Bomi Italia

- Modificato il 06/7/2015 12:19
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014

PROSSIMA MATRICOLA ALL'AIM. SOCIETA' SPECIALIZZATA NELLA LOGISTICA INTEGRATA.





http://bomigroup.com/it/home-page



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58 Commenti
  3
41 di 58 - 19/10/2017 16:13
cubrvd N° messaggi: 46 - Iscritto da: 25/7/2017
Quotando: giola - Post #40 - 19/Ott/2017 13:42Bomi apre un terzo hub a Monterotondo (Roma)

Nuovo hub per il gruppo Bomi. La società dell'Aim, leader nel settore della logistica biomedicale, ha infatti aperto la nuova struttura di Monterotondo (provincia di Roma): si tratta del terzo hub del gruppo, un impianto di 4mila mq a temperatura controllata e operativo anche come magazzino di stoccaggio, per offrire ai propri clienti qualità e rapidità del servizio di trasporto nelle regioni del centro-sud Italia.

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42 di 58 - 19/10/2017 18:26
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: cubrvd - Post #41 - 19/Ott/2017 14:13
Quotando: giola - Post #40 - 19/Ott/2017 13:42Bomi apre un terzo hub a Monterotondo (Roma)

Nuovo hub per il gruppo Bomi. La società dell'Aim, leader nel settore della logistica biomedicale, ha infatti aperto la nuova struttura di Monterotondo (provincia di Roma): si tratta del terzo hub del gruppo, un impianto di 4mila mq a temperatura controllata e operativo anche come magazzino di stoccaggio, per offrire ai propri clienti qualità e rapidità del servizio di trasporto nelle regioni del centro-sud Italia.

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Bravissimo Cubrvd...meglio non partire prima che lo starter abbia sparato! Un saluto.


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43 di 58 - 19/10/2017 18:38
cubrvd N° messaggi: 46 - Iscritto da: 25/7/2017
Quotando: giola - Post #42 - 19/Ott/2017 16:26
Quotando: cubrvd - Post #41 - 19/Ott/2017 14:13
Quotando: giola - Post #40 - 19/Ott/2017 13:42Bomi apre un terzo hub a Monterotondo (Roma)

Nuovo hub per il gruppo Bomi. La società dell'Aim, leader nel settore della logistica biomedicale, ha infatti aperto la nuova struttura di Monterotondo (provincia di Roma): si tratta del terzo hub del gruppo, un impianto di 4mila mq a temperatura controllata e operativo anche come magazzino di stoccaggio, per offrire ai propri clienti qualità e rapidità del servizio di trasporto nelle regioni del centro-sud Italia.

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Sono partito prima su bper e uscito con sl in fretta e furia.. cerco di imparare dagli errori e due giorni in fila non mi faccio fregare ;-)
44 di 58 - 20/10/2017 13:50
PrezCar N° messaggi: 40 - Iscritto da: 10/9/2017
Maledetti realizzi bel titolo e bella realtà...sicuramente sottovalutata!!
45 di 58 - 21/10/2017 23:42
servizio123 N° messaggi: 91 - Iscritto da: 17/10/2017
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46 di 58 - 21/10/2017 23:44
servizio123 N° messaggi: 91 - Iscritto da: 17/10/2017
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47 di 58 - 09/11/2017 10:19
PrezCar N° messaggi: 40 - Iscritto da: 10/9/2017
Bomi Italia (Aim) - Perfeziona l'acquisto del 100% della controllata brasiliana Bomi Italia, holding del gruppo attivo della logistica biomedicale e della gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha comunicato che e' stata perfezionata l'acquisizione della quota residua di partecipazione, pari al 45% del capitale sociale, della controllata indiretta brasiliana Biomedical Distribution Mercosur Ltda, attraverso la partecipata totalitaria Bronte Administracao e Participacoes Ltda. L’operazione era stata annunciata lo scorso mese di luglio. Il corrispettivo e' pari a 48 milioni di reais (circa 12,7 milioni di euro), cui si aggiunge la distribuzione di un dividendo straordinario ai soci venditori per complessivi 11 milioni di reais (circa 2,9 milioni di euro). L'operazione consente al gruppo Bomi di consolidare la propria presenza nel maggior mercato geografico di riferimento dove opera, in linea con la propria strategia di sviluppo e di consolidamento, oltre a integrare le minoranze strategiche. Si segnala che l'utile netto pro-forma di competenza del gruppo al 31.12.2016 post operazione sarebbe stato pari ad 1,6 milioni, in crescita del 248% rispetto all'utile netto di competenza del gruppo alla stessa data pari a 0,5 milioni. Marco Ruini, vice presidente ed Ad di Bomi, ha commentato: 'Inizia una nuova era del gruppo sempre piu' focalizzato all'ottenimento di sinergie commerciali e servizi di alta qualita'. Bomi Brazil giochera' un ruolo cruciale per tutta la Regione Latinoamericana.'
48 di 58 - 11/11/2017 15:27
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi perfeziona acquisizione della controllata brasiliana

