Vetrya, società umbra specializzata nelle piattaforme broadband per la distribuzione di contenuti multimediali e servizi digitali a valore aggiunto, ha avviato l’iter di quotazione sul segmento Aim di Piazza Affari. Lo scopo è di crescere a livello internazionale. Fondata da Luca Tomassini, una lunga carriera in Telecom Italia , Vetrya dovrebbe sbarcare in Borsa fra fine maggio e gli inizi di giugno. Ha sede a Orvieto.
Oggi l’assemblea dei soci ha deliberato un aumento del capitale fino ad un massimo del 30% in vista della quotazione, con la previsione di una tranche di azioni dedicate alla bonus share e un secondo aumento di capitale in vista dell’emissione di un warrant. E’ stato inoltre nominato il nuovo cda per gli esercizi 2016-2018 in cui figura come consigliere indipendente Oscar Cicchetti, attuale presidente e ad di Inwit .
Nel 2015 Vetrya ha registrato un valore della produzione di 37 milioni di euro, quinto anno di crescita, partendo da 354 mila euro nel 2010 (anno della fondazione) e registrando un tasso di crescita annua composta (Cagr) 2010/2015 del +154% e un ebitda 2015 di 5 milioni di euro.
Gli advisor dell’operazione sono Banca Finnat in qualità di Nomad e Global Coordinator, Ambromobiliare come consulente finanziario, lo studio legale Grimaldi per gli aspetti legali e PricewaterhouseCoopers come società di revisione.
ARTICOLO DEL 06/04/2016 DI MILANO FINANZA
7 di 335-Modificato il 01/10/2016 19:210
GIOLA
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L'ipo di Vetrya, una startup che cresce, da 5 anni, a doppia cifra
La scorsa settimana è partito il road show di Vetrya, impresa che punta alla quotazione all'Aim. La società (nella quale chi scrive è socio fondatore, ndr.) è un caso interessante da analizzare da almeno tre diverse prospettive: a) per capire l'impatto sulla crescita e gli investimenti delle politiche pro innovazione del governo Renzi; b) per misurare la vera capacità di internazionalizzazione delle piattaforme digitali made in Italy; c) per verificare se, oltre a tanti convegni, qualche startup italica è anche in grado di farsi impresa globale oltre a fare slide.
Vetrya è stata fondata nell'agosto del 2010 ed è quindi una azienda giovane, ma vanta il curriculum che distingue le startup di successo da tutte le altre: la capacità di crescere sempre a doppia o tripla cifra anno su anno. In un mercato come quello italiano asfittico di imprese quotate che possano vantare tecnologia e piattaforme digitali proprietarie, Vetrya rappresenta una vera eccezione visto che la parte prevalente del suo fatturato è prodotta dalla commercializzazione di servizi a valore aggiunto per mezzo dei suoi prodotti quali: Exclesia, una piattaforma per la distribuzione multiscreen di contenuti audiovisivi, o Wonda, un hub mobile per la distribuzione internazionale dei contenuti.
Queste caratteristiche ne fanno un asset ideale per misurare l'impatto delle politiche pro innovazione del governo Renzi. A regime, cioè non appena l'Agenzia delle entrate avrà definito le modalità applicative, Vetrya beneficerà dell'imposizione ridotta prevista dal patent box sui ricavi connessi alle piattaforme digitali. Un fatto che ridurrà sensibilmente il tax rate della società e migliorerà, conseguentemente, l'utile netto di periodo.
Maggiori risorse che la società potrà investire per internazionalizzare la sua offerta perché, se uscire dal mercato domestico è una necessità per le imprese che producono beni fisici, competere nel mondo è obbligatorio per una impresa tecnologica che è vera impresa, solo se è capace di vendere senza confini. Di casi di successo del made in Italy digitale ce ne sono pochissimi, perché solitamente gli imprenditori dell'Ict italico preferiscono giocare nel campetto di casa. Ma solo sfidando il mare aperto della competizione digitale si può capire se il proprio prodotto è davvero valido ed ecco spiegato perché la scelta strategica di Vetrya è utile industrialmente per il paese.
