La disputa sulle forniture di gas a favore dei ribelli filorussi
nell'Ucraina orientale non impatterà sulle consegne ai Paesi
dell'Unione europea.
Lo hanno deciso ieri a Bruxelles i ministri dell'Energia della
Russia, Alexander Novak, e dell'Ucraina, Volodymyr Demchyshyn,
durante le trattative con l'Unione europea.
Le disputa tra la società ucraina Naftogaz e il suo principale
fornitore di gas, il colosso energetico russo Gazprom, aveva
infatti messo in pericolo l'accordo mediato dall'Ue che aveva come
obiettivo quello di assicurare le forniture di gas durante i mesi
invernali. I battibecchi tra le due società pongono anche dubbi sul
fatto che i due Paesi siano in grado di negoziare un'intesa
successiva, considerando che il cosiddetto 'winter package' scade
alla fine di marzo.
Ancora irrisolta rimane la questione sulle forniture di gas ai
separatisti, ovvero su chi alla fine dovrà pagare per il gas
fornito da Gazprom alle aree di Donetsk e Luhansk che non è
autorizzato da Naftogaz.
"Sono stato rassicurato sul fatto che le forniture di gas ai
mercati dell'Ue restano assicurata", ha affermato il vice
presidente della Commissione europea per l'Energia, Maros Sefcovic,
dopo le trattative di ieri nella capitale belga.
red/est/rug