Stmicroelectronics - Stm.Mi (STM)

- 05/6/2017 10:42
magamago N° messaggi: 2888 - Iscritto da: 24/3/2012
Grafico Intraday: ST MicroelectronicsGrafico Storico: ST Microelectronics
Grafico IntradayGrafico Storico

STMicroelectronics N.V. is a global semiconductor company that designs, develops, manufactures and markets a range of products, including discrete and standard commodity components, and application-specific integrated circuits (ASICs) for analog, digital and mixed-signal applications. The Company's segments include Automotive and Discrete Group (ADG), Analog and MEMS Group (AMG), Microcontrollers and Digital ICs Group (MDG), and Others. ADG comprises all dedicated automotive Integrated Circuits (ICs), and discrete and power transistor products. AMG includes low-power analog ICs for all markets; smart power products; Touch Screen Controllers; Low Power Connectivity solutions for Internet of Things (IoT), and power conversion products. MDG comprises general purpose and secure microcontrollers, and Electrically Erasable Programmable Read-Only Memory memories. The Others segment includes all the financial values related to the Imaging Product Division, Subsystems and other products.





http://www.st.com/content/st_com/en.html
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1714 Commenti
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81 di 1714 - 26/10/2017 10:04
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
AHAHAHAchartchartchart
82 di 1714 - 26/10/2017 20:49
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Quotando: rampani - Post #81 - 26/Ott/2017 08:04AHAHAHAchartchartchart


STUDIALE MELLUSS…



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83 di 1714 - Modificato il 27/10/2017 07:37
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
CINESEDOKTOBEL FEST...
ATUTTABILLAAAAAAAAAAAAA...

AHAHAHAH...
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84 di 1714 - 28/10/2017 10:41
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #67 - 08/Ott/2017 07:21STM in rimonta, attesa per i pre-ordini dell'iPhone X

In questi giorni l'attenzione internazionale è stata focalizzata sul caso dell'iPhone X (l'iPhone 10) di Apple i cui pre-ordini cominceranno il 27 ottobre e le prime consegne saranno avviate dal 3 novembre. A quanto pare il colosso di Cupertino, che sta già distribuendo i nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus dal 22 settembre, vuole controllare il volume degli ordini prima di avviare definitivamente la produzione.

Il nuovo iPhone X dovrebbe ospitare dei sensori prodotti da STM che potrebbero quindi incoraggiare in maniera importante il fatturato del gruppo guidato da Carlo Bozotti. Nei giorni scorsi però la rivista cinese Digitimes aveva riportato un presunto taglio del 60% nella domanda ai fornitori della componentistica di Apple, che vorrebbe prima vedere i primi segnali dai pre-ordini. Incertezze che hanno pesato in Borsa sui prezzi di STM e dei vari fornitori di Apple.

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85 di 1714 - 28/10/2017 11:02
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
L’automotive e le nuove strategie industriali di STMicroelectronics. Che vola in Borsa…

di Filippo Astone e Laura Magna ♦ Il ceo italiano Carmelo Papa racconta le linee di sviluppo dell’ unica multinazionale italiana dell’ elettronica ad altissimo valore aggiunto.

STMicroelectronics punta tutto su smart driving e IoT. E riprende la corsa, raccogliendo idealmente l’eredità della gloriosa industria elettronica italiana che ai tempi dell’Olivetti dava filo da torcere all’Ibm e alle altre multinazionali Usa dell’informatica.

Una strategia, quella che guarda ai mega trend che indicano la strada dello sviluppo futuro, che funziona, almeno a guardare i numeri: gli ultimi conti di metà 2017 hanno sorpreso soprattutto per i margini, pari a 258 milioni di dollari di utile rispetto alla perdita di 18 milioni accusata nei primi sei mesi del 2016. Anche i ricavi hanno segnato una crescita del 13% a 3,74 miliardi. Le attese ora sono che il giro di affari aumenti del 14-15% a tutto il 2017 e gli utili del 10%. Intanto il titolo in Borsa è tornato sui massimi dal 2004. Una decisa inversione di tendenza seguita a un lungo periodo di stasi dovuto al fallimento di Nokia, da cui ST ricavava il 20% del suo fatturato.

