radar che scruta attraverso le nuvole e in certi casi riesce pure a vedere sotto il terreno. E ne sono stati ordinati altri due di ultima generazione, che saranno operativi dal prossimo anno”.
Ma quanto spenderà l’Italia per ottenere queste preziose informazioni? “Sono in parte finanziati dalla Difesa, in parte dal ministero della Ricerca e dall’Asi, la versione nazionale della Nasa – ha spiegato Di Feo -. Questa sovrapposizione di competenze rende difficile stabilire quanto l’Italia spenda per le sue guerre stellari. Il conto complessivo per i quattro Skymed è stimato in 1.137 milioni, mentre i prossimi due peseranno sulle casse pubbliche per circa 700 milioni. E tra satelliti da sorveglianza e da telecomunicazioni militari, il governo Gentiloni prevede fondi extra nel prossimo decennio di 192 milioni, oltre ai circa 90 stanziati ogni anno dal bilancio della Difesa. Soltanto per il nuovo Opsat-3000 made in Tel Aviv sono stati investiti 270 milioni”.

COME FUNZIONANO

Leonardo ha specificato in una nota che le immagini raccolte da Optsat-3000 arriveranno ai tre centri che le gestiranno: il Centro interforze di telerilevamento satellitare di Pratica di Mare, il Centro interforze di gestione e controllo Sicral di Vigna di Valle e il Centro spaziale del Fucino di Telespazio.

A COSA SERVONO

Tra le possibili applicazioni Repubblica cita il ruolo svolto dai satelliti nel censire i danni conseguenti a calamità naturali, come terremoti e frane. “Il resto dell’attività è top secret, senza che mai sia trapelata la minima informazione”, ha scritto Di Feo aggiungendo che “di sicuro le sentinelle orbitanti coprono le spalle in maniera discreta alle missioni sparse per il pianeta, dall’Iraq all’Afghanistan: notte e giorno circolano sui continenti fotografando le zone calde dove si potrebbero concentrare le minacce”.
Una di queste missioni, mai confermata, come sottolinea Repubblica, riguarda la Corea del Nord, ed in particolare la capacità di queste sentinelle di tenere d’occhio le iniziative atomiche nord-coreane.

LE POTENZIALITÀ

I satelliti potrebbero inoltre essere utilizzati per tenere sotto controllo le rotte dei migranti. “Il nuovo Opsat-3000, ad esempio, riesce a contare il numero delle persone presenti su un gommone o carpire i dettagli dei cortili dove i trafficanti libici nascondono i migranti in attesa dell’imbarco. Gli Skymed invece sono portentosi nei deserti e sanno distinguere le camionette in movimento nel Sahara così come possono individuare ogni scafo in un’area enorme di mare”, ha scritto Repubblica.
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37 di 74 - 15/9/2017 19:39
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Avio: bene i margini, delude la cassa

I risultati del primo semestre sono stati positivi a livello operativo (ebitda adjusted +7,8%) ma il dato sulla cassa netta a 35,9 mln di euro ha deluso le attese. Il nuovo ordine da 300 mln darà visibilità a Vega fino al 2021. Titolo debole in borsa

di Matteo Fusi

Il titolo Avio è debole in borsa all'indomani della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2017. Il gruppo è tornato in utile, a 1,7 milioni di euro, rispetto al rosso di 1,1 milioni riportato nello stesso periodo 2016. I ricavi si sono attestati a 148,6 milioni, in crescita del 24,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

"I ricavi", hanno osservato gli analisti di Banca Imi, "sono stati guidati dall'attività produttiva di Vega e da un significativo sviluppo di P120C, il motore per i lanciatori di nuova generazione Ariane 6 e Vega C. L'ebitda adjusted è aumentato del 7,8% a 15,2 milioni, oltre la nostra previsione di 14,5 milioni. Anche l'ebit è cresciuto, segnando un +38,6% su base annua. Osserviamo poi che il portafoglio ordini si è attestato nel primo semestre a 716 milioni di euro contro i 775 milioni di euro di fine 2016 con ordini nei sei mesi appena trascorsi per circa 90 milioni".

