Prima seduta dell'anno a due velocità e piuttosto volatile per le borse europee. Segno più per Milano (+0,62%), Madrid (+0,69%) e Lisbona (+1,17%) mentre hanno chiuso in rosso Parigi (-0,48%), Francoforte (-0,42%) e Londra (-0,28%).

L'attenzione degli operatori resta sempre concentrata sulle prossime mosse della Bce. Cresce, in particolare, l'attesa per la riunione del 22 gennaio.

I rischi sulla capacitá della Banca centrale europea di adempiere al

proprio mandato di stabilitá dei prezzi sono aumentati nel corso degli

ultimi 6 mesi, ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, durante un'intervista. Secondo il governatore, le aspettative d'inflazione a medio termine sono in calo dal mese di giugno. Draghi ha, inoltre, detto che sono stati fatti i preparativi per modificare il volume, le tempistiche e il contenuto delle misure di stimolo agli inizi del 2015, se necessario, per rispondere a un periodo di troppo bassa inflazione, ammonendo i Governi europei per la lentezza nelle riforme.

Queste parole hanno aumentato ancora una volta le attese che l'Istituto

di Francoforte possa intraprendere al piú presto un programma di acquisto

di titoli di Stato. Nel pomeriggio, però, il negativo andamento di Wall Street ha inciso sull'andamento dei listini europei.

Sul fronte macro da segnalare, inoltre, che il Pmi italiano di dicembre è sceso a 48,4 dai 49 di novembre. In discesa, da novembre, anche il Pmi in Francia (a 47,5 da 48,4) mentre il Pmi tedesco si assesta a 51,2 punti (come il consensus). Leggermente peggiore delle attese, invece, il dato Pmi della zona Euro (50,6 rispetto a 50,8).

Negli Usa, il Pmi manifatturiero ha rallentato a 53,9 punti a dicembre dai 54,8 di novembre. L'indice Ism manifatturiero a dicembre è sceso a 55,5 punti dai 58,7 punti di novembre a fronte di un consenso a 57,5 punti. Le spese per costruzioni a novembre, in base ai dati destagionalizzati, sono scese dello 0,3% a livello mensile (+0,4% m/m il consenso).

Ancora sui minimi degli ultimi anni il petrolio mentre l'euro è sceso sui livelli degli ultimi 29 mesi contro il dollaro.

In questo contesto hanno brillato soprattutto le banche. Bene, in

particolare, B.P.Milano (+5,07%) in scia anche alle attese per la riforma

della governance. In luce anche B.Mps (+2,43%), B.P.E.Romagna (+2,1%), Intesa Sanpaolo (+1,32%), B.Popolare (+2,39%), Mediobanca (+1,4%), Ubi B. (+2,1%), Unicredit (+1,87%).

Denaro su Atlantia (+3,16%). Lo Stato francese ha comunicato a Ecomouv la presa in carico dell'indennitá di risoluzione del contratto di partenariato, conformemente ai criteri di calcolo previsti dal Protocollo d'accordo del 20 giugno 2014. L'importo netto dell'indennitá prevista è pari a 403 milioni di euro e verrá corrisposta a Ecomouv il prossimo 2 marzo. A questo importo 'cash', secondo quanto ha spiegato a MF DowJones una fonte a conoscenza del dossier, si aggiungerá l'assunzione del debito di progetto da parte dello Stato per un corrispettivo di circa 390 milioni di euro.

Da segnalare anche Azimut H. (+1,94%) - dallo scorso 26 dicembre, attraverso i propri fondi d'investimento, Lazard Asset Management detiene una partecipazione del 5,007% nel capitale della società - e Wdf (+1,88%) in attesa della presentazione del nuovo budget 2015-2017 prevista per il 15 gennaio.

Nel resto del listino in evidenza Salini Impregilo (+1,72%) dopo che il Dab (Dispute Adjudication Board) ha riconosciuto un primo risarcimento da 234 mln di dollari al consorzio composto da Sacyr, Jan de Nul e dal gruppo italiano in seguito all'arbitrato sorto per gli extra costi legati al lavori per il raddoppio del Canale di Panama.

Sugli scudi pure Kinexia (+17,37%) e La Doria (+6,84%) che ha aggiornato il nuovo massimo storico. Ancora denaro su Bialetti I. (+5,46%), già in rally nell'ultima seduta del 2014 dopo la notizia che l'azienda e il pool di banche creditrici hanno siglato un accordo di risanamento del debito che modifica parzialmente quello raggiunto nel 2012, finalizzato a supportare la societá nell'attuazione del piano industriale 2014-2017

Sull'Aim Italia in luce Ki Group (+10,37%%). Attesa per l'assemblea del 7 gennaio chiamata ad approvare la distribuzione di un dividendo

straordinario per un controvalore pari a 2,5 mln, pari a 0,453 euro con

stacco cedola il 12.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

Grafico Azioni Bialetti Industrie (BIT:BIA)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Bialetti Industrie
Grafico Azioni Bialetti Industrie (BIT:BIA)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Bialetti Industrie