Il presidente del Creval, Giovanni De Censi, non esclude a
priori l'ipotesi stand alone per l'istituto di credito
valtellinese.
Parlando a margine di un convegno a Milano, il banchiere ha
infatti spiegato che l'ipotesi di non programmare aggregazioni con
altri istituti "è una soluzione da considerare. Non ci sono opzioni
privilegiate". De Censi ha comunque assicurato che "in questo
momento non c'è alcun orientamento concreto. È come quando si sta
amoreggiando: si guarda con attenzione chi scegliere".
Al momento, ha detto ancora il Presidente del Creval, "dobbiamo
ancora meditare se fare prima la Spa oppure se scegliere prima un
partner". Trapela però che i preparativi per innescare l'atteso
risiko bancario sembrano ancora in alto mare. "Tutti parlano con
tutti, credo che non ci sia nulla di concreto con nessuno, al
momento. Ci vorrà un annetto per sistemare il tutto. Sono scelte
industriali molto importanti che devono portare benefici a tutti i
soci".
Circa l'ipotesi della creazione di un polo bancario valtellinese
che nascerebbe dalla fusione del Creval con B.P.Sondrio, De Censi
si è limitato a commentare che "è un gran bel punto di domanda",
mentre sulle voci di mercato che a più riprese nelle scorse
settimane hanno dipinto B.P.Milano come la 'bella del ballo' -
ossia come la banca più contesa tra le 11 popolari coinvolte nel
processo di trasformazione in Spa - il banchiere ha osservato che
"sono gli advisor che lo dicono".
ofb