"In generale", hanno concluso alla banca d'affari, "i risultati sono leggermente al di sopra delle nostre stime in termini di ricavi e di redditività operativa e confermano la capacità del management di Avio di raggiungere gli obiettivi dichiarati. Ci aspettiamo un impatto moderatamente positivo sul titolo, su cui confermiamo il nostro rating hold con un target price a 13,3 euro".

Avio ha però registrato un peggioramento della posizione finanziaria netta che è passata da un liquidità di 49,1 milioni di euro a dicembre 2016 a 35,9 milioni a giugno, al di sotto delle stime di Equita che si aspettava 39 milioni. Secondo Banca Imi l'assorbimento della liquidità nel primo semestre è legato principalmente alle spese per capitale pari a circa 9 milioni, a un leggero aumento del capitale circolante netto e all'esborso relativo ai piani di incentivazione del personale. Per quanto riguarda l'ebitda, hanno notato gli analisti di Equita, "la limitata leva operativa è imputabile al fatto che il fatturato include anche l'attività di costruzione dell'impianto per la produzione del nuovo motore P120C che ha margini bassissimi".

Avio ha comunque interessanti prospettive di crescita future grazie allo sviluppo di nuovi prodotti per Ariane 6, Vega C e Vega E. Dopo il 30 giugno, infatti, il gruppo ha acquisito ulteriori ordini sia per attività di produzione che di sviluppo, principalmente per il lanciatore Vega, per un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro.

"Stimiamo che queste operazioni aumentino la visibilità del business fino al 2021", hanno previsto a Equita. "Gli ordini includono anche 2 lanci del Vega C, la nuova versione del Vega ancora in fase di sviluppo, da effettuare dopo il 2020, già acquistati dal cliente finale Airbus . Entro fine anno prevediamo la firma anche di un lotto per Ariane 5. Ribadiamo le nostre stime e confermiamo sul titolo Avio il rating buy, con un target price a 15 euro, in attesa di maggiori dettagli che verranno forniti nella conference call di domani", hanno concluso alla sim.

Infine, la cassa ottenuta tramite la business combination con Space2 (circa 67 milioni) permetterà alla società di accelerare il piano di spese per capitale per lo sviluppo dei nuovi prodotti e l'espansione della capacità produttiva e di effettuare eventuali operazioni di M&A, volte principalmente a consolidare la filiera produttiva.

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38 di 74 - 19/9/2017 14:47
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Avio, sale l'interesse per il settore aerospaziale

Il colosso dei contractor della difesa americana ha acquistato la rivale, Orbital Atk, mettendo sul tavolo 7,8 mld di dollari in contanti, a dimostrazione dell'interesse per il settore aerospaziale e un segnale per i multipli. Il titolo Avio è tonico in borsa

di Matteo Fusi

L'acquisto di Orbital da parte di Northrop Grumman è un buon segnale per il settore aerospaziale. Così gli analisti di Equita che in un report hanno commentato la notizia che il colosso dei contractor della difesa americana ha acquistato la rivale Orbital Atk mettendo sul tavolo 7,8 miliardi di dollari in contanti. Un valore sale a 9,2 miliardi di dollari, includendo il debito di 1,4 miliardi.

Northrop pagherà 134,50 dollari per azione, il 22% circa in più rispetto alla chiusura di Orbital di venerdì scorso, quando aveva terminato la settimana a 110,04 dollari. L'acquisto sarà portato a termine nella prima metà del 2018 ed ha già avuto l'ok da parte di entrambi i consigli d'amministrazione. Orbital, nata nel 2015 dall'unione di Alliant Techsystems e Orbital Sciences, produce motori per razzi e componenti per sistemi missilistici offensivi e difensivi, ma anche per satelliti militari e commerciali. Per questo motivo andrà a rafforzare l'asset di Northrop nel settore della difesa missilistica.

Di recente c'è stata un'altra maxi fusione: quella tra United Technologies e Rockwell Collins del valore di 23 miliardi di dollari. "Orbital", hanno osservato gli esperti di Equita, "è un conglomerato concorrente nel segmento commerciale di Avio , che vale circa il 30% del suo fatturato, tramite i lanciatori Antares, Minotaur e Pegasus, da cui genera circa un terzo del fatturato di gruppo".