Bomi Italia ha perfezionato l’acquisizione del residuo 45% della controllata indiretta Biomedical Distribution Mercosur Ltda. Il corrispettivo dell'operazione è stato di 12,7 milioni di euro, oltre a un dividendo straordinario ai venditori per 2,9 milioni di euro, e consente al gruppo italiano di consolidare la partecipazione nel principale mercato geografico di riferimento in cui opera, in linea con la propria strategia di sviluppo e di consolidamento. "Inizia una nuova era del gruppo, sempre più focalizzato all’ottenimento di sinergie commerciali e servizi di alta qualità - ha commentato il vicepresidente e Ad di Bomi, Marco Ruini - Bomi Brazil giocherà un ruolo cruciale per tutta la Regione Latinamerica”.

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49 di 58 - 07/1/2018 09:50
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Italia: efficacia civilistica delle fusioni delle controllate

Bomi Italia, holding del Gruppo Bomi, facendo seguito ai comunicati stampa del 29 settembre, 6 ottobre ed 11 dicembre 2017, ha reso noto che in data 31 dicembre 2017 decorrono gli effetti attivi e passivi della fusione mediante incorporazione delle società Chasqui S.r.l., Berga S.r.l. e Logik Trans S.r.l. nella società G. Carrai & C. S.r.l., tutte società controllate direttamente e indirettamente dal Gruppo Bomi.

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50 di 58 - 20/1/2018 11:57
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Nuovo contratto in Cile e il titolo Bomi schizza all'Aim

Il gruppo è stato scelto come fornitore di servizio logistico da B. Braun Medical. Il contratto sarà efficace dal 26 gennaio e secondo le stime del management può portare a un incremento potenziale del 25% del fatturato della controllata cilena

di Marco Sasso

Bomi brinda al nuovo contratto in Cile. Il gruppo di Vaprio d'Adda, attivo nel settore della logistica biomedicale, è stato scelto come fornitore di servizio logistico da B. Braun Medical. Il contratto pluriennale sarà efficace a partire dal 26 gennaio e, secondo le stime del management, può portare a una crescita potenziale del 25% del fatturato della controllata cilena, che dunque contribuirà maggiormente al fatturato del gruppo Bomi a partire dal 2018. Così sul segmento Aim il titolo Bomi segna un +3,12% a 3,3 euro.

"Siamo molto lieti che un importante player mondiale nel settore biomedicale come B. Braun abbia dato fiducia al gruppo Bomi affidandoci la gestione logistica della divisione Medicale in Cile", ha commentato Marco Ruini, vice presidente e amministratore delegato della società. "Questo rappresenta un altro passo volto a consolidare il concetto di piattaforma logistica che stiamo portando avanti in Europa e nel Sud America, il cui obiettivo è quello di acquisire i principali clienti con una logica multi paese e continentale, seguendo l'approccio di autentica partnership".

ll portafoglio di Bomi conta circa 100 clienti tra i quali figurano i più importanti player internazionali nel settore dell'health care, come le principali case farmaceutiche e i produttori di dispositivi medici, ma anche piccole e medie imprese attive nel settore biomedicale, diagnostico e biotech situate in tutto il mondo. A oggi il gruppo, che conta complessivamente circa 1.080 dipendenti, è presente in Europa, Sud America, Cina Stati Uniti.

