Ergycapital.Con.Grafici

- Modificato il 30/9/2008 12:37
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
L’attuale “fotovoltaico” è obsoleto e inefficiente

Il Governo spagnolo, secondo il Sole24Ore di lunedì scorso (1), sta per tagliare gli incentivi al fotovoltaico. Finalmente una notizia incoraggiante.

Vediamo perché risulta ragionevole tagliare gli attuali ingentissimi incentivi al fotovoltaico (2).

Supponiamo di acquistare un pannello solare da 4 mq per la produzione di acqua calda sanitaria e per l’integrazione al riscaldamento. Supponiamo che produca in un anno circa 5.000 kWh di acqua calda, che funzioni 30 anni e che costi installato 2.300 €. Significa che ogni euro investito produrrà circa 65,22 kWh.

Supponiamo ora di acquistare un pannello solare fotovoltaico da 3 kWp al silicio per la produzione di energia elettrica da inserire in rete. Supponiamo che produca in un anno circa 3.900 kWh di energia elettrica, che funzioni 30 anni e che costi installato 15.000 €. Significa che ogni euro investito produrrà circa 7,8 kWh.

Ovviamente non sono confrontabili direttamente i kWh di acqua calda con quelli di energia elettrica, ma è ugualmente possibile effettuare qualche ragionamento. Con l’impiego del pannello solare ad acqua risparmio del combustibile fossile; ipotizziamo del metano. Quel metano risparmiato se lo uso per produrre dell’energia elettrica con una centrale turbogas posso ipotizzare di ottenere per il 50% energia elettrica, per il 20% energia termica per teleriscaldamento ed il resto perdite. Con una piccola semplificazione posso cioè considerare, a vantaggio della contabilità del fotovoltaico, un fattore 0,6 per comparare i due pannelli.

Devo quindi confrontare i 7,8 kWh “fotovoltaici” con 0,6*65,22 = 39,13 kWh “termici”.
Il rapporto è circa 5.

Significa, tradotto in italiano, che un euro investito nel solare termico fa risparmiare un quantitativo di combustibili fossili 5 volte maggiore rispetto allo stesso euro investito nel “fotovoltaico” al silicio.

È come se andassimo al supermercato e trovassimo un’offerta folle “prendi 1 paghi 5”. Finché lo Stato non è intervenuto, infatti, si sono guardati bene tutti quanti dal cadere nel tranello; poi sono arrivati Beppe Grillo e pantalone che non hanno resistito alla tentazione di cadere nella demagogia: è stato introdotto il “conto energia” con il quale la collettività si è fatta carico di rendere conveniente ciò che conveniente non è, né economicamente, né ambientalmente (anche se avessimo il bilancio dello Stato in ordine non avrebbe alcun senso investire sull’attuale fotovoltaico perlomeno fino alla saturazione del solare termico).

Tutt’altro ragionamento va fatto per la ricerca. Quelli si che sarebbero soldi spesi bene!
Il “fotovoltaico” non obsoleto è senz’altro interessante a breve termine; una volta preso atto finalmente che il silicio amorfo, poli e monocristallino è sempre e comunque obsoleto si potrà cominciare a fare le cose seriamente. Infatti le ricerche sono numerosissime e promettenti ovunque (3). Già si comincia a sentir parlare di prezzi ridotti ad un quinto. Così i conti tornerebbero!
Il fotovoltaico potrà così beneficiare, come tutte le altre fonti rinnovabili e non inquinati, dei semplici certificati verdi.

La scelta del governo, così come quelli degli altri paesi, di finanziare in maniera abnorme una tecnologia fallimentare ed obsoleta risulta comunque inqualificabile. La tesi che la scelta del governo italiano è corretta perché da moltissimi anni l’ha fatta anche il governo tedesco mi indispone molto: in ogni caso, tedeschi o non tedeschi, equivale a finanziare, oggi, a 10 milioni di lire cadauno, l’acquisto di PC con processore 286. Aveva un senso effettuare quella spesa 20 anni fa quando non c’erano alternative e bisognava comunque imboccare quella strada. Oggi proprio non ce l’ha: con quella cifra acquisto 20 PC assai più performanti. Chi sostiene che il fermento nella ricerca è determinato dal “conto energia” commette un tragico errore; c’è qualcuno che pensa che quando il fotovoltaico competitivo sarà disponibile gli Stati continueranno a sprecare le risorse nei vari “conti energia?”

