Il prezzo spot dell'oro, dopo aver rotto la soglia psicologica a 1.300 usd, tratta a 1.298,56 usd/oncia.

Per Eugen Weinberg, analista di Commerzbank, a dare una spinta in piu' alle quotazioni del metallo prezioso sono stati due fattori: la debolezza del dollaro Usa e l'afflusso degli investimenti.

In generale, il metallo giallo e' inversamente correlato al biglietto verde (la valuta di quotazione in cui l'oro e' prezzato a livello internazionale). Normalmente una performance debole della divisa statunitense rende il prezioso meno costoso cosa che ne agevola l'acquisto specialmente da parte dei consumatori al di fuori degli Stati Uniti, in particolare provenienti da Cina e India.

Di recente, il deprezzamento del dollaro e' stato determinato dalle cifre deludenti sull'andamento della crescita economica nel primo trimestre dell'anno al di la' dei confini statunitensi e dalla recente decisione presa dalla Banca centrale del Giappone che ha scelto di lasciare invariata la sua politica monetaria.

Tuttavia, ha precisato Weinberg, il rally dell'oro potrebbe essere soggetto a nuove pressioni, dal momento che la domanda del metallo prezioso, inteso come bene rifugio, sta venendo meno e sull'equity si stanno registrando dei miglioramenti.

Diversi analisti, inoltre, ritengono che saranno le indicazioni che fornirà la Federal Reserve in materia di politica monetaria ad influenzare l'andamento del prezzo dell'oro.

Nel frattempo, anche le quotazioni dell'argento sono salite in scia ai guadagni registrati dal metallo giallo. Al momento, il prezzo dell'argento tratta a 17,87 usd/oncia.

tla

talia.godino@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 02, 2016 07:29 ET (11:29 GMT)

Copyright (c) 2016 MF-Dow Jones News Srl.