«Per la precisione, 2 miliardi e 100 milioni di dollari derivavano dagli acquisti finlandesi», racconta a Industria Italiana l’amministratore delegato e direttore generale di STMicrolectronics Italia Carmelo Papa. «In quanto quotati a Wall Street avevamo l’obbligo di comunicare il nome del cliente che pesasse per oltre il 10% del giro di affari. Si è trattata di una catastrofe epocale: parliamo di un gruppo che aveva quasi il 40% del mercato dei cellulari e sembrava incrollabile. Per quanto riguarda noi, siamo stati costretti a chiudere la joint venture con Ericsson che produceva l’applicazione processor per i nuovi smartphone anche perché i nuovi leader di mercato come Apple e Samsung si orientavano verso una verticalizzazione degli sviluppi. Abbiamo sofferto ma, innanzitutto, non abbiamo avuto esuberi in Europa: abbiamo riassegnato ad altri sviluppi mille persone in forza a ST-Ericsson, prevalentemente in Francia. In Italia siamo stati toccati pochissimo». Acqua passata.

Ora quei 2 miliardi “persi” con Nokia, ST li ricava dal business dello smart driving che vale circa il 30% del totale; il resto arriva dall’IOT e dalle nuove applicazioni nella telefonia. E a Nokia si sono sostituiti nomi come quelli di Bosch e Audi, Samsung e Apple, in una platea di 400 aziende clienti nel mondo. Nella telefonia ST continua a operare anche oggi: producendo per esempio Dc-dc converter per l’alimentazione dei display, l’elettronica dei caricabatteria, o ancora «i sensori MEMS che assolvono svariate funzioni, fra le quali quella universalmente nota di consentire all’immagine sullo schermo di passare da verticale a orizzontale, i sensori per stabilizzare l’inquadratura; i microfoni; i microcontrollori per fare elaborazioni di vario tipo. In sostanza, tutto meno l’application processor», afferma Papa.

Un mondo iper connesso

Ma il gruppo, che ha segnato ricavi netti di 6,97 miliardi di dollari nel 2016 e che oggi produce chip che si adattano a un ampio spettro di applicazioni elettroniche punta tutto, come accennato in apertura, su automotive e IOT. «Nel prossimo futuro gli oggetti comunicheranno sempre più tra di loro, i wearable diventeranno strumenti di trasmissione dati, immagino un mondo in cui tra dieci anni ci si farà l’elettrocardiogramma mentre si cammina per strada -spiega Papa- . Lo smart driving sarà sempre più una cosa quotidiana: questo comporterà una trasformazione completa del mercato dell’auto. Oggi ci sono auto che non hanno tutta questa elettronica, con il tempo il 100% delle auto ne sarà dotata, sarà probabilmente obbligatorio avere il bluetooth per evitare incidenti perché si parla al cellulare. Nel mondo i dispositivi connessi aumenteranno dai 15 miliardi di oggi ai 26 del 2019, secondo IHS-Markit. La nostra strategia individua due settori in grandissima crescita in questo contesto, smart driving e IOT, congeniali alle cose che noi facciamo».

L’innovazione e la ricerca sono al centro della strategia di ST: nel 2016 gli investimenti in R&D sono ammontati al 19% dei ricavi, ma questa percentuale non è mai stata molto inferiore neppure negli anni più bui della crisi. Una rete di importanti alleanze con i clienti garantisce che le attività di ricerca e sviluppo siano correlate alle richieste dell’industria, mentre una rete di collaborazioni con università e istituti di ricerca in tutto il mondo garantisce a ST accesso al know-how più avanzato. Quotata in Borsa dal 1994 sia sul NYSE, sia in Europa a Parigi e a Milano (dal 1998), ST ha circa 43.500 dipendenti,11 siti produttivi principali, centri di ricerca e sviluppo avanzati e 75 uffici vendita in 35 Paesi nel mondo.

