Fiat - Grafici, Analisi, Discussioni E Tanta Allegria

- Modificato il 31/8/2009 14:09
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008

GRAFICO INTRADAY E STORICO DEL FTSE MIB

   

 GRAFICO INTRADAY E STORICO DI FIAT

Grafico Intraday: BIT:F Grafico Storico: BIT:F
Grafico Intraday Grafico Storico

Vi avvertiamo che in questo forum non accettiamo persone troppo serie, di tanto in tanto ci scappa anche qualche battutina per ridere un pò e sdrammatizzare i momenti neri 




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1 di 19153 - 02/5/2009 20:22
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
"Fiat, meno di un miliardo per Opel" e lunedì Marchionne vola a Berlino.

Sarebbe questa la cifra offerta dal Lingotto secondo il settimanale Wirtschaftswoche. Ma la proposta non soddisfa Gm. Incontro tra l'ad del Gruppo di Torino e i ministeri Steinmeier e zu Guttenberg.

Berlino, 2 maggio 2009 - Meno di un miliardo di euro per Opel. E' questa la cifra che, secondo il settimanale tedesco Wirtschaftswoche, Fiat avrebbe offerto: una cifra giudicata troppo bassa dalla casa-madre del marchio tedesco, General Motors. L’offerta del Lingotto “non è seria”, ha detto al settimanale una fonte vicina alle trattative. Non è chiaro se Fiat intenda migliorarla, scrive Wirtschaftswoche.

Secondo indiscrezioni dei giorni scorsi il costruttore austro-canadese Magna avrebbe offerto, insieme a due partner russi, cinque miliardi di euro per Opel.La bozza di piano presentata da Magna a Berlino è molto più convincente di quella di Fiat, rivela Wirtschaftswoche citando ambienti vicini alle trattative.

Comunque l'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne è atteso lunedì a Berlino per un incontrare il ministro dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e quello degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. Si parlarà proprio di Opel. Lo hanno confermato ad Apcom due portavoce dei rispettivi ministeri. L’incontro con Steinmeier è previsto nel pomeriggio; no comment, invece, sull’ora del colloquio con zu Guttenberg.


Nei giorni scorsi Steinmeier aveva espresso in più occasioni le sue perplessità sul piano della Fiat, mentre il ministro dell’Economia si era mostrato più cauto. In un’intervista al settimanale Der Spiegel, zu Guttemberg aveva detto che "il governo tedesco esaminerà molto attentamente il piano di Fiat", in particolare in relazione al numero di stabilimenti e posti di lavoro che verranno garantiti in Germania.


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2 di 19153 - Modificato il 02/5/2009 20:36
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Obama, dopo la Chrysler c'è la Gm - La salvezza passa per Fiat e Opel?

Una soluzione potrebbe prevedere lo sganciamento dell'azienda tedesca
dalla casa madre americana con un nuovo intervento di Torino
di SALVATORE TROPEA

WASHINGTON - L'America del primo Labor day dell'era Obama si è svegliata questa mattina con la Chrysler (oggi la prima udienza per la bancarotta controllata) avviata a passare sotto il protettivo e salvifico ombrello tecnologico della Fiat di Sergio Marchionne e con l'altra icona di Detroit, cioè la Gm, che, sia pure in maniera diversa, potrebbe anch'essa imparentarsi con i torinesi per uscire dal tunnel di una crisi forse la peggiore della sua storia.

Negli impegni di Obama, lo si è capito bene dal suo discorso di ieri e lo sottolineano stamane alcuni giornali americani, c'è infatti il progetto di sottrarre la Gm alla morsa delle sue difficoltà industriali e finanziarie. E c'è chi sostiene che, assieme alla task force costruita appositamente per la crisi dell'industria automobilistica, egli stia lavorando per reinventarsi un ruolo di numero uno dell'auto mondiale da assegnare alla Gm.

Ha un mese di tempo per farlo perché, nelle date della road map da lui fissate, entro il 31 maggio Gm deve presentare un piano col quale dimostri che il danaro chiesto al governo non è destinato a finire in un pozzo senza fondo. Gli analisti, non solo americani, concordano sul fatto che la situazione della Gm sia peggiore di quella della Chrysler e non soltanto per le dimensioni. Ma sanno altrettanto bene che l'amministrazione Obama non è disposta a subire un tracollo che equivarrebbe alla perdita di migliaia di posti di lavoro e che, oltretutto metterebbe fortemente in discussione l'immagine dell'America come potenza industiale, tecnolgica e finanziaria. Dunque si tratta di trovare una soluzione sapendo, come ha ricordato ieri il presidente, che non mancano le insidie degli speculatori.

