Poste Italiane (PST)

- Modificato il 14/5/2017 10:16
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Poste Italiane S.p.aGrafico Storico: Poste Italiane S.p.a
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IPO IN ARRIVO!





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41 di 497 - 23/10/2015 19:27
Vshare N° messaggi: 5903 - Iscritto da: 06/8/2014
L’offerta pubblica di Poste Italiane si è conclusa ieri alle 13:30. Il prezzo finale per una azione non supererà i 6,75 euro, inoltre la quota riservata al retail dovrebbe salire dal 30% al 35%. L’incasso per il ministero dell’Economia, dovrebbe attestarsi a 3,35 miliardi, al netto di 15 milioni di commissioni dovuti al consorzio di banche del collocamento. Un valore inferiore ai 4 miliardi stimati in precedenza. Dopo due settimane di offerta pubblica, il responso del mercato è che Poste Italiane vale 8,7 miliardi. Il prezzo finale per una azione non andrà oltre 6,75 euro. L’offerta di vendita è terminata ieri alle 13:30 e la comunicazione del prezzo definitivo è attesa per oggi. A fronte della vendita di 498 milioni di azioni, greenshoe inclusa, l’incasso per il ministero dell’Economia, dovrebbe attestarsi a 3,35 miliardi, al netto di 15 milioni di commissioni dovuti al consorzio di banche del collocamento. Un valore inferiore ai 4 miliardi stimati in precedenza. È comunque probabile che per riuscire a portare la copertura del book degli investitori sul prezzo massimo del range fissato ieri, si farà leva sul discreto successo che l’operazione ha presso la clientela retail, la cui quota dovrebbe salire dal 30 al 35% delle azioni offerte. Come diretta conseguenza ci sarebbe una riduzione dei titoli a disposizione degli istituzionali e gli ordini con prezzi inferiori al range 6,5-6,75 sarebbero eliminati.
42 di 497 - Modificato il 24/10/2015 14:41
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
Quotando: duca minimo - Post #38 - 22/Ott/2015 09:05

Quotando: negoziofirme - Post #34 - 17/Oct/2015 11:14Be...vai a leggerti i bilanci di poste italiane e poi dimmi se non é una realtà sana...

Auguro a tutti di fare l'investimento della vita, con performance fino a 10 euro, ma ho come la sensazione che ne vedremo delle belle. Il titolo si piazza nel vecchio MIB 40 e DEVE essere " coperto" dai gestori dei fondi ( sic! ) per forza ...

Tu hai letto tutto il bilancio? Hai notato che le POSTE ITALIANE , con circa 5 MILIONI di conti correnti , sono una banca ? E la loro "capillarità" , che ha permesso loro di fare il caldo e il freddo in un ambito NON loro ( chiedi ad un postino cos'è la MIFID ) , con prodotti bancari di seconda mano ...SOPRATTUTTO POLIZZE VITA ...

Vai a vedere il fatturato di POSTE ITALIANE e pesa i ritorni dalle Polizze vita , paragonandoli a quelli per la spedizione di pacchi o raccomandate ( in regime di monopolio )!

Le poste italiane, sacco statale con livelli di disoccupazione vergognosi, vanno privatizzate ...allora si riderà .

La forbice è 7.50 ? Farà come la Ferrari ...



Purtroppo gli Italiani hanno la memoria corta...sono come Pinocchio!!
'memento' la IpO dell' Enel un affarone degli anni passati piazzata a ca. 7€ ora come ora zoppica intorno ai 4 eurocci..buona fortuna Itagliotti tanto i soldi sono i vostri!!!

ps: le comprerò forse anch'io,,ma non adesso. prima vedere e poi decidere le IPO si sono dimostrate sempre delle belle 'trombate' x il parco buoi!!!
43 di 497 - 24/10/2015 20:09
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Via, intanto abbiamo incassato circa 3.5 miliardi ( le tredicesime di Natale 2015 agli statali e ai pensionati li abbiamo ...): ringraziamo chi li ha "prestati" ...

44 di 497 - 24/10/2015 20:40
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

( ho solo i dati 2013 )

Bancoposta ha ottenuto 5.32 miliardi di ricavi, principalmente da Conti correnti (2.93), da Risparmio Postale .

Gestisce 43.90 miliardi di euro distribuiti in 6.02 milioni di conti correnti, 106.92 miliardi depositati in Libretti Postali e 211.70 miliardi di Buoni Fruttiferi Postali. Gestisce infine 10.55 milioni di prepagate.

