La giustizia brasiliana ha negato all'Eni l'assegnazione dei diritti di esplorazione petrolifera di un blocco off-shore al largo delle coste sudamericane per il quale nel 2006 aveva presentato un'offerta pari a 142,3 milioni di dollari risultata la più alta.

Secondo la Corte Federale Regionale di Rio de Janeiro, scrive MF, l'Eni non ha titolo per opporsi alla decisione del governo brasiliano di sospendere prima, e cancellare poi, la gara bandita per lo sfruttamento di questo tratto di mare. Il governo locale ha provveduto dapprima a sospendere l'aggiudicazione della gara, salvo poi cancellarla nel 2012 innescando a quel punto la reazione dell'Eni, che ha deciso di ricorrere alle vie legali.

Nel momento in cui il tender era stata bandito il Brasile non aveva ancora scoperto le enormi riserve petrolifere sub-salt (sotto il mare). Questa scoperta, però, arrivata prima che l'Eni potesse formalizzare il contratto per il diritto di sfruttamento dell'area con l'Agencia Nacional do Petroleo, ha spinto il governo locale a riscrivere le regole per l'estrazione degli idrocarburi.

red/als

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