Che cosa Obama si possa "inventare" per per la più famosa delle "big three" dell'auto a stelle-e-strisce è difficile immaginarlo ed è assai probabile che, come per la Chrysler, la soluzione salti fuori all'ultimo minuto. E' certo che tutte le ipotesi passano per un'operazione di "pulizia" intesa come snellimento ovvero taglio di impianti e posti di lavoro. Ora è impensabile che, dopo aver autorizzato il Tesoro a utilizzare danaro dei contribuenti americani per permettere il risanamento e il rilancio della Gm, egli metta in conto che i maggiori sacrifici in termini occupazionali ricadano sulle fabbriche dislocate negli Stati Uniti. Di qui l'idea di sganciare la Opel, ovvero l'azienda tedesca sulla quale si stanno ora concentrando le attenzioni della Fiat e che Marchionne non esita a definire "partner ideale".

Un accordo - si vedrà come - tra Fiat e Opel, o più esattamente un'annessione della controllata europea di Gm da parte del Lingotto, potrebbe comportare anche un qualche impegno di Fiat in Sud America dove i torinesi sono piuttosto forti mentre per gli americani potrebbe essere un'altra area di alleggerimento. Ieri notte Sergio Marchionne, assieme al suo principale collaboratore Alfredo Altavilla nella partita con la Casa Bianca, ha lasciato Washington dopo aver incassato un successo impensabile per Fiat fino a un anno fa. Ma è probabile che debba tornarci e anche tra breve per riprendere a tessere la tela dell'industria mondiale dell'auto.

Anche perché l'accordo Fiat-Chrysler comporta ancora passaggi tecnicamente delicati. Il primo, questa mattina, si è formalizzato davanti alla corte della bancarotta di Manhattan dove si è svolta la prima udienza della procedura fallimentare controllata. Il legale della Chrysler, Corinne Ball, ha detto che l'azienda compilerà oggi la richiesta per ottenere 4,5 miliardi di dollari dal governo. Ball ha precisato che sempre da oggi sarà fermata la produzione in tutti gli impianti Chrysler. La prossima udienza a Manhattan è fissata per il 4 maggio prossimo.

La casa automobilistica americana punta a incassare "a breve termine" il via libera del giudice all'alleanza con Fiat e la vendita alla 'Nuova Chrylser' della maggior parte dei suoi asset per 2 miliardi. Se l'accordo dovesse essere bocciato Corinne Ball in un documento consegnato in tribunale, la Chrysler sarebbe liquidata e questo "segnerebbe la fine di un'icona americana e la perdita di 38.500 posti di lavoro".

(1 maggio 2009)

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3 di 19153 - 02/5/2009 21:05
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Opel: Merkel, valuteremo ogni piano.

Ministro Economia: gli interessati presentino proposte concrete.

(ANSA) - ROMA, 2 MAG - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha assicurato una corretta valutazione di qualsiasi piano presentato per Opel. Lo scrive l'agenzia tedesca Dpa aggiungendo che la cancelliera ha escluso un'acquisizione del costruttore da parte dello Stato. Il ministro dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberg ha detto che per l'acquisizione di Opel tutti gli interessati devono avanzare proposte concrete ed è importante che "arrivino cifre".


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4 di 19153 - 02/5/2009 21:13
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
FIAT: OPEL, LUNEDI' MARCHIONNE A BERLINO
ROMA - Già lunedì l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, sarà a Berlino per trattare su un'acquisizione di tutti gli stabilimenti tedeschi della Opel con due ministri e con il massimo rappresentante dei dipendenti del gruppo. Lo segnala il quotidiano tedesco 'Sueddeutsche Zeitung' (Sz) nella sua edizione odierna. Marchionne, precisa il giornale in una versione online citando "ambienti aziendali", "negozierà con il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e con quello degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier".

