Ital Gas Storage, controllata da una società che fa capo

a Morgan Stanley Infrastructure e da Whysol Investments, operatore di

investimento indipendente specializzato in infrastrutture greenfield,

annuncia il closing del contratto di finanziamento per complessivi 1.056,4

milioni per la progettazione, realizzazione e gestione del sito per lo

stoccaggio di gas naturale situato a Cornegliano Laudense (LO).

Si tratta, informa una nota, di una delle più importanti infrastrutture

energetiche strategiche del Paese e la prima che verrà realizzata in gran

parte con capitali internazionali da parte di un operatore indipendente.

Il progetto, che riveste un ruolo chiave nella Strategia Energetica

Nazionale delineata dal Ministero dello Sviluppo Economico, contribuirà

alla stabilità e alla sicurezza del sistema energetico italiano fortemente

dipendente dall'import, in particolare durante il picco di domanda dei

periodi invernali.

Ital Gas Storage apporterà al sistema gas italiano nuova capacità di

stoccaggio per circa 1,3 miliardi di metri cubi, con la possibilità di

scambiare 27 milioni di metri cubi di gas al giorno sulla rete di

trasmissione nazionale del gas, equivalenti a un incremento dell'8%

dell'attuale capacità di stoccaggio e del 10% degli attuali volumi di

stoccaggio giornalieri. La realizzazione dell'impianto di stoccaggio di

Cornegliano Laudense è stata affidata a Saipem e Schlumberger, gruppi

leader del settore che utilizzeranno tecnologie consolidate negli anni, in

ottemperanza a tutte le stringenti normative di sicurezza applicabili.

L'impianto ha grandi similitudini con altri siti di stoccaggio del gas già

funzionanti con successo da diversi decadi nella Pianura Padana.

Il contratto di finanziamento siglato rappresenta una delle principali

operazioni di limited recourse project finance del mercato italiano in

ambito energetico e la prima a livello europeo che utilizza questa tecnica

di finanziamento per un'attività greenfield legata allo stoccaggio di gas

naturale. L'operazione ha coinvolto un pool di banche internazionali

guidate da Banca IMI nel ruolo di global coordination e structuring bank,

insieme alle structuring bank Bank Crédit Agricole-CIB, ING e Natixis.

Altri sei istituti finanziari di standing internazionale, Bank of

Tokyo-Mitsubishi UFJ, Société Générale, UBI Banca, Helaba, Banco Santander

e BBVA sono state coinvolti nell'operazione di finanziamento.

"Siamo molto orgogliosi di questo progetto, in particolare per le

tecnologie impiegate e le misure di sicurezza adottate, le migliori ad

oggi a disposizione sul mercato, con cui è stato sviluppato. Con questa

operazione di finanziamento potremo inoltre contare su una solida

struttura finanziaria grazie ai capitali raccolti da primari investitori

internazionali e il forte sostegno di un pool di banche", ha dichiarato

Alberto Bitetto, Presidente e fondatore di Whysol Investments e Presidente

di Ital Gas Storage. "È un passo importante che va ad aggiungersi agli

sforzi compiuti da altri operatori nazionali affinché l'Italia possa

diventare il gas hub per buona parte d'Europa, un Paese di transito del

gas e non più solo di destinazione finale come lo è oggi. È stata una

strada lunga per Whysol e solo negli ultimi 12 mesi i profili normativi e

regolamentari ci hanno consentito di attrarre nuovi capitali, che per

oltre l'80% provengono dall'estero".

com/fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

January 28, 2016 09:43 ET (14:43 GMT)

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