«Siamo convinti che possedere gli impianti di produzione a breve distanza dalle attività di R&S sia un modello vantaggioso, e per questo ci avvaliamo di una rete mondiale di impianti di front-end (per la lavorazione delle fette di silicio) e back-end (per l’assemblaggio, il collaudo e il packaging). I principali impianti di front-end si trovano in Italia ad Agrate Brianza e Catania, in Francia a Crolles, Rousset e Tours e a Singapore. «In Italia abbiamo anche uno stabilimento a Marcianise in Campania e in Francia uno a Rennes, con focalizzazione sull’aerospazio. Inoltre abbiamo fabbriche a Muar in Malesia, A Shenzen in Cina, a Cambala nelle Filippine, a Malta e in Marocco», dice Papa. Che spiega che l’Italia ha un peso rilevante in termini di persone impiegate: sono circa 10mila, come in Francia, a fronte di un fatturato dell’1% totale. Circa 2.700 persone nel nostro Paese sono addette alla ricerca e sviluppo. Dal 2011 ad oggi i siti italiani di ST hanno depositato 919 domande di brevetto, e ne hanno ottenuti 2.419.

I sensori prendono vita ad Agrate

Inoltre, le fabbriche italiane stanno subendo una importante trasformazione: ad Agrate saranno investiti 380 milioni di dollari per costruire una linea pilota per conduttori in silicio da 12 pollici.« In Italia facciamo tanto manufacturing. Con più di 4500 dipendenti dedicati a questo ambito: ad Agrate produciamo con tecnologie BCD (Bipolar, CMOS, DMOS), che servono a fare circuiti integrati per l’automotive e l’ambiente Industrial, e i sensori di movimento MEMS» dice Papa.

Ad Agrate lavorano 4500 dipendenti e ha sede la più grande azienda di tutta la Regione. In Brianza ST sviluppa l’ultima evoluzione del microchip: una fetta di silicio da trenta centimetri che servirà per applicazioni in ambito sia smart driving sia IOT e che punta a diventare il riferimento dell’industria mondiale. La fabbrica pilota sarà pronta entro il 2018, mentre la produzione avrà inizio nel 2019, inizialmente con 500 fette di silicio per arrivare a 5mila a regime, nel 2022. Sempre ad Agrate, grazie ad un accordo siglato con la Regione Lombardia, sta muovendo i primi passi Teinvein (Tecnologie innovative intelligenti): dalla Regione arriveranno 4 milioni e mezzo per sviluppare un progetto che ne vale più di 8 e che prevede la creazione di un’auto intelligente.

Il progetto mira allo sviluppo delle tecnologie microelettroniche abilitanti per la mobilità dei veicoli, basandosi su componentistica elettronica e in particolare su sistema LiDAR (Light Imaging Detection and Ranging). ST, che ne è capofila e collabora con un gruppo di aziende oltre che con due università milanesi, Politecnico e Bicocca, contribuisce con la piattaforma dei micro specchi. Il progetto svilupperà la sensoristica che consenta di individuare gli ostacoli adiacenti al veicolo nonché, appoggiandosi a riferimenti fissi quali le corsie, di stimare lo stato del veicolo (posizione laterale, velocità di avanzamento).

Accoppiando la sensoristica ottica con sensoristica inerziale più tradizionale, come ad esempio accelerometri e giroscopi, dovrà essere possibile realizzare un sistema robusto e ridondante di stima dello stato del veicolo connesso. Inoltre, tecnologie per monitorare il conducente in tempo reale permetteranno al sistema di intelligenza artificiale del veicolo di acquisire informazioni sulle condizioni fisiologiche, sullo stato emotivo e di attenzione del conducente. Agrate, con ST al centro e grazie alla sua produzione ad elevato valore aggiunto, mira a diventare il fulcro di quella Lombardia Valley che sta nell’idea di chi amministra la Regione.

A Catania si costruisce l’auto elettrica del futuro

«Se ad Agrate c’è il cuore delle attività di progettazione e produzione per l’auto, a Catania si inizia a lavorare per l’auto elettrica. A Catania stiamo adesso espandendo la linea per la produzione di fette di silicio a 8 pollici con un investimento complessivo di 270 milioni di dollari. A Catania facciamo il manufacturing dei BCD e le tecnologie di potenza discreta, come per esempio i transistor che vengono prodotti anche a Singapore».