45 di 497 - 26/10/2015 10:03
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014

Il prezzo dell'Ipo di Poste Italiane è stato fissato a 6,75 euro per azione, sulla parte più alta del range 6,5-6,75 euro. Lo ha annunciato questa mattina il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso di una conferenza stampa. Sulla base di questo prezzo, la capitalizzazione della società corrisponde a 8,816 miliardi di euro.

"Il prezzo lo fa il mercato che ha sempre ragione, siamo molto contenti", ha commentato l'ad di Poste Italiane, Francesco Caio, sottolineando l'interesse della comunità finanziaria per la quotazione della società: "Abbiamo fatto un buon lavoro portando l'Italia in giro per il mondo". In effetti, la domanda complessiva di 1.521 milioni di azioni è risultata pari a circa 3,35 volte il quantitativo massimo oggetto dell'offerta globale di vendita e a circa 3,1 volte, includendo anche le azioni oggetto dell'opzione greenshoe.

I 453 milioni di azioni ordinarie di Poste Italiane messe sul mercato sono state allocate per il 70% dell'offerta globale (317,1 milioni di azioni) agli investitori istituzionali e per il 30% (135,9 milioni di azioni) al pubblico indistinto e ai dipendenti del gruppo. In caso si esercitasse l'opzione greenshoe (45,3 milioni agli azionisti istituzionali), entro 30 giorni, l'offerta risulterebbe complessivamente allocata per il 72,7% agli azionisti istituzionali e per il 27,3% all'offerta pubblica.

Gli investitori istituzionali che hanno aderito all'Ipo sono "di altissima qualità", ha assicurato il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via, nel corso della conferenza stampa. "Abbiamo un libro di altissima qualità sia in termini di tipologia di investitori istituzionali che di distribuzione geografica. Ma è ancora troppo presto per parlare dei dettagli".

Il capo della segreteria tecnica del Ministero, Fabrizio Pagani, ha aggiunto che "abbiamo tutta la tipologia di investitori nel libro, c'è grande soddisfazione per la riposta di investitori internazionali ma anche degli investitori italiani, non solo retail, che hanno risposto a questa importante chiamata".

Quindi, con il collocamento in borsa il prossimo 27 ottobre del 34,7% delle azioni di Poste Italiane, il Tesoro incasserà quasi 3,4 miliardi di euro nel caso venga esercitata l'opzione greenshoe (38,2% del capitale in caso di integrale esercizio dell'opzione greenshoe). Denaro che sarà "destinato alla riduzione del debito pubblico che è fondamentale per la politica economica, ma la strategia più importante" per la riduzione del debito "è la crescita economica", ha precisato il ministro.

Il ricavato dell'Ipo per legge andrà tutto al fondo di ammortamento dei debito pubblico. Allo stato attuale non è previsto il collocamento di nuove quote di Poste Italiane perché il Dpcm fissa una soglia massima del 40%. "Il dpcm è molto chiaro", ha spiegato Pagani, "autorizza fino al 40%. Evidentemente il governo nei prossimi anni prenderà le decisioni più opportune e c'è comunque un lock up 180 giorni".

Comunque a oggi "la privatizzazione di Poste Italiane è stata un grande successo e una riforma strutturale strategica per il Paese", ha continuato Padoan. Un grande successo confermato dall'interesse dei mercati che hanno valutato molto positivamente la possibilità di accedere a quest'opportunità e premiato l'operazione strategica del management. "Conferma la fiducia dei mercati nell'impresa e nel Paese in cui opera", ha aggiunto il titolare di Via XX settembre.

Per Padoan quella di Poste Italiane è la più importante quotazione dell'anno in Europa ed è la dimostrazione che il Paese è "alla frontiera della capacità manageriale". Dopo aver ringraziato il grande lavoro di squadra del Tesoro insieme all'azienda e poi l'azienda stessa e i suoi vertici, il ministro si è detto convinto che la fase di quotazione sul listino confermerà il successo di quest'iniziativa.

La strategia di privatizzazioni del governo proseguirà nei prossimi mesi con Enav e Ferrovie dello Stato. Il collocamento di Poste Italiane è, infatti, "un rilancio del piano privatizzazione del governo che resta parte importante della sua strategia economica e che continuerà nei prossimi mesi con Enav e Ferrovie dello Stato", ha concluso Padoan.