La risoluzione è semplice: dare al fotovoltaico obsoleto solo i certificati verdi e dirottare le ingentissime risorse risparmiate nella ricerca; dal fotovoltaico innovativo, al solare termico a bassa temperatura di 250°C, alla fusione fredda.
Il pannello fotovoltaico al silicio, finanziato con il “conto energia”, starà li per molti anni a ricordare alle nuove generazioni fino a che punto può arrivare l’incompetenza del governo.

Questa volta Zapatero ha colto nel segno.


(1) Il Sole24Ore - Lunedì 15 settembre ’08 - Affari privati - Il fotovoltaico brilla in un film - Luca Salvioli - “ … E il boom italiano potrebbe ancora crescere, visto che Ernesto Macias, il presidente dell’Epia, l’associazione europea del settore, alla luce dell’imminente decisione del Governo spagnolo di tagliare quelli che finora erano gli incentivi migliori in Europa, ha scommesso sull’Italia: gli investimenti potrebbero spostarsi da noi “fino a raggiungere nel prossimo esercizio 1200 MW”.

(2) Il nuovo conto energia; vedi sito: http://www.contoenergia.it/interna.asp?pag=contributi_pubblici

(3) Nanosolar; vedi sito: http://www.kensan.it/articoli/Energia_Solare_Fotovoltaica_Nanosolar.php

Fonte: da soldionline.it
Sig. Lino Rossi
linorossi@stilrossi.it



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472 Commenti
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1 di 472 - 02/10/2008 15:17
pedropaolo N° messaggi: 105 - Iscritto da: 20/3/2007
Devo dire che e sconcertante quello che affermi e profondamente giusto cifre alla mano.
Dove si possono avere info su queste tecnplgie di teleriscaldamento e recuperi energetici?
Comuncque ti volevo chiedere come mai questa soc ha cambiato nome da GEC a ERC c'è qualche rischio per chi è dentro GEC?
2 di 472 - Modificato il 02/10/2008 15:39
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
In effetti con i dati alla mano, si scoprono molte verità!
Per sapere di più sulle tecnologie, ci sono i siti di riferimento, in fondo al commento al quale ci riferiamo.

Comunque non so per quale motivo è stato fatto il cambio nome, e per chi era e possedeva le azioni "GEC" non cambia nulla, rimangono le medesime azioni ma con il nuovo nome, in pratica nessun rischio, tutto prosegue come sempre.
3 di 472 - Modificato il 03/10/2008 10:35
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
QUANDO SI DICE: "NOTIZIE CONTRASTANTI"



""Energie rinnovabili, in Italia vince il fotovoltaico""

--In calo l’energia prodotta dal vento, mentre cresce l’utilizzo delle biomasse. Lo dice il Rapporto Aper sulle fonti rinnovabili in Italia. Ruolo cruciale del Conto Energia--

L’Aper - Associazione dei produttori di Energia Rinnovabile - ha pubblicato il suo report sulle fonti rinnovabili, e i risultati sono incoraggianti! L’Aper è la prima associazione non profit del suo genere e si prodiga per la promozione delle fonti alternative e per la tutela dei produttori di energia elettrica rinnovabile.


Il rapporto prende in esame tutti i tipi di fonti rinnovabili, la loro crescita e le loro prospettive per il futuro.

Per quanto riguarda il fotovoltaico, cruciale per la sua espansione è il “Conto Energia”, sia nella sua versione precedente che in quella nuova. Il conto permette a chi installa impianti fotovoltaici di godere di incentivi e soprattutto di poter rivendere la propria energia in eccesso al gestore nazionale.

Dal primo marzo 2008 la capacità installata di questa forma di rinnovabile ha superato gli 83Mw, 63Mw montati col vecchio conto e 20Mw con la versione 2.0. La diffusione del fotovoltaico, sottolinea il rapporto dell’Aper, però è ancora molto variabile a seconda delle aree geografiche: lo sfruttamento del solare è molto più marcato al Nord che al Sud, nonostante le buone adesioni pugliesi, lucane e sicule realizzate con il vecchio “Conto Energia”.

Per la diffusione dell’eolico invece l’Italia è in una posizione di tutto rispetto, seppur lontana dai livelli di Spagna, Germania e Danimarca: alla fine del 2007 la capacità eolica prodotta in Italia è stata di 2726Mw.

