La trattativa per il passaggio di Alitalia ad Air France procede sotto la regia della banca d'affari Lazard e la sfida e' sul prezzo. A scriverlo e' il "Messaggero" precisando che a frenare, almeno in questa fase, sono alcuni dei soci italiani piu' piccoli, tra i quali il fondo Equinox.

Ieri c'e' stata una lunga riunione per studiare una possibile alternativa ad Air France o comunque mettere un po' in apprensione il colosso transalpino. L'obiettivo e' di fissare la chiusura della partita in tempi rapidi, probabilmente subito dopo il lock up del 12 gennaio, quando la cordata italiana potra' mettere in vendita le proprie quote, e arrivare al closing prima dell'estate.

Un blitz necessario per spiazzare la concorrenza (ancora alla finestra), spuntare un prezzo favorevole ed evitare il fuoco di sbarramento della politica.

A luglio e' stato il presidente Roberto Colaninno in persona a volare a Parigi, come conferma un'autorevole fonte bancaria, per stringere i tempi. Proprio la volonta' di chiudere con una sorta di trattativa privata ha spinto una parte della cordata a muoversi in maniera autonoma affidando a Rothschild il compito di trovare un vettore asiatico o mediorientale, Ethiad in particolare, da contrapporre ad Air France.

Anche il "Sole 24 Ore" conferma l'interesse della compagnia araba. La banca d'affari starebbe esplorando anche una seconda via, quella russa o un'altra compagnia molto attiva in estremo oriente. Lo scopo della cordata italiana e' negoziare le migliori condizioni per valorizzare quanto sborsato nel 2008, circa 750 mln di euro. red/gug