SPIEGEL, MINISTRO INDICA 14 CRITERI PER TUTTI
ROMA - Un elenco in "14 punti" con i criteri che un investitore deve rispettare per aggiudicarsi Opel é stato messo a punto dal ministro degli Esteri e candidato di punta del partito socialdemocratico (Spd) Frank-Walter Steinmeier. Lo scrive il settimanale tedesco Der Spiegel nella sua edizione online. Al centro, aggiunge il settimanale, c'é "il mantenimento di tutti gli impianti e possibilmente molti posti di lavoro in Germania". Gli acquirenti inoltre devono portare con loro "esperienza nell'attuazione di piani strategici complessi e la guida di imprese globali", specificando quali sinergie e misure di risparmio siano previste dopo l'acquisizione. Altri criteri, scrive ancora l'autorevole settimanale, sono l'assicurazione che garanzie statali non vengano utilizzate per "scopi estranei" e il "gradimento" dell'investitore da parte delle maestranze e dei concessionari Opel. Nel rivelarlo, lo Spiegel sostiene che "il candidato con le migliori prospettive non è considerato Fiat ma il distributore di auto Magna" che intende entrare in Opel "con il costruttore russo Gaz e la Sberbank".

MERKEL, CORRETTO ESAME DI QUALSIASI PIANO
ROMA - La cancelliera tedesca Angela Merkel, in un'intervista al quotidiano Wiesbadener Kurier, ha assicurato una corretta valutazione di qualsiasi piano presentato per Opel. Lo scrive l'agenzia tedesca Dpa aggiungendo che la cancelliera ha escluso un'acquisizione del costruttore da parte dello Stato.

SPIEGEL, EX-CANCELLIERE SCHROEDER TRAINA MAGNA
ROMA - L'ex-cancelliere tedesco Gerhard Schroeder sta svolgendo, nel dossier-Opel, un lavoro di lobby in favore di Magna. Lo scrive il settimanale Der Spiegel dando conto dei ''collegamenti'' che gruppo austro-canadese ''sta avendo al momento, in maniera molto intensa, con politici tedeschi''. Il capo di Magna, Siegfried Wolf, ''ha avuto uno scambio di vedute'' con l'ex-leader socialdemocratico (Spd) ''alla festa per il suo 65/o compleanno'', riferisce il settimanale tedesco. Schroeder, gia' leader del partito dell'attuale ministro degli Esteri e vicecancelliere Frank-Walter Steinmeier, ''e' molto addentro alla vicenda ed e' convinto della logica industriale dell'offerta di Magna. Anche il capo dell'Ig Metall - aggiunge lo Spiegel riferendosi a Berthold Huber che guida il potente sindacato metalmeccanico tedesco - si e' consultato con l'ex cancelliere su questa prospettiva di Opel''. Schroeder era stato cancelliere tra il 1998 ed il 2005 ha lasciato la politica ed e' ora presidente di un consorzio per la costruzione di un gasdotto sotto il Baltico.

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5 di 19153 - 02/5/2009 21:18
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Fiat, ora parte l'operazione Opel. Non esclusa l'alleanza con Magna.

Il gruppo austriaco ha soldi, ma produce poche auto. Manca un partner
di peso sui mercati mondiali. E l'ultima parola spetta a Gm
di PAOLO GRISERI

TORINO - E ora la Opel. Lunedì Sergio Marchionne vola in Germania per incontrare a Berlino i ministri competenti: "Esamineremo tutti i dossier con correttezza", promette il cancelliere Angela Merkel dopo le polemiche anti-Fiat dei giorni scorsi mentre il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, socialdemocratico, indica in 14 punti le richieste della politica tedesca al futuro acquirente di Opel. Tra i punti c'è "il mantenimento degli impianti esistenti in Germania" (4 stabilimenti) e di "molti posti di lavoro", oltre alla garanzia che eventuali aiuti di stato di Berlino non vengano utilizzati a vantaggio di altri interessi fuori dalla Germania. Il ministro inserisce addirittura "il gradimento delle maestranze e dei concessionari"

Nella trattativa Marchionne parte in salita. Sindacati e Spd hanno fatto sapere in tutti i modi che gradirebbero la soluzione Magna, una società austriaca che parla tedesco e dunque gode di maggiore considerazione. Ma Magna da sola non è in grado di risolvere i problemi della Opel perché è specializzata nella componentistica e nella progettazione. E Opel con Magna sarebbe esattamente nella stessa situazione di Fiat prima dell'accordo con Chrysler: non avrebbe cioè (con poco più di due milioni di auto prodotte) sufficiente massa critica per stare efficacemente sul mercato internazionale dell'auto. Dunque è possibile che accanto a Magna (che ha il vantaggio di avere i soldi e ha promesso di investire 5 miliardi di dollari) si debba comunque trovare un partner in grado di inserire la casa tedesca in un gruppo più grande dopo l'abbandono da parte di Gm.

