"Gli attacchi del cosiddetto Stato islamico e la sua intenzione di controllare le aree strategiche sono una seria minaccia per le infrastrutture petrolifere della Libia; rappresentano un grave attacco non solo per l'economia nazionale libica ma per le condizioni di vita di milioni di cittadini libici, molti dei quali sono gia' in difficolta' per il conflitto politico e militare".

Lo afferma Martin Kobler, capo della missione di supporto Onu in Libia, a proposito dei recenti attacchi dell'Isis alle infrastrutture petrolifere nel Paese. Riferendosi al comunicato diffuso il 24 aprile dal Consiglio presidenziale libico, Kobler si unisce all'appello a prendere tutte le misure per salvaguardare i giacimenti e i terminali. "Chiedo a tutte le forze di sicurezza di rispettare l'autorita' del Consiglio presidenziale sulle risorse naturali libiche".

Kobler ricorda a tutte le parti la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite 2278 del 31 marzo, che condanna l'esportazione illecita di petrolio dalla Libia anche da parte di istituzioni parallele che non riconoscono l'autorita' del Governo di accordo nazionale; Kobler ribadisce la responsabilita' primaria del Governo di prendere le misure appropriate per prevenire l'esportazione illecita di greggio dalla Libia.

com/rov

 

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April 27, 2016 07:30 ET (11:30 GMT)

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