Poste Italiane ha chiuso il 2014 con un utile netto di 212 milioni di euro (1.005 milioni nel 2013). Nel primo semestre di quest'anno l'utile netto si è attestato a 435 milioni (era di 222 milioni nello stesso periodo del 2014) e, secondo una fonte vicina al dossie, il dividend yield 2016 della società sarà del 4,5%, considerando un utile stimato a 500 milioni di euro.

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46 di 497 - 27/10/2015 08:49
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Poste Italiane puntualizza sul piano industriale

In una nota Poste Italiane conferma che, ai fini del corretto apprezzamento dell’investimento in azioni, l’unico riferimento è il prospetto informativo predisposto per l'IPO, che include, tra l’altro talune informazioni qualitative circa le strategie di sviluppo previste dal proprio piano industriale, mentre non include alcuna informazione previsionale. Con riferimento a talune informazioni mai diffuse dalla Società e pubblicate per un limitatissimo arco temporale sul web, relative al piano industriale 2015-2019, si segnala che qualunque informazione diversa da quelle incluse nel prospetto informativo, anche alla luce delle delibere recentemente assunte dal consiglio di amministrazione in tema di politica dei dividendi, nonché dei risultati infrannuali già conseguiti dalla società, è per sua natura non aggiornata e pertanto non utilizzabile.

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47 di 497 - 27/10/2015 09:08
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
POSTE ITALIANE +1,6% Sbarca in Borsa con un rialzo

Poste Italiane sbarca in Borsa facendo segnare in apertura un rialzo dell'1,6% a 6,85 euro. Primo prezzo 6,95 euro.

Il titolo è stato collocato a 6,75 euro per azione, per una capitalizzazione che supera gli 8,8 miliardi di euro.

Gli investitori istituzionali che hanno richiesto azioni di Poste Italiane sono stati 80 in Italia e 279 all'estero.

Lo comunica la societa' nella nota a consuntivo dell'offerta pubblica, che ribadisce i numeri gia' diffusi dal Tesoro venerdi' scorso.

Sono state quindi assegnate azioni a 54 investitori istituzionali in Italia e a 168 all'estero.

Per quanto riguarda invece il pubblico dei risparmiatori, sono state assegnate 135,9 milioni di azioni a 179mila richiedenti: in particolare, 7,5 milioni di azioni vanno a 26.234 dipendenti.

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48 di 497 - 27/10/2015 09:38
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Poste, debutto positivo a Piazza Affari

"Una grandissima sensazione. È un processo che dimostra che in Italia si possono fare le cose per bene, lavorando fianco a fianco con gli azionisti". Lo ha affermato Francesco Caio, ad di Poste Italiane , durante il debutto a Piazza Affari del titolo, aggiungendo che "è un passaggio storico per l'azienda e il Paese. Si può fare eccellenza anche per una società storica come la nostra".

Durante i primi scambi le azioni di Poste, che hanno debuttato oggi a Piazza Affari, si muovono in progresso dello 0,15% a 6,76 euro rispetto ai 6,75 euro fissati in sede di ipo. "Forse ci aspettavamo tutti un avvio più euforico. Non dimentichiamoci comunque che Poste è uno dei quattordici titoli più grandi di piazza Affari, quindi, non prevedo grossi scossoni ma movimenti graduali per le azioni", commenta a caldo un operatore.

"La nostra storia è piaciuta agli investitori: più di 300 mila cittadini si sono iscritti per investire, più di 300 istituzioni hanno espresso un interesse fortissimo. Qui ci prendiamo l'impegno di attuare i piani che abbiamo illustrato. Questo è un esempio in cui in Italia si può fare sistema per portare l'Italia" verso la crescita. "È un progetto industriale trasparente che non ci fa paura ma è uno stimolo a fare meglio", ha concluso.

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49 di 497 - 27/10/2015 09:43
Finpao N° messaggi: 625 - Iscritto da: 19/5/2015

Flop !!! Già le vendono...

50 di 497 - 27/10/2015 09:46
Vshare N° messaggi: 5903 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: finpao - Post #49 - 27/Oct/2015 08:43

Flop !!! Già le vendono...