Purtroppo, come tutte le storie italiane, l’eolico non è sfruttato al massimo delle sue potenzialità: il potenziale individuato dallo studio si aggira intorno ai 12mila Mw, contro i 2700 Mw effettivamente installati alla fine del 2007. L’eolico, inoltre, mostra un trend negativo: invece di generare ulteriore energia da questa fonte rinnovabile, l’eolico è stato usato soltanto per rimpiazzare il calo della produzione idroelettrica. Il 2007 infatti ha visto un calo di energia prodotta dal “gratuito” vento: 33mila Mw circa, contro i 36Mila Mw di un anno prima. Per di più, fa notare lo studio, la capacità produttiva dei singoli impianti è bassa, poiché gli impianti sono per la maggioranza piccoli: quasi l’80% di questi infatti è inferiore a 1Mw.

E per concludere, una notizia positiva dalle bioenergie. Grazie ai certificati verdi, infatti, quest’anno la produzione di energia da biomasse è incentivata a livelli maggiori delle altre fonti rinnovabili. Per di più, il settore attende l’ennesima modifica del Testo Unico ambientale. Negli ultimi tre anni, gli impianti per il trattamento delle biomasse sono passati da 123 a 483.

Fonte e ringraziamenti a: Sarah Piglia
sarahpiglia@soldionline.it
4 di 472 - 07/10/2008 16:27
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007

Finalmente qualcosa si inizia a muovere!!!


07/10/2008 16:20 - ErgyCapital: accordo con Beghelli per una newco nei fotovoltaici
Il Gruppo ErgyCapital ed il Gruppo Beghelli hanno concluso un accordo per la costituzione di una nuova società per la progettazione, realizzazione, installazione e gestione di impianti fotovoltaici. La nuova società avrà un capitale sociale iniziale di 1 mln di euro e sarà posseduta per il 51% dal Gruppo ErgyCapital e per il 49% dal Gruppo Beghelli.
Fonte: http://www.borse.it
5 di 472 - 10/12/2008 10:17
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007

10/12/2008 09:40 - ErgyCapital: siglato un accordo con SMA Solar Technology
Il gruppo ErgyCapital ha siglato un accordo di fornitura a lungo termine con SMA Solar Technology AG, il più grande produttore al mondo di inverter solari. L’accordo prevede l’acquisto, da parte di ErgycaPower, interamente controllata da ErgyCapital, di inverter SMA Sunny Central e Sunny Boy per il periodo 2009-2010, per un totale di circa 60 MWp. L’accordo prevede anche 20 anni di manutenzione da parte di SMA.
Fonte:Borse.it
6 di 472 - 16/12/2008 09:27
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007


fonte: borse.it

16/12/2008 09:20 - K.R.Energy: ottenuto un finanziamento per 25,8 mln
K.R.Energy Spa ha comunicato che Soleagri Srl, controllata indirettamente al 91%, ha sottoscritto un contratto con MPS Capital Services Banca per le Imprese Spa per un finanziamento in project financing., per un importo pari a 25,8 milioni di euro. Tale finanziamento è finalizzato alla realizzazione dei primi 260 microimpianti fotovoltaici in Sicilia, ciascuno della potenza di 20 KW, per complessivi 5,2 MW. Il Gruppo K.R.Energy in Sicilia ha infatti in programma di realizzare impianti fotovoltaici per complessivi 50 MW, attraverso lo sviluppo delle tecnologie più idonee, in considerazione delle particolarità del territorio e della domanda locale di energia.
7 di 472 - 07/1/2009 15:52
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007