6eafn
https://www.milanofinanza.it
51 di 58 - 23/1/2018 15:13
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi, approvato il piano industriale 2018-2020

Il CdA di Bomi Italia ha approvato il business plan 2018-2020 “stand alone”. Alla luce di un 2017 proforma (considerando cioè per l’intero esercizio l’apporto della controllata brasiliana) che dovrebbe chiudersi con quasi 120 milioni di fatturato, i manager del gruppo di logistica biomedicale puntano a oltre 125 milioni di ricavi consolidati quest’anno (con oltre 12,5 milioni di ebitda), che dovrebbero poi arrivare a circa 140 milioni l’anno prossimo (con un ebitda superiore ai 15 milioni) e a superare i 150 milioni a fine piano, con un ebitda atteso oltre i 16,5 milioni. Dopo investimenti stimati a quasi 6 milioni quest’anno e intorno ai 3 milioni nei prossimi due esercizi, il rapporto tra posizione finanziaria netta ed ebitda, grazie alla generazione di cassa, dovrebbe ridursi, dalle 2,01 volte del 2018 alle 0,5 volte del 2020. Il piano industriale, spiega la nota societaria, “riflette l’attuale struttura e perimetro, senza considerare ulteriori operazioni di M&A né l’acquisizione o la perdita di contratti commerciali significativi.

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52 di 58 - 24/1/2018 15:57
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi perfeziona acquisizione di De Salute per 2,45 milioni di euro

Bomi Italia ha perfezionato l'acquisizione del 100% della società di Soresina De Salute srl, fondata nel 1999 e attiva nel settore della logistica e dei servizi per il settore farmaceutico. Il corrispettivo è stato di 2,45 milioni di euro, oltre a earn out, legati al raggiungimento di alcuni parametri, per 1,6 milioni di euro massimo. Nel 2017 De Salute, secondo le stime, dovrebbe aver realizzato 10,4 milioni di fatturato con un margine di ebitda del 13% circa e una pfn di 2,3 milioni.

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6fitk
53 di 58 - 03/3/2018 13:30
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Italia si rafforza in Sudamerica

Bomi Italia salirà al 90% del capitale di Bomi Colombia - attiva nel settore della logistica e dei servizi per il settore biomedicale - rilevando una quota aggiuntiva del 10% e acquisterà l’ultimo 20% di Biocarrier, che opera nel settore della gestione del trasporto di prodotti biomedicali in Colombia. L’accordo vincolante è stato stipulato per un controvalore totale di 550mila euro, di cui 450mila per le quote di Bomi Colombia e il restante per Biocarrier. Nel 2017 le società colombiane e la peruviana Biomedical Logistics (51% Bomi Colombia) hanno realizzato un fatturato di circa 8 milioni di euro con un ebitda margin del 15% e una Pfn di circa 2,5 milioni di euro. “Il gruppo compie un ulteriore passo nel proprio percorso strategico di crescita attraverso l’acquisto di ulteriori quote delle società dell’area sudamericana, con conseguente aumento del controllo dei flussi di cassa e incorporazione del reddito - ha spiegato l’Ad Marco Ruini - Puntiamo a rafforzarci ulteriormente in questo mercato caratterizzato da tassi di crescita del settore biomedicale di circa il 14% annuo e che riteniamo a grande potenziale”. Nel 2018 è stata sottoscritta una convenzione Italia-Colombia che prevede una riduzione della witholding tax sui dividendi dal 35% al 5% e sugli interessi dal 15% al 10%.

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6t7vk
54 di 58 - 13/3/2018 15:04
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Group: l’importanza di essersi quotati

di Laura Magna ♦ Spinta dall’ingresso in Aim, l’azienda lombarda della logistica biomedicale si è fatta strada sui mercati mondiali, in particolare in America Latina, con una aggressiva strategia di M&A. Il segreto? Soluzioni personalizzate, R&S, diversificazione: non solo devices medicali, ma anche farmaci

La conquista di Colombia e Messico e della logistica italiana del biotech. Sono questi i prossimi obiettivi di Bomi Group, che mira ad aumentare il suo fatturato dagli attuali 120 milioni a 140 nel giro di un biennio, perseguendo una determinata politica di M&A. La società di Vaprio d’Adda, nella provincia milanese ai confini con la Brianza, è leader nel settore della logistica biomedicale e della gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute: si occupa cioè di rifornire in maniera sicura e puntale ospedali e persone di devices medicali (e, sempre di più, anche di farmaci di varia natura).

