"La domanda mondiale di gas naturale ha registrato nel 2014 una contrazione del -2%, dovuta in particolare al forte calo in Europa (-12% circa), dove la domanda in un anno è calata di 56 miliardi di metri cubi, 117 miliardi dal 2010; il tasso di utilizzo dei terminali di rigassificazione del GNL è sceso sotto il 20%, con le importazioni di GNL che si sono praticamente dimezzate rispetto al picco del 2011, quando avevano superato gli 80 miliardi di metri cubi".

Lo ha detto il presidente dell'Autorità per l'Energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Guido Bortoni, nel corso della relazione annuale, aggiungendo che questa "tendenza ha controbilanciato le positive tendenze registrate in altre parti del mondo: la domanda degli Stati Uniti è aumentata del 2,6% nel 2014, l'Australia ha registrato un +20% circa e la Cina +5,6%, quest'ultima con un ritmo rallentato rispetto agli anni precedenti, ma comunque significativo in un sistema ancora dominato dal carbone".

"Al contrario la zona dell'Ocse Europa è stata contraddistinta da un netto calo dei consumi del 10%, a causa della limitata crescita economica e delle condizioni meteorologiche non particolarmente severe - ha proseguito -. Anche la crescita contenuta della domanda elettrica ha inciso sulla domanda di gas, soggetta, tra l'altro, anche alla forte concorrenza delle fonti rinnovabili. Tra i principali Paesi, Italia e Germania hanno presentato riduzioni a due cifre, rispettivamente -12% circa e -14%, con la Germania in significativa controtendenza rispetto al +10% dello scorso anno".

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