07/01/2009 15:15 - ErgyCapital: comunicazioni relative al patto
Con riferimento al patto parasociale avente ad oggetto azioni ordinarie di ErgyCapital Spa (già GreenergyCapital Spa) e “Warrant ErgyCapital Spa 2011” sottoscritto in data 10 dicembre 2007 tra Intek Spa e Aledia Spa, è stato comunicato che per effetto dell’emissione di nuove azioni ordinarie ErgyCapital (a seguito dell’esercizio dei Warrant) al 31 dicembre 2008 il capitale sociale di ErgyCapital ammontava a 51.359.365,40 euro (suddiviso in 73.370.522 azioni ordinarie prive di valore nominale) ed il numero di Warrant in circolazione erra pari a 208.451.968. Al 31 dicembre 2008 il Patto parasociale aggregava le azioni ordinarie ErgyCapital e i Warrant posseduti dalle Parti. Con riferimento alle pattuizioni relative alla governance della Società sono vincolate nel Patto 49.796.884 azioni ordinarie (67,870% delle azioni in circolazione), di cui 35.185.147 apportate da Intek (70,657% delle azioni sindacate e 47,955% del capitale totale) e 14.611.737 apportate da Aledia (29,343% delle azioni sindacate e 19,915% del capitale). Per quanto riguarda le azioni vincolate con riferimento alla governance della Società sono vincolate nel Patto 26.683.539 azioni ordinarie ErgyCapital apportate da Intek (64,616% delle azioni sindacate e 36,368% del capitale) e 14.611.737 apportate da Aledia (35,384% delle azioni del Patto e 19,915% del capitale), per un totale di 41.295.276 azioni ErgyCapital (56,283% del totale). I Warrant vincolati nel Patto sono pari a 117.816.144 (56,520% di quelli in circolazione), di cui 76.068.324 apportati da Intek (64,565% di quelli del patto e 36,492% del totale) e 41.747.820 da Aledia (35,435% del patto e 20,028% del totale). Per quanto riguarda quest’ultima i warrant apportati rappresentano tutti quelli posseduti, mentre Intek possiede non vincolati al patto 25.675.185 warrant (pari al 12,317% del totale), per un totale di 101.743.509 warrant (48,809% del totale). Le 5.001.932 azioni ordinarie ErgyCapital, pari al 6,817% del capitale sociale, ed i 14.291.235 Warrant, pari al 6,856% dei Warrant in circolazione, posseduti da Kme Group Spa (società controllata da Intek), non sono vincolati al Patto.
BORSE.IT
8 di 472 - 04/2/2009 16:22
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
bore.it
04/02/2009 15:40 - ErgyCapital: firmato finanziamento per 3,65 mln di euro
Il gruppo ErgyCapital ha sottoscritto, tramite la sua controllata Ergyca Power, un finanziamento da 3,65 milioni di euro con Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa Sanpaolo) per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1 MWp in Puglia. L’impianto verrà realizzato a partire dalle prossime settimane da Energetica Solare, società di impiantistica controllata da ErgyCapital. L’operazione odierna segue i due finanziamenti ottenuti da ErgyCapital a dicembre per la realizzazione di due impianti fotovoltaici in Puglia, per un totale di 7,5 milioni di Euro. Nel dicembre scorso ErgyCapital ha inoltre messo in funzione una sezione da 2,7 MWp dell’impianto fotovoltaico presso lo stabilimento KME di Serravalle Scrivia. L’impianto, che ha una potenza complessiva pari a 4,7 MWp, è allo stato attuale il sito fotovoltaico più potente in funzione in Italia. A fronte dell’obiettivo comunicato con il piano industriale, che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici per 15-30 MWp entro la fine del 2009, il Gruppo ha attualmente raggiunto quota 7,7 MWp tra impianti già operativi e in corso di realizzazione
9 di 472 - 10/2/2009 15:53
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
4trading.it
10-02-2009 14:28
di Redazione

Settore di grandi promesse e di grandi incertezze. Rinnovabile e pulita, l’energia prodotta dal sole presenta infatti ancora punti critici. Il sole è incostante, non produce sempre lo stesso calore, e non dappertutto con la stessa forza. La tecnologia è ancora poco efficiente, e ci vogliono parecchi anni per recuperare l’investimento necessario per installare un impianto. Ma il futuro dell’energia, e del pianeta, passa anche da lì. Ne abbiamo parlato con Enzo D’Antonio, amministratore delegato di Solsonica, azienda del gruppo Eems attiva nel settore fotovoltaico dal 2007.

Le domande che seguono sono in parte della redazione e in parte dei nostri lettori. Le abbiamo raccolte tempo fa in questo forum.

Come mai il gruppo Eems ha deciso di entrare nel business fotovoltaico?
«Avevamo bisogno di un business in Italia. Eems è una società storica nel mondo dei semiconduttori. In questo settore c’è stata una forte spinta alla concentrazione delle attività produttive in Asia. Spinta che abbiamo seguito per essere sempre più vicini ai nostri clienti e ai nostri fornitori, spostando lì molte nostre attività. Così siamo andati alla ricerca di un business per l’Italia. Tra le varie strategie di diversificazione che abbiamo considerato siamo arrivati a scegliere il fotovoltaico per due motivi fondamentali: era un mercato in fortissima crescita sia in Europa sia in Italia e le nostre competenze nel settore dei semiconduttori erano largamente appropriate a uno start up veloce ed efficace in questo settore».

I vostri prodotti sono indifferentemente applicabili ad impianti di diversa dimensione?
«Sì, i nostri prodotti si rivolgono al mercato nella sua interezza».

