I membri dell'Opec sono "volenterosi" di estendere il

loro accordo sui tagli alla produzione di greggio in occasione della

riunione di maggio.

A ribadirlo è il ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita e leader de

facto dell'Opec, Khalid al-Falih, puntualizzando che i Paesi del Cartello

hanno dimostrato "prestazioni impressionanti" nel ridurre la produzione

totale di oro nero di 1,2 milioni di barili al giorno.

Tuttavia, Falih ha sottolineato che il suo ed altri Paesi avrebbero

esaminato attentamente i livelli di offerta di greggio prima di decidere

se estendere i tagli. La ripresa della produzione di shale oil degli Stati

Uniti ed altri fattori ha portato ad un crollo generalizzato dei prezzi

del petrolio nel 2014, e l'eccesso di offerta ha contribuito a mantenere

il prezzo del petrolio al di sotto dei 50 usd al barile.

Lo scorso 30 novembre, i Paesi dell'Organizzazione hanno concordato

tagli drastici ai singoli output di petrolio. Tuttavia, alcuni membri

dell'Opec non hanno rispettato del tutto gli impegni presi, mentre

l'Arabia Saudita ha tagliato più di quanto concordato.

La riduzione della produzione di greggio di circa 300.000 barili al

giorno più di quanto promesso sta mettendo pressione alle finanze del

Paese.

Nonostante l'ingente riserva in valuta estera, infatti, Riyad sembra non

essere in grado di sostenere i tagli alla produzione a tempo

indeterminato. Nel mese di gennaio, il Fmi ha rivisto al ribasso la

previsione per la crescita economica del Paese allo 0,4% quest'anno, il

ritmo più lento dalla crisi finanziaria globale, da una stima precedente

del 2%.

In un incontro la settimana scorsa a Houston, Falih è sembrato meno

ottimista, esprimendo ai colleghi russi e iracheni la sua frustrazione per

i pochi progressi compiuti. Infatti, l'Iraq e la Russia hanno deciso di

tagliare la produzione, pur non avendo pienamente adempito ai propri

impegni. Falih, durante CeraWeek, una delle più grandi conferenze mondiali

di petrolio, ha avvertito che il suo Paese non avrebbe "sopportato il peso

di free riders" a lungo.

In scia a queste notizie, i prezzi del petrolio sono scesi, segnale del

fatto che gli investitori appaiono preoccupato che, senza i massicci tagli

da parte dell'Arabia Saudita,il mercato sia destinato a peggiorare

ulteriormente.

rsl

MF-DJ NEWS

1709:53 mar 2017

 

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March 17, 2017 04:53 ET (08:53 GMT)

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