Chiusura positiva per i principali listini europei in

un'altra giornata ricca di dati macro: il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,81% a 20.101 punti con l'Ibex (+0,76%), il Ftse 100 (-0,09%), il Cac-40 (+0,2%) e il Dax (+0,6).

I dati macro pubblicati nel corso della mattinata non hanno avuto un particolare impatto sulle piazze Ue. Nel dettaglio, l'indice di fiducia delle imprese italiane nel mese di novembre si è attestato a 87,7 punti da 89,1 di ottobre, mentre il tasso di disoccupazione tedesco di novembre è stato pari al 6,6%, in calo rispetto al consenso a +6,7%.

L'indice di fiducia economica di novembre dell'Eurozona si è attestato a 100,8 punti rispetto al consenso posto a 95,9 punti, l'indice di fiducia dei servizi di novembre è rimasto stabile a +4,4 punti (4 punti il consenso), l'indice di fiducia delle imprese è stato di -4,3 punti (-5,5 punti il consenso) e l'indice di fiducia dei consumatori a -11,6 punti (-11,6 punti consenso).

Tuttavia, il sentiment degli investitori è migliorato con il presidente della Bce, Mario Draghi, che durante la sessione di domande e risposte al termine del suo discorso presso l'Universitá di Helsinki ha confermato la propria visione accomodante ribadendo che il Consiglio dell'Eurotower è unanime sull'utilizzo di nuove misure se necessario. A detta del numero uno della Bce verranno inoltre considerate nuove misure per stimolare le aspettative di inflazione.

A rafforzare il mood positivo del mercato c'è poi stato il dato sull'inflazione preliminare di novembre tedesco (invariato m/m, +0,6% a/a) che pur essendo perfettamente in linea con le attese si è posizionato su livelli molto contenuti andando quindi a favore di un intervento da parte della Bce.

Giornata positiva a Milano per il comparto dei bancari: Ubi B. (+1,98%), B.Popolare (+2,51%), Intesa Sanpaolo (+2%), B.P.E.Romagna (+2,51%), Mediobanca (+2,19%), Unicredit (+2,05%) e B.P.Milano (+1,36%). In lieve calo solo B.Mps (-0,45%).

In luce Wdf (+3,7% a 76,69 euro) che secondo un esperto è impostata molto bene dal punto di vista tecnico e che sta puntando a raggiungere quota 7,9 euro.

In evidenza Telecom I (+2%). Secondo indiscrezioni di stampa il gruppo di tlc effettuerá lo spin-off delle torri mobili italiane da trasferire in una newco che nascerá all'inizio del prossimo anno.

Acquisti su Enel (+1,99%). L'amministratore delegato del gruppo, Francesco Starace, ha sottoscritto un accordo quadro con Shi Lirong, ceo di Zte Corporation, azienda leader cinese nel settore dell'IT, per dare vita ad una cooperazione tra i due gruppi nel settore della mobilitá elettrica, delle reti intelligenti e delle rinnovabili.

In luce Azimut H. (+1,46% a 18,42 euro) che resta tra i preferiti di Deutsche Bank nel settore dei Financial Services europei.

Acquisti anche su Terna (+1,15%) con Citigroup che ha confermato su titolo il prezzo obiettivo a 3,2 euro e la raccomandazione sell.

In perdita il comparto petrolifero in seguito al nulla di fatto dell'Opec di quest'oggi. L'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio ha deciso di non tagliare la produzione di greggio e questa scelta secondo alcuni esperti potrebbe comportare un ulteriore calo delle quotazioni del petrolio. Saipem ha perso il 4,85%, Tenaris il 3,61% ed Eni -1,96%. Il comparto dell'Oil & Gas è stato il peggiore a livello Ue e ha registrato una perdita del 4,19%.

Sul resto del listino si segnala Piaggio (+4,02% a 2,38 euro). Kepler

Cheuvreux ha alzato sul titolo la raccomandazione a buy da hold e il

prezzo obiettivo a 3 euro da 2,5 euro.

In positivo Ima (+1,98% a 33,5 euro) che ha beneficiato dell'avvio di

copertura da parte di Mediobanca Securities con rating outperform e prezzo obiettivo a 38 euro e dell'incremento del Tp a 36 euro da 34 euro

effettuato da Equita Sim (buy).

Acquisti anche su Notorious (+2,76% a 2,98 euro) che vede qualche presa di profitto dopo il forte rally di ieri. La societá questa mattina ha annunciato i target del business plan al 2017 che puntano a ricavi di 39,8 mln, un Ebitda pari a 26,6 mln e un utile netto di 13,1 mln.

Bene Seat P.G. che chiude sulla parità dopo aver toccato un massimo intraday di 0,0012 euro. Il gruppo ha ricevuto una comunicazione dagli ex amministratori con la quale hanno formulato una proposta di definizione bonaria di ogni controversia inerente i fatti contestati, per un valore di 30 milioni euro.

In evidenza anche Exprivia (+11,54%) e Prelios (+5%). In rosso Bialetti I. (-4,22%) e Primi sui Motori(-2,69%).

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