«Le soluzioni logistiche di Bomi sono altamente personalizzate, dal trasporto internazionale a temperatura controllata, alle consegne in emergenza 24/24 sette giorni su sette, alla gestione e riapprovvigionamento di stock per ospedali, cliniche e laboratori, fino ad arrivare a un network specializzato dedicato al canale Home Care. I nostri clienti sono le grandi multinazionali farmaceutiche o del medicale e il nostro modello di business, che considero unico nel suo genere, è replicabile in tutto il mondo», sintetizza a Industria Italiana l’amministratore delegato Marco Ruini.

Il manager sottolinea innanzitutto come una svolta importante sia avvenuta nel 2015, contestualmente alla quotazione su Aim, finalizzata alla raccolta dei capitali destinati alla crescita. Una crescita che si è poi avverata ed è stata realizzata soprattutto attraverso una politica aggressiva di M&A. Come effetto collaterale nel 2017 il fatturato è raddoppiato fino a raggiungere i 120 milioni e l’Ebitda è cresciuto del 50%, a oltre 10 milioni. L’ultima acquisizione, a dicembre, ha riguardato il 100% del capitale di De Salute, società cremonese attiva nel settore della logistica e dei servizi per il settore farmaceutico. «Questa mossa rappresenta una novità nel nostro business model: abbiamo diversificato in Italia, estendendoci dal dispositivo medico verso la parte farmaceutica, in un mercato con prospettive di aumento di valore aggiunto e che permette interessanti sinergie nel trasporto», precisa Ruini. «Con De Salute ci sono arrivati in dote anche 2 locali autorizzati a Officina Farmaceutica per la lavorazione del confezionamento secondario».

I pilastri della crescita (M&A e ampliamento della gamma)

Un’acquisizione che sintetizza le due anime di Bomi, o meglio i due pilastri su cui basa la sua espansione anche futura: l’M&A e l’allargamento della gamma in gestione, dai devices al pharma biotech. Oggi l’attività del gruppo, che tra l’altro è tra le prime società ad aver ottenuto il certificato “Elite” da Borsa Italiana, si concentra nel campo della logistica integrata offrendo un’ampia gamma di servizi logistici in outsourcing ad aziende nel settore sanitario. Il gruppo si occupa della gestione, in particolare, di dispositivi medici, farmaceutici, prodotti per la diagnosi in-vitro, reagenti e prodotti impiantabili. Il portafoglio del gruppo conta circa 100 clienti, e tra di essi i più importanti player internazionali nel settore dell’healthcare (le principali case farmaceutiche e i produttori di medical devices), nonché piccole e medie imprese attive nel biomedicale, diagnostico e biotech, dislocate a livello globale.

Con 1.080 dipendenti, il gruppo è presente, attraverso proprie società controllate e partecipate, in Europa, in Sud America, in Cina e negli Stati Uniti, e i propri servizi vengono forniti nei diversi mercati anche attraverso alleanze strategiche con partner locali. «Siamo nati 32 anni fa, a Milano, fuori dal distretto del dispositivo biomedicale, che si situa nell’area di Mirandola, anche se mio padre, che ha fondato l’azienda, aveva iniziato la sua carriera proprio in quella regione. Una zona con cui comunque abbiamo deciso di tenere un legame: nel 2017 abbiamo acquisito la società mirandolese Berga, con l’obiettivo di promuovere il polo di Mirandola come hub di produzione e distribuzione mondiale. La nostra sede mirandolese arriva infatti alla fine di un percorso di internazionalizzazione che ci ha portato ad avere un network che solo in Europa vanta 23 hubs in 8 Paesi», dice Ruini.

L’importanza di essersi quotati

L’ad sottolinea come la crescita, anche grazie a questa strategia, sia stata esponenziale, nei primi sei mesi del 2017 (qui gli ultimi dati disponibili). Il valore della produzione consolidato si è attestato a giugno a 58,6 milioni di euro a partire dai 46,7 del 30 giugno 2016 (+25,5%). L’incremento è dovuto per il 12% circa a crescita interna, per l’8% circa all’effetto positivo dei cambi (prevalentemente euro/real brasiliano) e per il restante 5% circa alle nuove società entrate a far parte del perimetro di consolidamento – prevalentemente la controllata Bomi Logistic Jiangsu, società cinese acquisita nella seconda metà del 2016. Il Brasile è in effetti il mercato principale per la società di Vaprio D’Adda: pesa per il 39,5% del fatturato con il resto dell’America Latina che contribuisce con un ulteriore 8,3%. Da circa un anno l’azienda ha fatto il suo ingresso diretto anche nel mercato messicano: prima con una newco realizzata in joint venture con un partner locale, poi attraverso un accordo vincolante volto all’acquisizione del 100% del capitale sociale della Espadist, società messicana di logistica nel settore healthcare, per un controvalore di circa 700 mila euro. Nel business complessivo l’Italia pesa per il 31%, il resto dell’Europa per il 13%, la Turchia vale il 4,6% e la Cina il 3,1%.