Sono gia a sconto
51 di 497 - 27/10/2015 09:46
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Poste Italiane passa in negativo, cede circa mezzo punto percentuale
52 di 497 - 27/10/2015 11:57
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Risparmio gestito, la raccolta sale a 8,7 mld ma frenano i fondi aperti

Lo scandalo Volkswagen esploso nella secona metà di settembre non ha mandato fuori strada la raccolta del risparmio gestito. Lo scorso mese l'industria ha raccolto 8,7 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 6,4 miliardi di agosto. In totale dalla mappa mensile di Assogestioni emerge che da inizio anno i flussi nell'asset management italiano sono stati di 120,2 miliardi, sempre più vicino ai 133 miliardi di raccolta registrati in tutto il 2014. A fine settembre il patrimonio gestito dall’industria è rimasto pressochè stabile rispetto al mese precedente a quota 1.714 miliardi.

A differenza dei precedenti, a guidare la raccolta non sono stati i fondi aperti, i cui flussi sono sempre positivi ma scesi a 2,8 miliardi (dai 4,3 miliardi di agosto), ma le gestioni di portafoglio istituzionali che hanno attirato 6 miliardi (negative per 127 milioni le gestioni retail), in forte aumento rispetto ai 1,8 miliardi di due mesi fa.

In totale comunque nei nove mesi i fondi aperti restano leader nella raccolta con 84,6 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio totalizzano oltre 35 miliardi (di cui 14,5 miliardi in quelle retail e 20,8 miliardi nelle gestioni istituzionali).

A deprimere la raccolta fondi sono stati i prodotti obbligazionari, che a settembre hanno registrato un saldo negativo i 1,3 miliardi (-836 milioni in agosto per un totale di 17 miliardi da inizio anno), e i bilanciati, finiti in rosso per 313 milioni (+192 milioni in agosto pari a 11 miliardi nei nove mesi). Timidamente positiva invece la raccolta dei fondi azionari, che ha invertito la tendenza chiudendo il mese con 70 milioni dopo i -401 milioni di agosto (6,2 miliardi da gennaio).

Si conferma sopra quota 3 miliardi la raccolta dei fondi flessibili, che hanno archiviato settembre con un saldo positivo pari a 3,3 miliardi a fronte dei 3,7 miliardi del mese precedente. Da inizio anno questi comparti, che danno carta bianca al gestore per spaziare tra le varie classi di attivo, hanno ottenuto una raccolta netta di 44,5 miliardi, quasi la metà del totale dei fondi aperti.

Il rallentamento della raccolta fondi è anche da ascrivere a una minore vivacità nel collocamento dei fondi di diritto estero, i cui flussi nel mese sono scesi a 988 milioni dai 2,89 miliardi di agosto a fronte di un totale che supera i 61 miliardi da inizio anno. Procede invece a ritmo più costante la raccolta dei fondi di diritto italiano, che nel mese hanno ottenuto 1,8 miliardi dopo gli 1,5 miliardi di agosto per un saldo complessivo da gennaio di 23,5 miliardi.

Molto forti nella raccolta dei fondi esteri sono tradizionalmente le reti di promotori finanziari e le statistiche mensili di Assoreti in merito, attese per i prossimi gionri, daranno indicazioni più precise per capire dove si è concentrata l'attività dei pf in settembre. I fondi italiani sono invece collocati soprattutto dalle banche grazie alle proprie sgr.

A livello di singole società, al top per raccolta del mese ci sono il gruppo Generali (5 miliardi, di cui 4 miliardi nelle gestioni istituzionali), seguito da Intesa Sanpaolo (oltre 1,2 miliardi, di cui 871 di Eurizon Capital e 386 milioni di Fideuram), Pioneer (gruppo Unicredit ) con 1,12 miliardi e Anima con 746 milioni. In forte ripresa anche la raccolta delle Poste italiane con 579 milioni.

Tra gli esteri si registra questo mese il sorpasso di Jp Morgan Asset Management su Franklin Templeton, che per anni è stato il primo gruppo per patrimonio gestito in fondi aperti. Il primo detiene a fine settembre masse per 22,6 miliardi (con una raccolta di 120,9 milioni) mentre il secondo è sceso a 22,2 miliardi (raccolta in rosso per 343 milioni), entrambi solo in fondi aperti.