Nulla di strano dunque se Fiat e Magna si alleassero per rilevare la casa tedesca: con Marchionne che mette le tecnologie e gli austriaci che mettono la progettazione e i soldi. L'alternativa a Fiat sarebbero i russi di Gaz e non è detto che darebbero ai tedeschi maggiori garanzie di quante è in grado di darne il Lingotto.

A spingere per la soluzione russo-austriaca sarebbe, secondo lo Spiegel, l'ex cancelliere tedesco Gerhard Shroeder, oggi in affari nel Baltico. Mentre i sindacati dell'Ig Metall accusano la Fiat di voler investire in Germania, "meno di 750 milioni".

La parola decisiva non la diranno comunque i tedeschi ma gli americani. Perché oggi la Opel è ancora la divisione europea di Gm. Marchionne dovrà dunque tornare a Detroit a trattare con gli stessi uomini del tesoro Usa che ha già conosciuto nella vicenda Chysler. Che non è comunque chiusa. Secondo il Wall Street Journal ci vorranno due mesi prima che la vicenda legale della bancarotta pilotata giunga al termine e non è detto che questo avvenga senza esborso di denaro.

(2 maggio 2009)

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6 di 19153 - 03/5/2009 12:18
gaetrim N° messaggi: 127 - Iscritto da: 03/5/2007
Questa è l'europa...dei CIUCCI,dove l'italietta è al PRIMO POSTO....
7 di 19153 - 03/5/2009 12:49
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Montezemolo, Opel partner ideale e la 500 può essere un'icona anche negli Usa.

(ANSA) - ROMA, 3 MAG - L'ingresso in Opel "sarebbe per noi una straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner ideali", afferma Luca di Montezemolo. In una intervista al Corriere Montezemolo promuove la linea della Fiat che dopo l'accordo con Chrysler punta all'azienda tedesca (nascerebbe un gruppo molto forte) e avverte: "Sappiamo quali sono le nostre carte: ce le giocheremo". L'accordo con Chrysler ci apre il più grande mercato del mondo. La 500 può essere un'icona anche negli Usa.


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8 di 19153 - Modificato il 03/5/2009 17:29
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Quotando: gaetrimQuesta è l'europa...dei CIUCCI,dove l'italietta è al PRIMO POSTO....


Non sono d'accordo con te. Siamo pur sempre i CAMPIONI DEL MONDO
9 di 19153 - 03/5/2009 17:28
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
MARCHIONNE, MISSIONE IMPOSSIBILE
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/fiat-3/scalfari-commento/scalfari-commento.html?rss


FIAT - CHRYSLER: FERRERO, RISCHI ITALIA
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2009-05-03_103350069.html


OPEL: GUTTENBERG, CONDIZIONI VENDITA
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2009-05-03_103349252.html
10 di 19153 - 03/5/2009 21:50
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Ferrero mi pare abiti sulla Luna. L'accordo con Crysler non comporterà alcun rischio di chiusura e/o licenziamenti per gli stabilimenti italiani; il problema si potrebbe presentare nel caso in cui Fiat riesca ad acquisire Opel.