E proprio in Sicilia, ST ha sviluppato il SiC (carburo di silicio), «una tecnologia di potenza che permette di ridurre fortemente la potenza dissipata, di operare a temperature e frequenze molto alte e a parità di dimensione del chip consuma molta meno energia. La abbiamo sviluppata a Catania ed è importante per l’auto elettrica proprio perché ne aumenta l’efficienza riducendo il consumo di energia, che è uno dei principali ostacoli oggi alla diffusione delle auto elettriche. Se riusciamo a rendere più piccole e più efficienti le batterie, con tempi di ricariche inferiori, e nel contempo dotiamo i veicoli di questi meccanismi energy saving, l’ostacolo è rimosso.»

«Si tratta di potenza vera nell’inverter in cui vengono inseriti questi chip – spiega Papa- Funziona anche negli impianti fotovoltaici, dove i fotoni di luce arrivano e vengono trasformati in elettroni ed è proprio l’inverter che compie questo processo di conversione dell’energia da continua ad alternata», spiega l’amministratore delegato. ST già collabora con tutti i maggiori produttori di auto elettriche ed è leader di mercato nel SiC, per cui conta di ricavare da questa tecnologia «diverse centinaia di milioni di fatturato in pochi anni». La fabbrica siciliana sta molto a cuore a Papa, che a Catania si era laureato in fisica nucleare ed era partito poi alla volta di Milano per lavorare in un’azienda di computer, per poi tornare a casa nel 1983 a seguire l’inaugurazione di questo gioiello hi-tech.

Che rappresenta molto di più che una fabbrica: ma una vera e propria speranza per lo sviluppo di una regione con molte potenzialità ma da cui, per mancanza di opportunità, i giovani continua a fuggire in maniera massiccia. Nel polo etneo si respira il futuro: i dipendenti sono 4000 a Catania, dove la ricerca avanzata segue una formula di successo grazie all’alleanza, avviata fin dagli anni Novanta, tra azienda, Comune, Cnr e Università locali. A Palermo, un gruppo di ricerca importante, una cinquantina di ingegneri, lavora ai chip per applicazioni nell’automotive. I microchip prodotti sotto le falde dell’Etna sono stati usati anche nel progetto dell’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs: si trattava in sostanza di regolatori di tensione che agiscono in maniera efficiente anche in presenza di radiazioni importanti.

Lo smart driving

Ma torniamo all’auto. Che cambierà non solo dal punto di vista dell’alimentazione, bensì anche da quello dei modelli di consumo. Un’evoluzione che Papa ritiene alle porte è quella dello smart driving: «L’80% delle innovazioni nel settore automotive sarà reso possibile direttamente o indirettamente dall’elettronica, e questo significa che vi sarà un aumento costante, anno dopo anno, del contenuto di semiconduttori di ogni vettura. Oggi per ogni nuova automobile prodotta nel mondo ci sono in media più di 36 chip di ST – erano 27 fino a due anni fa – e più di 800 in alcuni modelli premium di recente immessi sul mercato.»

«I prodotti e le soluzioni di ST per lo Smart Driving rendono le auto più sicure, più ecologiche e più connesse grazie alla fusione di diverse tecnologie», dice Papa riferendosi sia ai SIC sia ai sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS): tecnologie di visione, imaging, radar, sensori, sistemi di illuminazione adattiva e tecnologie per i display. E, ancora, alle soluzioni di connettività car-to-car e car-to-infrastructure (V2X), processori per telematica e sistemi di infotainment, tecnologie di posizionamento GNSS, sintonizzatori, amplificatori e sensori.

Se il Cagr del mercato dei semiconduttori è del 3,3% da qui al 2021, il mercato dei semiconduttori nell’automotive segnerà un incremento annuo nel quinquennio del 5,2% e quello dei semiconduttori ADAS del 23,2%. Nel 2030, secondo le stime di PwC, il 50% del costo del veicolo dipenderà dalla componente elettronica – oggi questo valore è intorno al 30%. ST ha anticipato i tempi, stringendo già 12 anni fa un’alleanza con l’allora startup Mobileye sul fronte dei sistemi per la guida autonoma. E per il 2020 metterà in produzione il microprocessore che permetterà di fare un sistema di visione per la guida totalmente autonoma. I primi prototipi di questo processore saranno pronti già il prossimo anno.

