Il cambio dei vertici delle principali società pubbliche è stata una delle prime mosse del governo Renzi.

In particolare le quattro quotate a partecipazione statale hanno cambiato capo azienda proprio un anno fa. A 12 mesi di distanza della nomina, MF-Milano Finanza (settimanale del gruppo Class E. che, insieme a Dow Jones & Co, controlla questa agenzia) in edicola domani, fa il primo bilancio della gestione di Claudio Descalzi all'Eni, di Francesco Starace all'Enel, di Mauro Moretti a Finmeccanica e di Matteo Del Fante a Terna.

La palma del miglior titolo spetta a Finmeccanica, le cui quotazioni sono più che raddoppiate dal 15 maggio scorso, giorno dell'entrata in carica di Moretti, contro il +15% messo a segno dalla borsa: la riorganizzazione industriale messa in atto dall'ex capo delle Ferrovie e la campagna di cessione delle attività non strategiche ha convinto gli investitori, come dimostra il consensus degli analisti ancora favorevole al titolo.

Segno positivo anche per Terna, con una performance positiva di circa il 10% e in linea con il mercato nell'era Del Fante (dal 27 maggio 2015), un dato che peraltro non tiene conto dello stacco dell'acconto sul dividendo da 7 centesimi.

Dall'insediamento di Starace ha guadagnato anche Enel (+7%) ma meno dell'incremento registrato dagli indici di borsa. Il nuovo Ceo ha riorganizzato Spagna e Sudamerica (Endesa) e secondo gli analisti il titolo è sottovalutato rispetto ai concorrenti pur operando in uno scenario molto duro.

Più complessa la situazione dell'Eni che ha scontato, così come tutte le major mondiali, il dimezzamento del prezzo petrolio. Il titolo ha perso 10 punti ma va tenuto conto che nel frattempo ha staccato un anticipo sul dividendo 2014 di 56 centesimi. Ora, secondo gli esperti, ci sono possibilità di recupero in borsa.

red

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