Wall Street continua a trattare debole, insieme ai prezzi del petrolio, in attesa degli esiti della riunione del Fomc che terminerá domani.

Il Dow Jones scende dello 0,15%, l'S&P 500 dello 0,38% e il Nasdaq Composite dello 0,5%. Male anche il greggio che lascia sul terreno l'1% circa.

"Sarebbe una sorpresa se i banchieri" della Federal Reserve "restassero fermi a questo punto", sottolinea Dominic Pappalardo, fixed income strategist di McDonnell Investment Management. Per l'esperto sará interessante vedere se la Fed fará riferimenti a quando agirá di nuovo o se segnalerá quali indicatori sono monitorati piú da vicino per decidere le prossime mosse.

"E' difficile che arrivi nuovo denaro sull'azionario" prima del comunicato del braccio operativo della Federal Reserve, commenta Andrew Sullivan di Haitong International Securities a Hong Kong.

"E' la quiete prima della tempesta", aggiunge David Lafferty, capo strategist di Natixis Global Asset Management, puntualizzando che il mercato è pronto a tre rialzi dei tassi di interesse da parte del Fomc ma c'è spazio anche per quattro azioni.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, i prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono saliti dello 0,3% a livello mensile a febbraio, battendo le attese del consenso (+0,1%) mentre il dato di gennaio è stato confermato al +0,6% m/m.

Sempre a febbraio i prezzi alla produzione core sono cresciuti dello 0,3% (+0,2% il consenso) mentre quelli per consumi personali sono saliti dello 0,4%.

Sul valutario il cambio euro/usd è in calo a 1,0637 con minimo intraday a 1,0625, mentre sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale è poco mosso all'1,3682% mentre quello del decennale, in scia ai cali dei prezzi del petrolio, è tornato sotto il 2,6% al 2,599%.

alb

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March 14, 2017 11:27 ET (15:27 GMT)

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