Infine Vetrya, in un paese nel quale sono migliaia le startup innovative iscritte nel registro speciale delle Cdc ma solo una ventina fatturano più di un milione all'anno, prova che l'Italia non è affetta da nanismo innovativo: si può fondare da zero una impresa tecnologica e fatturare 50 milioni dopo il primo lustro.
4AIM Sicaf investe in Vetrya e Capital for Progress 1
4AIM Sicaf, compagnia quotata sull'AIM Italia, ha comunicato di aver effettuato due nuovi investimenti mediante la sottoscrizione dell'aumento di capitale di Vetrya e l'acquisto di azioni della SPAC Capital for Progress 1.
In entrambi i casi la partecipazione detenuta da 4AIM Sicaf è sotto la soglia del 5%.
14 di 335-19/11/2016 15:070
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
VETRYA al fianco di Unesco per una nuova digital experience dei patrimoni italiani. Grazie al web portal hub sarà possibile visitare i più bei paesaggi dei siti Unesco in modalità di Realtà Immersiva.
Il progetto è stato illustrato oggi, in occasione della presentazione dei Siti Unesco, tenutasi a Roma Palazzo Barberini.
La digital experience è stata realizzata grazie ad un innovativo modello di fruizione che coniuga il portale (luogo che si attraversa) e l’hub (porta che apre al mondo altre vie).
L’utente, con l’ausilio di video a 360° e di una matrice di immagini in full screen in grado di garantire una navigazione trasversale di tutti i contenuti, potrà così sperimentare la realtà immersiva geolocalizzata ed entrare all’interno dei più bei paesaggi del patrimonio italiano, in un viaggio senza confini geografici.
Si tratta di una soluzione interattiva multi device in grado di integrare contributi dal mondo dei social network, attraverso la sezione social stream, e da tutti coloro che collaborano con la Commissione Nazionale italiana per l’Unesco.
Comunicato stampa del 15 febbraio 2017
VETRYA: APPROVATI I PRINCIPALI DATI PRECONSUNTIVI PER L’ESERCIZIO 2016, RICAVI +54,3% RISPETTO AL 31 DICEMBRE 2015, EBITDA +12% RISPETTO AL 31 DICEMBRE 2015
Orvieto, 15 febbraio 2017 – Vetrya [VTY.MI], gruppo italiano quotato in Borsa Italiana su AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale e leader riconosciuto nello sviluppo di servizi digital, applicazioni e soluzioni broadband, comunica (non appena si sono resi disponibili) i principali dati preconsuntivi (dati non ancora esaminati dalla revisione legale) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 15 febbraio 2017:
§ Ricavi: 54,3 milioni di Euro (+54,3% rispetto ai 35,2 milioni di Euro al 31.12.2015),
§ EBITDA: 5,5 milioni di Euro (+12% rispetto ai 4,9 milioni di Euro al 31.12.2015).
Si precisa che tali valori differiscono rispetto ai dati previsionali di fatturato e EBITDA 2016 inseriti nel documento di ammissione e successivamente confermati nel comunicato stampa diffuso al mercato in data 28 settembre 2016.
Nello specifico, i ricavi preconsuntivi 2016, pari a 54,3 milioni di Euro, risultano maggiori di circa 8 milioni di Euro (+17,3%) rispetto ai ricavi previsionali 2016 comunicati in precedenza e pari a 46 milioni di Euro, per ragioni principalmente riconducibili ad un considerevole aumento del numero di progetti, servizi innovativi e numero di clienti.
L’EBITDA preconsuntivo è, invece, inferiore di circa 800 mila Euro (-12,7%) rispetto all’EBITDA previsionale 2016 comunicato in precedenza e pari a 6,3 milioni di Euro. Tale scostamento è prevalentemente dovuto ad una politica commerciale più aggressiva, tesa ad aumentare la quota di mercato esistente e l’acquisizione di nuovi clienti e mercati.
Per i dati definitivi si rimanda alla
pubblicazione dei dati del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato al 31.12.2016 che saranno approvati dal Consiglio di Amministrazione il 29 marzo 2017.
Ciao Gesta, ne sei convinto di questo vetrya? Le tue dritte passate, sempre ok per me....