"Nell'anno, tenuto conto delle liquidità in portafoglio,
abbiamo effettuato alcuni investimenti" in Fiat Chrysler
Automobiles,
tramite l'acquisto di obbligazioni e azioni e la sottoscrizione
del
prestito convertendo, per una posizione totale di circa 100
milioni di
euro.
E' quanto si legge in una lettera inviata dalla societá
d'investimenti
ai suoi azionisti, dove si spiegano le ragioni alla base
della
costituzione della posizione.
Nel dettaglio, precisa la lettera, "il gruppo Fca ha di recente
dato
vita ad una delle più rilevanti vicende imprenditoriali
dell'intera storia
industriale del paese; considerate le condizioni del gruppo FIAT
fino a
qualche anno fa, data la situazione forse anche peggiore di
Chrysler e
cosa la realtà congiunta rappresenta oggi - settimo e più
dinamico
produttore di auto al mondo - quanto realizzato meritava una
particolare
attenzione".
Inoltre "prima della quotazione a Wall Street le obbligazioni e
le
azioni Fiat erano trattate a prezzi che - a nostro avviso -
contenevano un
errato sconto del quale poter beneficiare", prosegue Tamburi
I.P. nella
missiva. "Quando, nel corso dell'estate, sono circolate notizie
in merito
all'eccessiva onerosità dell'esercizio del diritto di recesso a
favore dei
soci per la fusione tra Fiat e Chrysler ed anche all'eventualità
che la
fusione stessa potesse essere a rischio, i titoli hanno avuto
ulteriori
cali, non giustificabili".
"Una simile posizione - si evidenzia nella lettera - potrebbe
apparire
incoerente con la normale attività di Tamburi, ma la nostra
attenzione ad
operazioni di potenziale incremento di valore tramite
transazioni di
carattere straordinario non poteva non cogliere dei deal, ora
culminati
con la quotazione a Wall Street, con l'emissione del prestito
convertendo
e con il prossimo spin-off del gruppo Ferrari, che apparivano
condotti con
abilità e nell'ambito di un disegno strategico di forte
valorizzazione".
com/mur