Una super holding che controlli con Ei Towers e Rai Way. Sarebbe
questo, scrive Il Messaggero, il piano B al quale la società delle
torri controllata indirettamente da Mediaset starebbe pensando dopo
aver dato la disponibilità a eventuali modifiche della struttura
dell'operazione che vede in cabina di regia Jp Morgan. E per
superare lo sbarramento di governance posto dallo Stato
relativamente al controllo del 51% di Rai Way, dalle parti di
Cologno si è già predisposta una soluzione.
Anzi, scrive il quotidiano, le banche coinvolte da Jp Morgan nel
finanziamento da 1,1 mld per l'Opas e per rifinanziare parte del
debito esistente di Ei Towers che tre giorni fa avevano rilasciato
un pre-impegno, nelle ultime ore avrebbero ricevuto il segnale di
prendere in considerazione un'ipotesi alternativa. A parte la banca
americana che svolge il ruolo di advisor e quindi è coinvolta
attivamente, prosegue il giornale, in campo ci sono altri quattro
istituti che hanno solo manifestato interesse: sono Unicredit,
Mediobanca, B.P.Milano e Bnp Paribas. C'è quindi anche piazzetta
Cuccia che da giorni stava cercando di posizionarsi nella
contesa.
Jp Morgan, continua il quotidiano, ha fornito il committment per
1,1 mld e adesso sta negoziando un primo riparto dal rischio
secondo un piano da 220 mln a testa. Articolato però in un term
loan da 50 mln a cinque anni, in un bridge to loan da 350 mln a 24
mesi e in 700 di una linea per cassa a tre anni. Si dovranno quindi
definire gli spread, ma si tratta di dettagli sui quali l'accordo è
a portata di mano. In un secondo tempo l'intera operazione verrebbe
allargata a una decina di altre banche: un'altra sindacazione per
consentire di diluire di più il rischio. Nell'operazione spicca il
passo indietro di Intesa Sanpaolo che pure era stata contattata per
prima da Ei Towers per rilasciare il committment.
Quanto al piano B, alle banche -aggiunge il giornale- sarebbe
stato chiesto di tenere in evidenza la possibilità di girare il
finanziamento a una newco. Di fronte ai veti e alle resistenze
calate dalla politica e dal Governo, in casa Mediaset non si
esclude di percorrere una variante che preveda una costruzione
societaria imperniata su una holding che nascerebbe per favorire
una governance nella quale il controllo numerico dello Stato
sarebbe salvaguardato con Mediaset quindi in minoranza, ma con
regole di gestione che non mortifichino nessuno. La holding
potrebbe consentire anche una successiva apertura a un terzo
partner. E qui potrebbe esserci lo spazio per Telecom I. mediante
un conferimento delle sue torri (Inwit) al momento destinate a
piazza Affari.
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