Margine operativo lordo in crescita del 50%, Ebit su dell’83,6%

Non solo le vendite sono in espansione esponenziale, anche il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato positivo ha segnato un valore di 5,6 milioni (o 3,7 al netto delle componenti straordinarie e non ricorrenti); un incremento del 49%. L’Ebit è cresciuto dell’83,6% a 3 milioni e l’utile netto consolidato è positivo per oltre 1,5 milioni (+135,4%). Anche la posizione Finanziaria Netta consolidata è positiva e pari 17, 8 milioni. E nelle previsioni dell’ azienda la crescita non dovrebbe fermarsi (vedi qui ): se i ricavi consolidati 2017 sono stati di circa 120 milioni di euro e l’Ebitda consolidato di oltre 10,5 milioni, nel piano industriale approvato a maggio Bomi intende raggiungere quota 130 milioni nel 2018 e 12,6 di Ebitda e 140 milioni di ricavi e 13,8 di Ebitda nel 2019. Il rapporto tra la posizione finanziaria netta (NFP)/Ebitda è previsto in calo progressivo da 1,82 del 2016 a circa 1,07 nel 2017 e poi intorno allo zero nel 2019. Una crescita che non ingloba eventuali operazioni di shopping che comunque sono nei progetti di Bomi.

Il mercato nuovo del pharma biotech

«Il nostro business ha delle forti componenti di economia di scala e quindi è importante andare ad identificare nel mondo quelle piccole eccellenze che si potrebbero aggregare. Questa è la mission che ci siamo dati; vogliamo essere soggetto aggregatore di tutte queste realtà», afferma Ruini. «Oltre all’M&A, l’altro pilastro delle crescita è l’ingresso nel settore delle biotecnologie e pharma. Miriamo a dare vita a soluzioni taylor made non solo sul cliente multinazionale, ma anche per il singolo paziente. Vogliamo quindi realizzare terapie e servizio personalizzate. Una micro nicchia nella nicchia che porta in dote delle complessità di gestione non indifferenti. Vuol dire creare il singolo processo di distribuzione per un cluster di pazienti che condividono analoga patologia e analogo percorso di cura», dice Ruini che si spinge a definire la sua azienda un «pioniere assoluto in Italia».

«Cerchiamo di stare in prossimità dei luoghi vitali per il nostro mercato per anticipare i trend al di là di ciò che serve oggi. Riteniamo di essere un unicum per il mix di specializzazione del servizio con una piattaforma internazionale, abbiamo competitor che arrivano sia dal mondo della logistica, sia dal punto di vista del servizio: nessuno però si occupa di entrambi gli aspetti del business. Quelli che lo fanno lo fanno solo in alcuni paesi ma senza attività internazionali», spiega Ruini che definisce la sua Bomi un “mostro strano”, proprio per via di un modello di business senza uguali al mondo.

R&S: i punti di forza di Bomi

Ogni anno il gruppo investe nell’ordine del 2-3% del fatturato in ricerca. «Abbiamo una software house interna, e uno degli asset più importanti per noi è l’It, che chiaramente si sviluppa con le aziende clienti e con le loro tecnologie. Ad esempio abbiamo sviluppato una app che permette ai nostri autisti al momento della consegna a un paziente domiciliare (ne facciamo 300mila all’anno) di fare il check istantaneo dei prodotti che gli sono stati consegnati per garantire l’aderenza terapeutica. Questo permette di ridurre al minimo il rischio di errore nella terapia. Facciamo una logistica di nicchia molto tarata sul bisogno del paziente e della filiera che sta alle spalle del paziente. Lavoriamo per conto del privato che tipicamente è fornitore del pubblico. Siamo il braccio di servizio della grande multinazionale che vende al pubblico. Il punto di destinazione è sempre l’ospedale o il laboratorio privato o il paziente che deve esser seguito a casa», spiega Ruini.

