Milano resta in territorio positivo (Ftse Mib +0,52% a 20.626
punti) dopo l'apertura di Wall Street (Dow Jones -0,24%, S&P
500 -0,18%).
"Il risultato in Grecia (la vittoria di Syriza) è stato in linea
con le attese. Era quindi abbastanza scontato. Comunque, il tema
più importante resta quello del QE, il vero fattore che ha cambiato
i mercati. L'impressione è che molti investitori si stiano
riposizionando sull'Europa. Sta tornando il forte interesse
sull'azionario Ue", commenta un gestore contattato da
MF-Dowjones.
A piazza Affari non si arrestano gli acquisti su Wdf (+4,23% a
8,995 euro) che sono accompagnati da volumi elevati: sono già
passati di mano circa 5,264 mln pezzi, pari al 2,06% del capitale,
rispetto alla media a 30 giorni di circa 2,4 mln pezzi. A sostenere
le azioni ci sono le indiscrezioni di stampa del fine settimana
secondo cui i fondi di private equity, Kkr e Cvc, sarebbero
interessati ad entrare nel capitale della società.
Sempre positive le banche: B.Popolare +1,22%, B.Mps +0,16%,
B.P.Milano +1,2%, Intesa Sanpaolo +0,54%, Mediobanca +2,45%, Ubi B.
+0,01% e Unicredit +0,53%. In calo solo B.P.E.Romagna (-0,56%).
In lieve calo Telecom I. (-0,2% a 1,016 euro) che continua
comunque a mantenersi al di sopra di 1 euro. Secondo ICBPI le
operazioni di M&A
sostengono i titoli del settore, specie Telecom Italia che
potrebbe trarre importanti benefici dal consolidamento nel
mercato mobile, sia in Brasile che nel mercato domestico.
Sul resto del listino si segnala Rai Way (+3,11% a 3,444 euro)
su cui Banca Imi ha avviato la copertura con giudizio buy e prezzo
obiettivo a 3,88 euro. Gli analisti giudicano la società un
operatore infrastrutturale "non replicabile", che garantisce
"flussi di cassa visibili e alti ritorni".
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it