Chip intelligenti per l’ IoT

L’altro pilastro su cui si basa la nuova strategia di ST è l’Internet of Things. «Gli “oggetti intelligenti” che portiamo con noi e utilizziamo abitualmente migliorano la nostra vita di tutti i giorni, e ST è leader in tutte le tecnologie che saranno alla base delle prossime generazioni di dispositivi di elettronica di consumo personali: sensori e attuatori, microcontrollori che lavorano con potenza bassa e ultra-bassa, componenti di potenza e analogici, prodotti RF e di connettività, tutte aree in cui ST rende la prototipazione veloce ed economica con una gamma di board e l’ambiente aperto di sviluppo STM32 ODE », sostiene Papa che spiega anche come le soluzioni siano pensate per imprese di ogni dimensione.

Anche se quelle meno strutturate fanno ancora fatica a cavalcare quest’onda. «La digitalizzazione in Italia è indietro ma esistono migliaia di piccolissime aziende che sono potenzialmente connettibili a questo step forward. Penso ai mobilieri in Brianza: TECNO, in collaborazione con un pool di aziende fra cui noi, sta proponendo per esempio tavoli che si connettono a Internet. Questo tipo di passo in avanti diventerà un fattore discriminante e se non entri resti fuori mercato. Inizialmente bisogna investire ed è probabilmente questo il più grande scoglio per le imprese italiane, più una barriera culturale abbattuta la quale sarà evidente che i vantaggi saranno superiori», continua Papa. L’industriale da qui al 2019 sarà il comparto che crescerà di più per ST, arrivando a pesare dal 20% di oggi al 44,7%, secondo le proiezioni della strategia globale del gruppo.

Oltre che per le aziende l’IOT è dedicato anche a funzioni di importanza critica in città e abitazioni: chip combinati per contatori intelligenti che aiutano utenti e gestori a registrare e bilanciare il consumo e la fatturazione di elettricità, acqua o gas, oppure sistemi intelligenti per l’illuminazione stradale in grado di rilevare le condizioni dell’ambiente e di ridurre o azzerare l’intensità luminosa in risposta alle condizioni di luce esterne e alle esigenze delle municipalità, o ancora sensori in grado di misurare il flusso del traffico e di deviarlo in presenza di blocchi stradali. Le fabbriche possono diventare smart anche grazie ai nostri microcontrollori, sensori e attuatori, controlli motore, condizionamento del segnale, soluzioni di comunicazione industriali, soluzioni per la sicurezza, alimentatori, dispositivi di protezione, moduli wireless e controllori per display e LED.

Pronti alla quinta rivoluzione?

Una visione complessiva che va già oltre la quarta rivoluzione industriale, che pure in Italia si è appena avviata. «Siamo pronti all’Industria 5.0», dice Papa. «Per noi che facciamo automazione il 4.0 è partito molto tempo fa, ma è un processo in divenire e c’è una velocizzazione tale che si può immaginare già una ulteriore evoluzione. Il 4.0 permetterà alla manifattura di fare cose prima impensabili: la manutenzione predittiva, per esempio. Il 5.0 è un ulteriore perfezionamento che consentirà, non solo di fare predizioni, ma confronti tra dati che arrivano da fabbriche dislocate in tutto il mondo, grazie al cloud nasceranno sensori di altro tipo oltre a quelli che già stiamo applicando. Macchine che imparano dall’esperienza e danno informazioni precise anche sul loro stesso funzionamento. Che faranno gli inventari di magazzino, ridurranno al minimo il tempo di fermo delle macchine. Serviranno metodi di analisi nuovi basati sull’intelligenza artificiale. Gli stessi sensori dotati di intelligenza artificiale saranno in grado di interpretare il segnale che ricevono e suggerire strategie di azione: un oggetto semplice che diventa uno strumento di trasmissione dei dati e di calcolo», conclude Papa.


