La Cina si avvicina a un altro gruppo italiano: Giochi

Preziosi. Michael Lee, una conglomerata cinese di Taiwan con affari che

spaziano dai giocattoli alle gemme preziose, metterà sul piatto circa 30

mln per entrare, attraverso un aumento di capitale nella Giochi Preziosi,

con circa il 35%.

Lo scrive La Stampa spiegando che secondo fonti finanziarie l'operazione

che aveva subito una battuta d'arresto all'inizio di marzo, dovrebbe

ricevere il via libera dei soci e delle banche nel giro di una decina di

giorni, prima di Pasqua.

La Fingiochi, la holding di Enrico Preziosi, patron del Genoa, avrà il

51% del polo della produzione dei giocattoli, tra cui i famosi "Gormiti".

L'aumento di capitale dovrebbe essere sottoscritto anche da Intesa

Sanpaolo e IdeA Capital Funds (gruppo De Agostini) che insieme arriveranno

ad avere una partecipazione intorno al 14%. Mentre il fondo Clessidra

dovrebbe uscire del tutto.

L'ingresso di un nuovo socio si è reso indispensabile per Preziosi che

deve fare i conti con un debito di circa 270 mln. All'inizio di marzo le

12 banche creditrici, guidate da Bnp Paribas, avevano messo una serie di

paletti e mosso qualche resistenza al piano di riassetto della Giochi

Preziosi. Ora gli ultimi nodi sembrano sciolti e le banche (tra cui Intesa

Sanpaolo, Unicredit e B.Carige) sarebbero pronte a dire sì all'operazione.

Michael Lee diventerà socio tramite il veicolo Oceanic Gold Global.

vs

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