Il Ftse Mib guadagna l'1,17% a 21.248 punti in attesa
dell'apertura delle Borse americane.
I prezzi import negli Usa sono scesi del 2,8% su base mensile a
gennaio a fronte di un consenso a -3,2% m/m (-1,9 m/m il dato
rivisto di dicembre), registrando il piú grande calo da dicembre
2008.
"Il dato americano non ha avuto un particolare impatto sui
listini Ue dal momento che in questo momento non è molto
significativo. Il Pil europeo ha lanciato un buon segnale per la
ripresa e lunedì ci potrebbe essere un accordo tra Europa e
Grecia", spiega un esperto contattato da MF-Dowjones.
A piazza Affari in luce Unicredit (+3,66%) che scambia in
territorio positivo con Intesa Sanpaolo (+2,49%), B.P.Milano
(+2,45%), Ubi B. (+2,3%), B.Mps (+1,88%), B.Popolare (+1,71%) e
B.P.E.Romagna (+1,03%). In calo solo Mediobanca (-0,88%).
Acquisti su Generali Ass. (+1,1% a 18,36 euro). JPMorgan ha
alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 20 a 21 euro, confermando
la raccomandazione overweight. Gli esperti credono che la società
alzerá la cedola dai 45 centesimi del 2013 a 67 centesimi per il
2014 (il consenso è fermo a 60 centesimi).
Sul resto del listino si segnala Cairo Comm. (+3,75% a 6,09
euro) che ha accelerato al rialzo dopo la pubblicazione dei conti
2014, che hanno evidenziato un utile netto superiore alle attese di
un analista di una primaria casa d'affari.
Denaro su Juventus F.C. (+1,91% a 0,2344 euro) su cui Twice
Research ha avviato la copertura assegnando un fair value a 0,25
euro e su Biesse (+0,08% a 13,01 euro) che il 19 febbraio riunisce
il Cda per approvare il Piano Triennale 2015-2017.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it