La ricerca & sviluppo viene fatta internamente in Italia dove l’azienda ha «programmatori e ingegneri che gestiscono progetti complessi e multilingue, e a Vaprio D’Adda c’è la “torre di controllo” che gestisce i progetti. Poi ogni Paese ha la sua sede, con magazzino, personale e tecnologia, ma il business model è unico e viene concepito e confezionato in Italia per essere poi esportato all’estero – spiega Ruini – . Abbiamo collaborazioni con Polimi, Bocconi, Università di Bologna, ma più che altro dal punto di vista del placamento: collaboriamo con loro nella parte didattica. Le università sono per noi fucine di talenti, che nell’80% formiamo noi stessi: non esiste una specializzazione in una nicchia come la nostra e quindi siamo ad agire in proprio ».

America Latina: domanda cinese e cultura mediterranea, mercato ideale in cui crescere

L’espansione internazionale prosegue spedita nell’ America Latina, il mercato più importante per il gruppo lombardo. «Il primo motivo è che abbiamo già una presenza forte in Cile e Brasile, e poiché le multinazionali nostre clienti ragionano a livello regionale è opportuno offrire soluzioni che coprano le aree per intero, dunque ci espandiamo in Paesi diversi. Oggi puntiamo molto sulla Colombia, mercato dove siamo entrati nel 2009, intercettando una forte richiesta di servizi: la domanda di salute è il doppio di quella europea e vicina a quella cinese, e le economie locali per cultura sono più facilmente aggredibili rispetto all’Asia Pacifica», dice Ruini.

Quest’anno è stata introdotta una interessante novità, con potenziali impatti positivi per l’azienda; è legata alla sottoscrizione di una convenzione Italia-Colombia al fine di eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, che, in particolare, prevede una riduzione della witholding tax sui dividendi dal 35% al 5% e sugli interessi dal 15% al 10%.«Questo ci porterà ulteriore redditività per quel Paese, dove abbiamo di recente consolidato le nostre partecipazioni, acquisendo una quota aggiuntiva del 10% del capitale di Biomedical Distribution Colombia e del 20% residuo di Biocarrier, le due controllate colombiane della holding. L’obiettivo di lungo periodo, diciamo al 2020, è in ogni caso portare il gruppo a fare un salto dimensionale grazie a una crescita che sia bilanciata tra area euro e non euro, anche per evitare il rischio cambio», conclude Ruini.
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https://www.industriaitaliana.it/
55 di 58 - 14/3/2018 14:30
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Italia BUSINESS PLAN STANS ALONE business 2018-2020: contiene un bilancio Pro Forma 2017 diverso dal bilancio consolidato 2017 e rappresenta la migliore stima del management ottenuta includendo gli effetti dell’acquisizione della partecipazione di minoranza nella controllata brasiliana De Salute, avvenuta l’8 novembre 2017, a partire dal 1 gennaio 2017, inclusi i savings e le sinergie annualizzati e realizzati post acquisizione.

Il Piano mostra un tasso di crescita annuale dei ricavi pari al 6,6% CAGR, dovuto per il 4,7% a crescita organica e per l'1,9% all’ingresso della nuova società De Salute. Il tasso di crescita dell’Ebitda è pari al 10,1% CAGR, nonostante l’ipotesi di svalutazione dei tassi di cambio, in linea con i tassi di inflazione attesi dei singoli paesi.

Più in particolare il Piano prevede: ricavi consolidati 2018 pari ad oltre 125 milioni di euro (pari ad oltre 130 milioni di euro a cambi costanti 2017); Ebitda consolidato 2018 oltre i 12,5 milioni di euro (pari a oltre 13,5 milioni di euro a cambi costanti 2017). Nel 2019 sono attesi ricavi consolidati a circa 140 milioni di euro (pari a oltre 145 milioni di euro a cambi costanti 2017) ed Ebitda oltre i 15 milioni di euro (pari a oltre 16,5 milioni di euro a cambi costanti 2017). Nel 2020 ricavi consolidati ad oltre 150 milioni di euro (pari ad oltre 160 milioni di euro a cambi costanti 2017) ed Ebitda oltre i 16,5 milioni di euro (pari a circa 19 milioni di euro a cambi costanti 2017).