Quali tecnologie pensate di sviluppare nel prossimo futuro?
«Per questioni di rapidità di ingresso nel mercato abbiamo deciso di partire con moduli cristallini, ma pensiamo di avere competenze importanti anche per quelli a film sottile. La ricerca del miglioramento dell’efficienza del silicio cristallino è la nostra attività primaria, oggi. Il thin film è un programma di investimento che per il momento non abbiamo ancora deciso di attuare data la situazione finanziaria generale, ma che pensiamo di sviluppare nei prossimi due anni».

Prevedete di realizzare in futuro dei campi fotovoltaici? Lo farete direttamente o insieme ad altre società specializzate?
«Probabilmente l’una e l’altra. Pensiamo che abbia senso scendere lungo la catena del valore, a valle, e quindi realizzare campi fotovoltaici da soli o in collaborazione con grandi installatori. E’ possibile che a breve noi si possa definire e annunciare l’avvio di attività di questo tipo».

Pensate che ci possano essere problemi dal punto di vista dell'impatto paesaggistico per la realizzazione di parchi fotovoltaici?
«Fino ad oggi i grandi impianti sono stati fatti a terra con impatto paesaggistico praticamente nullo, anche perché sono fatti in posti remoti, poco visibili, ma pensare che si continuerà a fare solo impianti a terra secondo me non è molto ragionevole. Credo che si dovranno sviluppare di più gli impianti sui tetti industriali, che sono collocati generalmente in aree di scarso interesse dal punto di vista del paesaggio».

Ad un consumatore che desidera installare pannelli solari per la sua casa che tipo di investimento prospettate? Con la vendita dell’energia in sovrappiù alla rete, in quanto tempo si può recuperare l’investimento?
«Per un impianto di tipo residenziale si va dai 12 ai 14 pannelli fotovoltaici. Un impianto di queste dimensioni copre i consumi di energia di una famiglia media italiana. Per fare questo ci vogliono dai 15 ai 18mila euro di investimento. Il tempo per ripagare l’investimento dipende della locazione, l’irraggiamento è più forte al sud che al nord, ma di solito servono tra gli 8 e i 10 anni».

Il conto energia vi ha favorito?
«Il conto energia ha permesso all’industria del fotovoltaico di fornire le soluzioni ai clienti; senza il “conto” non ci sarebbe il mercato del fotovoltaico. Lo scopo del conto energia è incentivare le persone a installare i pannelli fotovoltaici, incentivo che durerà ancora due o tre anni. Per questo i costi di produzione dei pannelli fotovoltaici dovranno scendere rapidamente nell’arco di due, tre, al massimo quattro anni, così da essere competitivi con il costo della energia elettrica prodotta da altre fonti, e senza il conto energia».

Lei crede che sia possibile un risultato di questo tipo?
«E’ possibile, ma è difficile sapere adesso quanti anni ci vorranno. E’ un po’ una corsa contro il tempo».

Il bilancio energetico di un pannello fotovoltaico è positivo o negativo?
«E’ un argomento complesso. La costruzione del silicio è un processo che consuma molta energia, ma questo è particolarmente vero se ci si riferisce al silicio ultrapuro, quello che viene utilizzato nei semiconduttori e che inizialmente è stato utilizzato anche per i pannelli fotovoltaici. Con la crescita del consumo, che è stata molto rapida negli ultimi due o tre anni, si sono però trovate delle soluzioni per consumare meno energia: nei pannelli fotovoltaici adesso si usa silicio molto meno puro. E’ il grado di purezza quello che determina il consumo di energia. Esistono poi degli indici, come EROEI, Energy Returned on Energy Invested, l’energia prodotta da una certa fonte rapportata all’energia consumata per ottenere quella fonte, che dice che in un tempo che va dai 4 agli 8 anni si recupera l’energia che è stata investita per costruire il pannello. Il tempo preciso dipende poi dalla tecnologia che viene usata. Per farla breve, con le tecnologie di oggi, col silicio usato ad hoc per gli impianti fotovoltaici, ci vogliono da quattro o cinque anni per recuperare l’energia spesa, dopodiché è energia gratis per tutta la vita».

Intendete quotare Solsonica in Borsa?
«Eems è già quotata in borsa. Solsonica è una sua controllata. Se un giorno potrà essere quotata in Borsa ancora non lo sappiamo ma può essere un’eventualità sulla quale rifletteremo col tempo».