Per quanto riguarda il commento di Scalfari, alcune cose non mi trovano d'accordo. Per quanto riguarda l'acquisto di vetture piccole, è notorio che agli americani, noti spreconi, piacciano i carrozzoni. Uno dei possibili "rimedi" per spingerli a cambiare idea sarebbe quello di tassare la benzina.
Quanto alla perfetta complementarità tra Fiat e Crysler, tutti gli analisti sostengono non ci sia alcuna economia di scala di rilievo. Crysler è soltanto un "piede di porco" per Fiat, che può utilizzare da subito una grossa rete di vendita sparsa in tutti gli Stati Uniti, senza spendere vagonate di capitali per crearla da zero o quasi. Inoltre la presenza nel capitale della società americana potrebbe consentire alla casa torinese di poter partecipare alle commesse dell'esercito americano, che nei prossimi anni dovrebbe rinnovare parte del suo parco veicolare. La vera integrazione, con la creazione di grandi economie di scala, è con Opel, è per quello che Marchionne punta con tanta forza sulla casa tedesca. Inoltre potrebbe rafforzare ulteriormente la sua presenza in Sudamerica.
Quanto ai 5 milioni, il dato è sballato: sono 6 milioni, lo ha detto anche Marchionne. In merito alla ristrutturazione, anche un bambino dell'asilo capisce che chiunque comprerà Opel, che sia Fiat, Magna o Pinco Pallino, licenzierà personale. Ancora devo vedere un investitore che faccia beneficienza.
Dice Scalfari che Fiat abbia pochi soldi. Aggiunge poi:
"Forze fresche saranno dunque necessarie. Il mercato innanzitutto, cioè i risparmiatori disposti all'acquisto di titoli internazionali, quotati su vari mercati. Ma questo braccio di leva si renderà disponibile soltanto quando i mercati dei prodotti e quelli dei titoli si saranno ripresi dalla caduta attuale. È chimerico pensare che la ripresa possa avvenire tra pochi mesi. Ci vorranno almeno tre anni. Anche se il peggio è passato (come Berlusconi e Tremonti sostengono ad ogni angolo di strada) il meglio tarderà a venire, avremo una risalita lenta, una lunga pianura da percorrere, un percorso accidentato sul quale sarà difficile galoppare.
Quindi sono necessari sostegni intermedi, sistemi bancari saldi e disposti ad impegnarsi, investitori istituzionali, fondi sovrani esclusi."
Banche, investitori istituzionali, ma che roba è? Il discorso è semplice: mancano i soldi? La strada è una sola: fare l'aumento di capitale, punto. O così, o niente Opel. Non esistono alternative, Fiat non può comprare un'altra società affidandosi esclusivamente alla banche, sarebbe un suicidio.

Il sistema di comando orizzontale è la chicca finale...l'aristocrazia al comando c'era prima e ci sarà anche dopo, per i piccoli solo briciole.

Per chi ha tempo da perdere:
http://www.chicago-blog.it/index.php/2009/05/fiat-chrysler-e-leditto-di-caracalla/

http://www.magna.com/magna/en/
11 di 19153 - 04/5/2009 11:02
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Il titolo è in attesa di notizie ufficiali da Berlino
12 di 19153 - 04/5/2009 11:06
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Ma come si fa a tassare la benzini in america. Un litro d'acqua naturale costa più di un litro di benzina. Non credo che vedremo mai un americano scorazzare da est a ovest su una fiammante fiat 500, ma si sa che questi esseri viventi d'oltreoceano, peraltro inventati da noi, ci hanno abituato a cose ancora più strane.
13 di 19153 - 04/5/2009 11:26
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
La molla è carica, tra poco verrà liberata, ma non riesco a capire che direzione prenderà.
14 di 19153 - 04/5/2009 11:43
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: DerpasMa come si fa a tassare la benzini in america. Un litro d'acqua naturale costa più di un litro di benzina. Non credo che vedremo mai un americano scorazzare da est a ovest su una fiammante fiat 500, ma si sa che questi esseri viventi d'oltreoceano, peraltro inventati da noi, ci hanno abituato a cose ancora più strane.



della serie : mai dire mai
15 di 19153 - 04/5/2009 11:49
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
un petrliere ke si da aal'eolico, una first lady ke si mette a fare l'orto,

3 mesi di obama kid, ha gia fatto dimenticare 8 anni di pirla-bush


della serie : mai dire mai

l'importante e' ke ora alla fiat non si ammalino di megalomania o protagonismo
16 di 19153 - 04/5/2009 14:18
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Ma cosa starà succedendo a Berlino? Il titolo è quasi fermo da stamattina. Secondo me non dovevano neanche partire le contrattazioni
17 di 19153 - 04/5/2009 14:44
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
si spartiranno la torta , possibilmente
18 di 19153 - 04/5/2009 15:29
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
E speriamo che il taglio delle fette sia fatto equamente e che Marchionni prenda quella con sopra la ciliegina.
19 di 19153 - 04/5/2009 15:40
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
sta di fatto ke tutte queste belle operazioni NON fanno diventare FIAT + efficiente


e gli imbecilli ke hanno dato gli auto-incentivi non hanno kiesto come contropartita almeno l'impatto zero
20 di 19153 - 04/5/2009 15:44
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Dai non essere duro. Alla fine ci sarà qualche briciolina per tutti, basta scendere dal cavallo in tempi giusti
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