Smart-city.jpg
86 di 1714 - 30/10/2017 09:12
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
KOMPELALEKETLIPLIKALEEEEE...
87 di 1714 - 30/10/2017 15:05
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #67 - 08/Ott/2017 07:21STM in rimonta, attesa per i pre-ordini dell'iPhone X

In questi giorni l'attenzione internazionale è stata focalizzata sul caso dell'iPhone X (l'iPhone 10) di Apple i cui pre-ordini cominceranno il 27 ottobre e le prime consegne saranno avviate dal 3 novembre. A quanto pare il colosso di Cupertino, che sta già distribuendo i nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus dal 22 settembre, vuole controllare il volume degli ordini prima di avviare definitivamente la produzione.

Il nuovo iPhone X dovrebbe ospitare dei sensori prodotti da STM che potrebbero quindi incoraggiare in maniera importante il fatturato del gruppo guidato da Carlo Bozotti. Nei giorni scorsi però la rivista cinese Digitimes aveva riportato un presunto taglio del 60% nella domanda ai fornitori della componentistica di Apple, che vorrebbe prima vedere i primi segnali dai pre-ordini. Incertezze che hanno pesato in Borsa sui prezzi di STM e dei vari fornitori di Apple.

5dn03



5miim
88 di 1714 - 31/10/2017 13:55
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Celti ploblemi nn essele un dlamma pelke' essele vita ke ploglammale...
e se lo fa' sapele quel ke fale...
Ki lo sa se dale un taglio...
Essele gloviglio ke fale appalile quello ke nn vedele...
Seguile il cinese ke capile qual'e' il meglio...




https://youtu.be/DPnxHf2gdAo
89 di 1714 - 05/11/2017 09:34
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
SIVOLAAAAA…



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90 di 1714 - 05/11/2017 19:38
zibo57 N° messaggi: 4666 - Iscritto da: 24/3/2007

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91 di 1714 - 06/11/2017 09:09
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
...



https://youtu.be/oNup6h7Y--k
92 di 1714 - 06/11/2017 13:03
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
STLUNZULUSSSSSS…
KOMPLALEEEE... ahahahah

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93 di 1714 - 19/11/2017 09:43
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
STM, Moody’s migliora il rating a "Baa3"

L’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating sul debito a lungo termine di STM, portandolo da “Ba1” a “Baa3”; ora il giudizio classifica l’azienda tra gli emittenti non speculativi. Gli esperti spiegano la promozione con il rafforzamento della situazione finanziaria, in seguito alla forte crescita dei ricavi negli ultimi trimestri, un trend che potrebbe proseguire anche nel 2018.

Al contrario, Moody’s ha rivisto le prospettive sul rating per i prossimi trimestri, portandole da “positive” a “stabili”.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 20,16 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK


5vrs-
94 di 1714 - 21/11/2017 09:30
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Cinese eselcitale...ociooooo




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95 di 1714 - 21/11/2017 20:37
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Cinese plepalato makkinetta pel fale BOLLA… ahahaha

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96 di 1714 - 26/11/2017 10:41
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007



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97 di 1714 - 27/11/2017 10:40
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
MANONESSELEVELOKEILCIELOESSELENELO...



https://youtu.be/MjdMu7tUfuw
98 di 1714 - 28/11/2017 07:59
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Veladico e velalipeto...
Si LADDOPPIAAAAAAAAAA...




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99 di 1714 - 28/11/2017 08:25
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
MELLUSS studialeee..

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100 di 1714 - 30/11/2017 15:16
GIOLA N° messaggi: 29777 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #93 - 19/Nov/2017 08:43STM, Moody’s migliora il rating a "Baa3"

L’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating sul debito a lungo termine di STM, portandolo da “Ba1” a “Baa3”; ora il giudizio classifica l’azienda tra gli emittenti non speculativi. Gli esperti spiegano la promozione con il rafforzamento della situazione finanziaria, in seguito alla forte crescita dei ricavi negli ultimi trimestri, un trend che potrebbe proseguire anche nel 2018.

Al contrario, Moody’s ha rivisto le prospettive sul rating per i prossimi trimestri, portandole da “positive” a “stabili”.

ATTENZIONE 1-2-3 HIGH JOE ROSS: SHORT DA 20,16 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK

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