Il Ftse Mib (-0,73% a 23.143 punti) resta sostanzialmente
stabile dopo il dato Usa sulle richieste settimanali di sussidi di
disoccupazione che si sono attestate a 295.000 unità (287.000 unità
il consenso).
"Il dato è stato peggiore delle attese ma non ha avuto un
impatto rilevante sui listini azionari che si concentrano
completamente sulla Grecia. Attendiamo ora l'indice Pmi
manifatturiero preliminare di aprile alle 15h45 e alle 16h00 la
vendita di nuove unità abitative nel mese di marzo. Quest'ultimo
dovrebbe essere il dato più importante da osservare", commenta un
esperto contattato da MF-Dowjones.
A piazza Affari Enel (+0,28% a 4,226 euro) resiste bene ai cali
diffusi un po' su tutto l'indice. Equita Sim ha confermato sul
titolo la raccomandazione buy mentre Credit Suisse ha alzato il
prezzo obiettivo a 4,3 euro da 3,6 euro (rating neutral).
Deboli le banche: Ubi B. -0,63%, Mediobanca -0,64%,
B.P.E.Romagna -0,76%, Intesa Sanpaolo -0,85%, Unicredit -1,27%,
B.P.Milano -1,31%, B.Popolare -1,46% e B.Mps -1,73%.
Proseguono invece le vendite su Stm (-3,78% a 8,915 euro) che
viene penalizzata dai risultati e dalla guidance di Texas
Instruments. In scia a questa notizia l'azione paga prese di
profitto dopo il recente rally.
Sul resto del listino si segnala Acea (+0,91% a 12,18 euro).
L'a.d. Alberto Irace ha dichiarato che il processo di
consolidamento delle utility è "un'opportunitá" per Acea, che "ha
tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista".
Inoltre, il top manager ha parlato di un dividendo stabile nel
tempo, con un payout del 55-60%. Tra le utility in rialzo anche
Hera (+1,68%) e Iren (+0,78%).
Resta in positivo B.Carige (+3,47% a 0,0716 euro). L'a.d., Piero
Montani, durante l'assemblea degli azionisti ha dichiarato che la
banca ha "circa un miliardo di euro di sofferenze da negoziare per
la vendita".
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it