In rosso anche gli altri big esteri, che per diversi mesi hanno registrato una raccolta a gonfie vele in Italia. A partire da Invesco, che ha chiuso il mese con un rosso di 384 milioni (asset pari a 19,3 miliardi), ma anche M&G (-444 milioni e asset pari a 14 miliardi) e Deutsche Asset and Qealth Management (-116 milioni, asset pari a 21,8 miliardi).
53 di 497 - 27/10/2015 12:12
Luke82 N° messaggi: 621 - Iscritto da: 11/6/2014
Prese a 6,73€ vediamo se scendono ancora ....un flop , altro che moncler .
54 di 497 - 27/10/2015 12:47
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
POSTE ITALIANE - DEBUTTO INCOLORE A PIAZZA AFFARI

Le Poste Italiane sono finalmente sbarcate questa mattina in borsa a un prezzo di 6,75 euro. A meta' seduta l' avvio e' stato tutt' altro che scoppiettante e il titolo prosegue flat, dopo aver segnato anche un minimo intraday di 6,70 euro. Ricordiamo che il titolo e' uno dei quattordici piu' grandi di Borsa Italiana.

Questa mattina il titolo di Poste Italiane e' sbarcato a Piazza Affari a 6,75 euro e alle 12:30 prosegue invariato, dopo avere toccato anche un minimo di 6,70 euro. L' ad di Poste Italiane ha dichiarato questa mattina che ' il processo dimostra che in Italia si possono fare le cose per bene, lavorando fianco a fianco con gli azionisti”. Inoltre, il Ceo ha aggiunto che “e' un passaggio storico per l’azienda e il Paese. Si puo' fare eccellenza anche per una societa' storica come la nostra”. Il debutto e' stato tutt' altro che euforico, anche se occorre ricordare che Poste e' uno dei quattordici titoli piu' grandi della Borsa Italiana.

portalettere-poste-italiane.jpg
55 di 497 - 27/10/2015 13:05
Nervo N° messaggi: 4286 - Iscritto da: 05/11/2009
Sarà un'inculata al pari se non peggio di Fincantieri. Quando lo stato vuole far cassa, vende i carrozzoni.
56 di 497 - 27/10/2015 13:14
Luke82 N° messaggi: 621 - Iscritto da: 11/6/2014
Quotando: nervo - Post #55 - 27/Oct/2015 12:05Sarà un'inculata al pari se non peggio di Fincantieri. Quando lo stato vuole far cassa, vende i carrozzoni.

Per Fincantieri non avevano manco coperto l'ipo per poste le richieste sono state quadruple rispetto l'offerta disponibile . Sono due azioni diverse .
57 di 497 - 27/10/2015 13:18
giacomofofo N° messaggi: 452 - Iscritto da: 25/3/2015
nervo calmati posta è la cassaforte dei pensionati nessuno si ricorda di poste tedesche ????? ora sono al 70 per cento in piu' cosa ne pensate???????
58 di 497 - Modificato il 27/10/2015 14:03
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
Quotando: nervo - Post #55 - 27/Ott/2015 12:05Sarà un'inculata al pari se non peggio di Fincantieri. Quando lo stato vuole far cassa, vende i carrozzoni.



I 'quagliotti' d'Italiani hanno la memoria corta...non solo Fincantieri memore Enel..Telecom..quindi chi prenderà l'incullata in IPO ben gli stà...svegliatevi Pinocchi credete ancora alle favole Itagliotte!!!
59 di 497 - 27/10/2015 13:58
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

27/10/15 - 13:57:03 Min/Max Open/Close Volume

6,7 € -0,05€ 6,7000 6,9500 83.524.048

-0,74% 6,9500 6,7500

# Q.Denaro P.Denaro

57 279.315 6,7000

12 26.380 6,6950

34 369.236 6,6900

18 27.505 6,6850

54 340.150 6,6800

P.Lettera Q.Lettera #

6,7050 71.704 22

6,7100 42.228 6

6,7150 43.701 5

6,7200 121.254 11

6,7250 54.915 11

Ordine

Monitor

Chiudi

Quantità Tipo Prezzo

Operatività Scadenza

60 di 497 - 27/10/2015 13:59
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
Quotando: giacomofofo - Post #57 - 27/Ott/2015 12:18nervo calmati posta è la cassaforte dei pensionati nessuno si ricorda di poste tedesche ????? ora sono al 70 per cento in piu' cosa ne pensate???????




ma che "Puttanate" dici; la cassaforte dei Pensionati?? ma quali...come si fa a confrontare Italia con Germania!!!
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