Derpas
N° messaggi: 4912 -
Iscritto da: 16/10/2008
Dici tutto e il contrario di tutto...
Di nulla qui sei solo tu...
43 di 1196-18/12/2015 16:310
reactorleak71
N° messaggi: 436 -
Iscritto da: 08/8/2014
+3% con l'indice nettamente negativo: stiamo andando alla grande !!!
44 di 1196-18/12/2015 16:380
lcarlino
N° messaggi: 265 -
Iscritto da: 30/12/2013
Grazie mille!
45 di 1196-18/12/2015 17:400
reactorleak71
N° messaggi: 436 -
Iscritto da: 08/8/2014
Ottima chiusura
46 di 1196-18/12/2015 17:400
reactorleak71
N° messaggi: 436 -
Iscritto da: 08/8/2014
Testa spalle rialzista, segnatevelo
Anche secondo me :)
47 di 1196-18/12/2015 18:190
Squicci
N° messaggi: 366 -
Iscritto da: 06/4/2013
Silviettina sei un genio.... Come al solito
48 di 1196-18/12/2015 18:240
lcarlino
N° messaggi: 265 -
Iscritto da: 30/12/2013
Silviettina sei un genio.... Come al solito
Confermo!!!!
50 di 1196-19/12/2015 21:450
lcarlino
N° messaggi: 265 -
Iscritto da: 30/12/2013
CIN CIN!!!...non è andata maleheheheheh
il Resto del Carlino: Diga di Mosul, la Trevi firmerà a fine mese l’appalto. http://google.com/newsstand/s/CBIwvdqdpSc
51 di 1196-20/12/2015 08:440
Squicci
N° messaggi: 366 -
Iscritto da: 06/4/2013
Mitico, adesso bisognerà capire solo dove arriverà
52 di 1196-21/12/2015 14:350
studiofrasson
N° messaggi: 1523 -
Iscritto da: 04/6/2013
In mancanza di numeri e non chiacchere non arriva da nessuna parte....i Trevisan non stanno parlando. Sono molto abbonati. La diga potrebbe essere un nuovo progetto ad altissimo rischio....troppo rischio....non secolo può permettere nell attuale contesto. Davide Trevisan lo sa bene
53 di 1196-21/12/2015 15:140
lcarlino
N° messaggi: 265 -
Iscritto da: 30/12/2013
In mancanza di numeri e non chiacchere non arriva da nessuna parte....i Trevisan non stanno parlando. Sono molto abbonati. La diga potrebbe essere un nuovo progetto ad altissimo rischio....troppo rischio....non secolo può permettere nell attuale contesto. Davide Trevisan lo sa bene
Ma smettila di gufare!!!
54 di 1196-21/12/2015 16:170
studiofrasson
N° messaggi: 1523 -
Iscritto da: 04/6/2013
Io faccio trading non sono qua a giocare. ...
56 di 1196-21/12/2015 20:410
Squicci
N° messaggi: 366 -
Iscritto da: 06/4/2013
Silviettina entrare su cti ė troppo tardi?
59 di 1196-22/12/2015 00:030
lcarlino
N° messaggi: 265 -
Iscritto da: 30/12/2013
SIAMO SOTTO ATTACCO!!!...i soldati italiani non sono i benvenuti?...MEGLIO COSI'!...solo l'assegnazione dell'appalto dovrebbe interessarci e a tal proposito non mi sembra che ci siano state smentiteheheheheh...si sta facendo di tutto per minare una news di vitale importanza per il futuro di Trevi ora proveranno in tutti i modi di manovrare le quotazioni girano troppi interessi intorno al titolo ed è proprio questo il motivo che non mi fa vendere... agitesempreditestavostraquestoèsoloilmiopensierodaprendereconlemolle
L’Iraq smentisce Renzi: “Nessun accordo per i soldati italiani alla diga di Mosul”
Il ministro per le Risorse idriche: «L’impianto è già protetto da forze irachene». L’ambasciatore italiano frena: «Nessun dispiegamento senza un accordo»
La diga di Mosul, in Iraq
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21/12/2015
Il governo di Baghdad frena sull’invio dei 450 militari italiani che dovrebbero difendere la diga di Mosul, affermando che «nessun accordo è stato finora raggiunto» con Roma. Ma il ministro della Difesa Roberta Pinotti fa sapere che la missione sarà pianificata una volta formalizzata l’assegnazione del contratto per il consolidamento alla società italiana Trevi, mentre si apprende che una prima ricognizione in loco è già stata effettuata una decina di giorni fa e il contingente potrebbe partire tra maggio e giugno prossimi.
«Nessuna intesa è stata finora sottoscritta tra governo iracheno e italiano», ha detto il portavoce dell’esecutivo di Baghdad, Saad al Hadithi, dopo l’annuncio fatto la settimana scorsa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ma Roberta Pinotti, parlando in audizione nel Copasir, ha ipotizzato l’invio di 450-500 militari, sottolineando che il loro compito sarebbe quello di presidiare il cantiere e tutelare la quarantina di tecnici italiani che vi lavoreranno. E ha aggiunto che la partenza è programmata per primavera. L’intervento italiano, ha sottolineato il ministro, avverrà in accordo con le autorità irachene e si aggiungerà alla missione già in corso ad Erbil - la capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno - che vede i militari tricolori impegnati nell’addestramento dei miliziani Peshmerga che già presidiano la diga di Mosul, 35 chilometri a nord della città in mano all’Isis.
Fonti della Difesa hanno intanto detto all’Ansa che il primo sopralluogo è stato compiuto - e altri sono in programma - da una “advanced team” composto da militari provenienti dall’Italia insieme ad altri già presenti in Iraq, nell’ambito delle missioni di stanza ad Erbil e Baghdad. Lo schieramento dovrebbe appunto avvenire tra maggio e giugno. Il nocciolo duro del contingente, a differenza delle indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, non dovrebbe essere costituito dai para’ della Folgore, ma - forse - dai bersaglieri della brigata Garibaldi, con i loro mezzi blindati. Ci saranno poi appartenenti alle forze speciali, artificieri ed altri assetti, con una copertura aerea.
Da Baghdad, tuttavia, si registrano reazioni contrastanti all’interno del governo. Il ministro delle risorse idriche Mushsin Al Shammary, ricevendo ieri l’ambasciatore italiano, Marco Carnelos, ha affermato che l’Iraq «non ha bisogno di alcuna forza straniera per proteggere il suo territorio, i suoi impianti e la gente che ci lavora».
L’ambasciatore Carnelos ha risposto sottolineando che «ogni eventuale dispiegamento di truppe italiane, a Mosul o in qualsiasi altra parte del territorio iracheno, potrà avvenire solo d’intesa con il governo iracheno».
Quanto al contratto per i lavori di consolidamento, Al Shammary si è limitato a dire che la società Trevi ha «presentato i documenti per partecipare alla gara». Ma il ministro Pinotti ha sottolineato che il gruppo romagnolo è l’unica ditta ad essersi candidata e quindi l’esito dovrebbe essere scontato.
All’invio dei militari italiani si è intanto dichiarato decisamente contrario il leader radicale sciita Moqtada Sadr, già uno dei protagonisti dell’insurrezione contro le truppe americane d’occupazione, affermando che «l’Iraq è diventato una piazza aperta a chiunque voglia violare i costumi e le norme internazionali».
Dici tutto e il contrario di tutto...
Di nulla qui sei solo tu...