"E' stato approvato nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri il primo decreto attuativo del federalismo fiscale, riguardante l'introduzione del cosiddetto federalismo demaniale. Si tratta della prova provata che il federalismo fiscale lo stiamo facendo sul serio".

Lo afferma in una nota il senatore Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione Normativa e coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord. "Con il federalismo demaniale si rivoluziona la logica per cui, oggi, esistono beni di cui non si interessa nessuno: cosi' finisce la mano morta ovvero il patrimonio abbandonato e improduttivo", sottolinea.

  "Con il federalismo demaniale, infatti, la proprieta' di questi beni passa ai territori che hanno la competenza e la capacita' di valorizzarli nell'interesse dei cittadini - spiega il ministro -. Per fare un esempio concreto una caserma dimessa, attraverso una variante urbanistica, potra' quintuplicare, o persino decuplicare, il suo valore, diventando un albergo, una scuola o un impianto polifunzionale. In questo modo si produce ricchezza per i cittadini, sfruttando beni che, altrimenti, resterebbero improduttivi". 

"In conseguenza di questa riforma una massa di beni, del valore di qualche miliardo di euro, oggi di proprieta' dello Stato, passera' a Comuni, Province e Regioni. Gli enti locali che ricevono tali beni dovranno, pero' indicare sui propri siti Internet i processi di valorizzazione cui intendono sottoporli, garantendo cosi' un procedimento assolutamente trasparente e sotto gli occhi di tutti", aggiunge.

"Un'amministrazione dello Stato che, viceversa, non vorra' trasferire un proprio bene al territorio dovra' pubblicamente indicare e motivare le ragioni per cui lo trattiene in proprieta'".

Per Calderoli, "grazie al federalismo demaniale finisce quindi l'era del patrimonio inutilizzato o sottoutilizzato. Le nuove entrate per Comuni, Province e Regioni, pertanto, non saranno piu' generate soltanto da nuove tasse ma dalla capacita' da parte degli stessi enti locali di gestire con modernita' ed efficacia questi beni".

"I beni culturali, infine, verranno salvaguardati. La logica del federalismo demaniale e' quella di attribuire la proprieta' dei beni a chi dimostra di saperli meglio valorizzare, dunque non si trattera' di un trasferimento alla cieca. I beni demaniali che verranno trasferiti agli enti locali - conclude Calderoli - non sono soltanto immobili, ma tante altre cose oggi sottoutilizzate o sottovalorizzate, che passeranno agli enti territoriali in grado di valorizzarli adeguatamente a vantaggio della gente". com/gug