Sarah Piglia
sarahpiglia@soldionline.it


Marco Delugan
marcodelugan@soldionline.it


Collabora con noi. Chiunque può collaborare allo sviluppo di Soldionline. L'unica condizione è avere delle conoscenze e delle idee, e la voglia di condividerle con gli altri. E che queste idee riguardino la finanza e i suoi dintorni. Per proporsi basta scrivere a marcodelugan@soldionline.it.
10 di 472 - 02/3/2009 10:05
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
borse.it
02/03/2009 09:25 - ErgyCapital: completato l’impianto fotovoltaico n.1 in Italia
Il Gruppo ErgyCapital ha annunciato il completamento e la piena operatività dell’impianto fotovoltaico più potente d’Italia. L’impianto, completamente integrato, ha una potenza complessiva di 4,7 MWp ed è installato sul tetto dello stabilimento di Serravalle Scrivia di KME Group, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di prodotti in rame. L’impianto di Serravalle, che occupa una superficie di 70.000 metri quadrati, di cui 38.000 ricoperti da pannelli, produrrà circa 5 GW/h di energia elettrica all’anno, che verrà ceduta per il 90% allo stabilimento KME. Il suo utilizzo consentirà di evitare l’emissione nell’atmosfera di circa 2.500 tonnellate di anidride carbonica all’anno. L’impianto, di proprietà di Ergyca Industrial, interamente controllata dal Gruppo ErgyCapital, è stato realizzato da Energetica Solare Spa, anch’essa posseduta al 100% dal Gruppo, e da Greenplant Srl. In base all’accordo sottoscritto con KME, la società acquisterà da Ergyca Industrial l’ene rgia elettrica prodotta dall’impianto, mentre Ergyca Industrial corrisponderà a KME un canone d’affitto per l’utilizzo della superficie su cui è installato l’impianto.
11 di 472 - 17/4/2009 15:03
jollie N° messaggi: 299 - Iscritto da: 13/12/2007
ALLACCIATE LE CINTURE.........SI VOLAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
12 di 472 - Modificato il 18/4/2009 23:46
ciappola N° messaggi: 4000 - Iscritto da: 20/7/2007
'azzo ho cazzeggiato troppo e mi sono fuggite, ne ho solo 1.000 a 0,45 + warr.
volevo farne un bel bottino come fondo-studi per i miei bimbi, se corregge un pò... zac
13 di 472 - 20/4/2009 12:44
jollie N° messaggi: 299 - Iscritto da: 13/12/2007
ALLACCIATE LE CINTURE ......................SI VOLA!!!!!!!!!!!!!!!
14 di 472 - 22/4/2009 10:38
jollie N° messaggi: 299 - Iscritto da: 13/12/2007
help!!!! chi mi sa dire l'apertura odierna?????
Grazie
15 di 472 - 22/4/2009 10:46
gnampolo54 N° messaggi: 2422 - Iscritto da: 15/11/2006
Quotando: jolliehelp!!!! chi mi sa dire l'apertura odierna?????
Grazie



ma da quel che vedo in asta 0,69
16 di 472 - 23/4/2009 13:06
andrea28 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 25/5/2006
può arrivare a 1 euro ?
17 di 472 - 30/4/2009 20:31
andrea28 N° messaggi: 6 - Iscritto da: 25/5/2006
speriamo che sia solo uno storno poi ritornera a volare?
18 di 472 - 15/5/2009 12:12
jollie N° messaggi: 299 - Iscritto da: 13/12/2007
nessuno ha news sul tritolo?????????
Buon gain a tutti!!!!!!!!
19 di 472 - 19/5/2009 15:41
iopippo N° messaggi: 808 - Iscritto da: 02/11/2006
qualcuno sa giustificare il salto di oggi?
20 di 472 - 21/10/2009 09:51
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007
borse.it
21/10/2009 09:30 - Ergycapital: completati impianti fotovoltaici per 1,8 Mwp
Il Gruppo ErgyCapital ha annunciato il completamento della costruzione e l’allaccio alla rete elettrica di due impianti fotovoltaici in Puglia, per una potenza complessiva di 1,8 MWp. Con l’entrata in esercizio di questi due impianti, che si aggiungono a quello completamente integrato di Serravalle Scrivia, operativo da inizio anno, il Gruppo raggiunge quota 6,5 MWp di impianti attivi. Gli impianti, di proprietà di Ergyca Sun Srl società interamente controllata dal Gruppo ErgyCapital, sono stati progettati e realizzati da Energetica Solare Spa, la società impiantistica anch’essa interamente controllata dal Gruppo.
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