Wall Street ha accelerato al ribasso in scia ai prezzi del petrolio mentre sui listini continuano a pesare i Pmi cinesi che si sono rivelato deboli.

Male anche le Borse europee dopo che la Commissione Ue ha tagliato le stime di crescita del Pil del 2016 e del 2017, con il Dax che scende nettamente del 2%.

"Sui listini domina l'avversione al rischio oggi. Sell in may and go away", sottolinea un analista. Il Dow Jones cede l'1,05%, l'S&P 500 l'1,11% e il Nasdaq Composite l'1,24%. Tra i peggiori titoli Goldman Sachs che lascia sul terreno il 2,38%. Male anche i prezzi del petrolio con il Brent che scende dell'1,61% a 45,09 dollari al barile e il Wti del 2,05% a 43,86 usd, di nuovo sotto la soglia dei 44 usd.

Il Pmi manifatturiero di Pechino elaborato da Caixin e Markit è calato ad aprile, alimentando i dubbi sulla capacitá del Governo e della Banca centrale di sostenere, attraverso i loro stimoli, la crescita della seconda economia mondiale.

Nel dettaglio il dato è sceso a 49,4 punti dai 49,7 di marzo. E' il quattordicesimo mese in cui l'indice si attesta in territorio di contrazione.

Quello ufficiale di ieri è invece calato a 50,1 punti dai 50,2 di marzo, al di sotto delle previsioni di 12 economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano invece un miglioramento a quota 50,4.

Nel frattempo, sul fronte Fed, John Williams, numero uno della Federal Reserve di San Francisco, ha detto che a suo avviso ci sono argomentazioni a favore di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti, pur sottolineando che la Fed non ignora l'economia globale e tiene conto dell'influenza delle condizioni internazionali.

Sul valutario il cambio euro/usd, dopo aver toccato un massimo intraday sopra 1,16 a 1,1615, è ora tornato a 1,1537. Sull'obbligazionario è fuga verso gli asset sicuri: il rendimento del Treasury biennale è infatti in calo allo 0,75% e quello decennale all'1,79%.

alb

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May 03, 2016 10:20 ET (14:20 GMT)

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