"Per Avio ", hanno aggiunto alla sim, "non esiste alcun appeal speculativo, non essendo in discussione il controllo, ma il deal dimostra l'interesse per il settore ed è segnaletico per i multipli a livello settoriale. Attualmente, infatti, Avio tratta a un multiplo enterprise/ebitda 2018-2019 rispettivamente di 8,4 e 7,8 volte, mentre il multiplo prezzo/utile si attesta a 15,9 e 14,2 volte. Confermiamo sul titolo il nostro rating buy con un target price a 15 euro". In borsa il titolo Avio è tonico e passa di mano a quota 13,22 euro, in progresso dello 0,92%.

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39 di 74 - 21/9/2017 15:47
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Imi: Avio ora è add, centrerà i target 2017

Banca Imi ha alzato anche il target price a 15,5 euro dopo aver rivisto al rialzo le stime di utile 2017-2019. Titolo tonico in borsa

di Matteo Fusi

Avio è sulla buona strada per raggiungere i target 2017. Così Banca Imi che in un report di oggi ha alzato il rating da hold ad add e il target price da 13,3 euro a 15,5 euro. "Nel complesso", hanno osservato alla banca d'affari, "i conti del primo semestre sono stati leggermente al di sopra delle nostre stime in termini di ricavi e redditività operativa. Infatti, il fatturato netto pro-forma è cresciuto del 24,5% su base annua, guidato dalla produzione di Vega e di Ariane 5 e da significativi progressi nello sviluppo del P120, il motore per la prossima generazione di lanciatori, Ariane 6 e Vega C".

Rispetto a giugno 2016 l'ebitda rettificato pro-forma è aumentato del 7,8%, mentre l'ebit del 38,6%, beneficiando anche della fine dell'ammortamento delle spese di ricerca e sviluppo relative al primo volo di Vega. Le rettifiche per le voci non ricorrenti nel primo semestre sono ammontate a 4 milioni di euro e, secondo il management, i costi non ricorrenti dovrebbero diminuire notevolmente nella seconda metà dell'anno.

Inoltre, hanno proseguito gli esperti di Banca Imi, "vogliamo sottolineare chegli oneri finanziari netti, pari a 3,1 milioni di euro, sono stati per lo più imputabili ai costi non cash relativi al rimborso di un debito di 65 milioni di euro, anticipato a maggio di quest'anno rispetto alla sua scadenza naturale. Mentre la cassa netta al 30 giugno è risultata pari a 35,9 milioni di euro e si confronta con la cassa proforma di 48,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016.

Il backlog di ordini al 30 giugno è stato pari a 716 milioni contro i 775 milioni di fine 2016 e con un afflusso di ordini nei sei mesi pari a circa 90 milioni. "Sulla base di questi risultati e dei recenti sviluppi del business, riteniamo che la società sia sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi per il 2017 in termini di conto economico, posizione finanziaria e flusso di cassa", sostengono a Banca Imi.

La banca d'affari ha così confermato le sue previsioni per i ricavi 2017-2019 (339,7 milioni, 370 milioni e 377,4 milioni) e per la redditività operativa (ebitda adjusted a 36,4 milioni, 38,1 milioni e 39 milioni), aumentando però le stime di utile rettificato nello stesso periodo rispettivamente del 3,4%, del 2,5% e del 2,7% a 18,7 milioni, a 23,6 milioni e a 24,1 milioni, per tener conto dell'impatto positivo del rimborso di parte dei prestiti bancari. Dopo l'upgrade di Banca Imi il titolo Avio è tonico in borsa: scambia a quopta 13,65 euro, in crescita del 2,86%.

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40 di 74 - 07/10/2017 11:55
GIOLA N° messaggi: 29803 - Iscritto da: 03/9/2014
Avio, 40 milioni dalla BEI

Avio ha firmato, con la Banca Europea per gli Investimenti - BEI, un contratto di finanziamento di 40 milioni di euro. Con questo finanziamento il gruppo supporterà, da un lato, lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie nei sistemi di propulsione spaziale attraverso attività di Ricerca e Sviluppo, dall’altro la modernizzazione ed espansione della capacità produttiva nello stabilimento di Colleferro, principale sito industriale italiano di Avio.

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