Il rapporto posizione finanziaria netta (PFN)/Ebitda diminuisce progressivamente da 2,01 del 2018 sino a 0,5 circa del 2020. Si segnala che le partecipazioni di Simest nelle controllate in Brasile, Messico e Cile, pari a complessivi 6,6 milioni di euro, vengono considerate nel piano come quota di capitale di terzi.

CAPITALIZZAZIONE 46,45 MLN (PREZZO 3.05 €)

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56 di 58 - 21/3/2018 17:18
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Group spiega il senso della logistica sostenibile

Dopo l'ingresso in Sos-Log, Bomi Group è è tra le prime aziende ad aver avviato il processo di validazione per l'ottenimento del marchio “Sustainable Logistics”. L’azienda ha raccontato le sfide e i prossimi passi previsti dal protocollo che si concluderà entro l'anno. “Operiamo da oltre 30 anni nella logistica per il settore della salute - ha spiegato Serena Sessa, Global Quality Manager di Bomi Group, al seminario “Il Marchio di Logistica Sostenibile”, svoltosi ieri a Milano - Trattiamo prodotti e strumenti che curano e possono anche salvare la vita delle persone e per questo motivo abbiamo sempre vissuto la nostra missione aziendale con un profondo senso etico e sociale. Il processo è appena iniziato ma ci aspettiamo che questo iter ci aiuti ad esprimere più consapevolmente quei tratti distintivi che hanno fatto sempre parte del dna di Bomi Group”.

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57 di 58 - 07/4/2018 10:16
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quaestio e First Capital aderiscono all'aumento di Bomi

Quaestio Italian Growth Fund rileva i diritti in opzione dei soci di maggioranza e rafforza la sua posizione di secondo socio dell'azienda quotata sull'Aim. Bper ha siglato la garanzia sull'aumento

di Elena Dal Maso

Bomi Italia, società quotata sull'Aim e specializzata nella logistica biomedicale e gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha ricevuto diversi impegni di sottoscrizione da parte di azionisti rilevanti in vista dell'aumento di capitale fino a 4,99 milioni di euro e l'emissione di obbligazioni convertibili per 12 milioni. Bomi si è quotata nel 2015 a 2,75 euro e ora capitalizza quasi 48 milioni di euro.

A fornire la garanzia di sottoscrizione sono Quaestio Capital Management, sgr del fondo Quaestio Italian Growth Fund e First Capital (società di partecipazioni quotata a sua volta su Aim Italia), rispettivamente per 3 milioni e per 0,5 milioni di euro, a fronte di un prezzo massimo di sottoscrizione pari a 3 euro per azione.

In aggiunta Giorgio Ruini, Marco Ruini, Silvia Ruini e le società Incab & Co Srl, Palmberg International B.V. (socio di maggioranza relativo della società) e Exential Consulting Srl hanno convenuto la cessione a Quaestio Capital Management Sgr (per conto del fondo Quaestio Italian Growth Fund) di tutti i diritti di opzione loro spettanti in occasione dell'aumento di capitale, ad un prezzo per ciascun diritto di 0,032 euro. Si tenga conto che ad oggi Incab & Co è il primo azionista con il 49,65%, Quaestio il secondo col 7,16%, First Capital a seguire (5,79%), il resto (37,39%) flottante.

L'operazione permetterà a Quaestio di rafforzare la propria posizione di secondo azionista della società e di partner strategico della famiglia Ruini, divenendo azionista "rilevante". L'offerta in opzione per la parte restante dell'aumento di capitale è garantito da Bper . L'aumento serve per poter sostenere la crescita, ha scritto Bomi. Per quanto riguarda i conti, Bomi Italia ha registrato nel 2017 un valore della produzione di 117,9 milioni (+17%), un ebitda adjusted di 11,3 milioni (+29%) e un risultato netto di competenza di 2,1 milioni, superiore del 58% alle previsioni del piano 2017-2019. La posizione finanziaria netta è negativa per 25,6 milioni, i mezzi propri consolidati si attestano a 8,8 milioni.
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https://www.milanofinanza.it
58 di 58 - Modificato il 26/12/2018 10:10
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Bomi Group ha firmato un contratto di 3 anni con Guerbet in Brasile

https://www.trend-online.com/ansa/bomi-group-ha-firmato-un-contratto-di-3-anni-con-guerbet-in-brasile-330039/

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