Borsa I.:Jerusalmi; immagine distorta, non e' cristallizzata
28 Aprile 2011 - 5:53PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Dalla privatizzazione di Borsa Italiana ad oggi e' stato
impresso un notevole sforzo per avvicinare le imprese italiane al
mercato azionario. Da una lettura superficiale dei numeri puo'
apparire un quadro distorto".
Lo afferma l'amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele
Jerusalmi, nel corso di un'audizione alla Camera, spiegando che "il
fatto che a distanza di 12 anni il numero di societa' quotate e' il
medesimo potrebbe suggerire l'immagine di un listino rigido e
cristallizzato. La realta' e' molto diversa". Jerusalmi ha
sottolineato che "ben 267 societa' sono state ammesse a quotazione
sui mercati di Borsa Italiana (escludendo le ammissioni su Mta
International e i trasferimenti tra mercati). Queste imprese hanno
potuto raccogliere circa 53 miliardi di euro. Altri 116 miliardi di
euro sono affluiti a societa' gia' quotate attraverso aumenti di
capitale".
L'a.d. ha sottolineato che "il maggior contributo alla crescita
del numero delle societa' quotate e' dalle imprese di piccole e
medie dimensioni: ben 189 hanno trovato in Borsa un luogo dove
poter finanziare i propri progetti imprenditoriali con capitale di
rischio. Un buon contributo alla crescita del numero delle societa'
quotate e' stato dato anche dalle imprese di piccole e piccolissime
dimensioni: le Ipo di societa' con capitalizzazione inferiore a 100
mln sono state 64 e hanno raccolto 1,1 miliardi circa sul mercato.
I delisting -ha proseguito ancora Jerusalmi- sono stati circa 200,
di cui 71 dovuti a fusioni per incorporazione in altre societa'
quotate, 98 a Opa con uscita dal mercato e 27 a perdita dei
requisiti di quotazione". ren carlo.renda@mfdowjones.it