Profondo rosso sulla borsa milanese anche oggi la peggiore a
causa dell'ennesima pesante correzione dei bancari che hanno
risentito della risalita dello spread, tornato sui 400 pb.
A Milano il Ftse Mib ha ceduto il 4,98% a 14458 punti. Meno
marcati i cali degli altri indici europei: Ibex -2,96%, Dax -2,49%,
Ftse 100 -2,24% e Cac 40 -3,08%.
Il nostro listino, dopo una partenza in calo - come tutto il
resto d'Europa - in scia ai negativi dati sul mercato del lavoro
Usa, ha via via accentuato i ribassi in contemporanea con la
graduale salita dello spread Btp/Bund.
"Sono tornate di nuovo le paure sul debito. Questi ribassi, comunque, mi sembrano esagerati. Gli attacchi potevano essere giustificati a novembre, ma dallo scorso anno ad oggi abbiamo fatto dei passi decisamente importanti. Mi sembra che il mercato non stia considerando questo", commenta un operatore.
"Temo che i mercati possano scendere ancora. I volumi pero' non
sono cosi' eccessivi. Non c'e' panic selling e non ci sono notizie
nuove. Saranno molto importanti le trimestrali americane. Oggi si
parte, infatti, con Alcoa", dichiara un altro esperto.
Male le banche: Unicredit -8,1%, Ubi B. -6,49%, Intesa Sanpaolo
-7,94%, B.P.Milano -6,81%, B.P.E.Romagna -5,77%, B.Popolare -7,31%
e B.P.E.Romagna -5,77%.
In netta controtendenza B.Mps (+0,28%) che grazie ad una brusca
accelerazione nel pomeriggio ha chiuso in positivo. Nell'ambito del
risparmio gestito da segnalare Azimut H. (-1,85%) che a marzo ha
registrato una raccolta netta positiva.
Vendite anche sugli industriali: Fiat -6,41%, Fiat Industrial
-5,1% e Pirelli & C. -4,33%. Pesante Stm (-8,19%) che ha
risentito della sconfitta nell'ambito dell'arbitrato a favore di
Nxp per un importo di circa 59 mln di dollari relativo ai costi di
sottoutilizzazione degli impianti imputati dall'impresa stessa alla
joint venture fino al 31 dicembre 2009.
Lettera pure sulle utility dove spiccano i cali di A2A (-8,17%)
e Enel (-3,26%). Giu' pure Snam R.G. (-2,66%).
Nel resto del listino ancora in evidenza Rcs (+5,4%). La
performance odierna segue il rimbalzo del 20,86% messo a segno
giovedi' scorso da Rcs, all'indomani dell'uscita di Diego Della
Valle dal sindacato e in occasione della presentazione della lista
dei candidati per il rinnovo del Cda.
Ben impostata anche Gabetti (+6,4%) dopo che il Cda ha ricevuto
un'offerta vincolante da parte di Marcegaglia Spa e di Acosta Srl
nell'ambito della riorganizzazione societaria del gruppo. L'offerta
prevede, tra l'altro, l'impegno degli investitori a sottoscrivere
una somma complessivamente pari a 26 milioni e l'impegno degli
investitori a far si' che altri soggetti garantiscano la
sottoscrizione e la liberazione della porzione dell'aumento per un
controvalore di 6 mln euro. fus marco.fusi@mfdowjones.it