"Nell'area Ocse, dopo la battuta d'arresto dello scorso anno, la
produzione di gas è tornata a salire a ritmi superiori al 2%, come
già nel 2011 e nel 2012. Nell'Unione europea la produzione interna
nel 2014 ha segnato un calo significativo del 6,5%, determinato da
una sensibile riduzione nei Paesi Bassi (-19%). Mentre Paesi come
gli Usa (+6%) e l'area del Pacifico (+7%) hanno visto una crescita
della produzione. Potenziali influenze sul mercato del GNL in Asia
sono attese in futuro anche grazie ai recenti accordi tra Cina e
Federazione Russa per lo sviluppo di nuovi progetti via
gasdotto".
Lo ha detto il presidente dell'Autorità per l'Energia elettrica,
il gas e il sistema idrico, Guido Bortoni, nel corso della
relazione annuale, aggiungendo che "nel corso del 2014 i prezzi del
gas naturale hanno registrato un trend al ribasso in tutte e tre le
aree di mercato (Stati Uniti, Estremo Oriente ed Europa). In Europa
i prezzi hanno risentito dell'abbondanza dell'offerta a livello
internazionale e del calo della domanda, cui si è aggiunta la
pressione nella seconda metà dell'anno del crollo dei prezzi del
petrolio. I prezzi del gas sui mercati asiatici, tradizionalmente
indicizzati al petrolio e più alti rispetto ad altri mercati, dalla
fine del 2014 risultano in progressivo avvicinamento a quelli
fissati negli hub europei; in questo contesto, carichi di GNL
inizialmente destinati all'Asia sono stati dirottati verso
l'Europa".
"Nel 2014 i prezzi spot europei sono diminuiti del 22% (più dei
contratti a lungo termine indicizzati al petrolio)", ha
concluso.
gug/liv
guglielmo.valia@mfdowjones.it