Creval ha chiuso il primo trimestre con un risultato operativo
di 229 mln euro, registrando una flessione di 1,8% rispetto a 233
milioni dello stesso periodo del 2014.
Gli oneri operativi, spiega una nota, sono di 123 mln (-2,3%
a/a), il risultato netto della gestione operativa è di 106 mln
(-1,2% a/a), le rettifiche di valore su crediti e altre attività
finanziarie si attestano a 67,5 mln mentre il risultato netto è di
23,4 mln, in confronto ad un sostanziale pareggio del primo
trimestre dello scorso anno.
La raccolta diretta si attesta a 23,3 miliardi, quella indiretta
raggiunge i 12,9 mln (+7,95 sul 31 dicembre 2014), i crediti verso
la clientela sono di 18,6 mld (-2,1%). Il patrimonio netto di
pertinenza del Gruppo al 31 marzo 2015 registra una consistenza di
2.131 milioni di euro, i coefficienti patrimoniali si attestano
rispettivamente a: 11,1% per il Common Equity Tier1 ratio in regime
di applicazione transitorio; 13,6% per il Total Capital ratio
"phased in".
Secondo la società il credito dovrebbe tornare a crescere dalla
fine del 2015, con un graduale miglioramento anche della qualità
del credito e del margine d'interesse. Le sofferenze sono attese
ancora in crescita, sebbene a ritmi progressivamente più contenuti.
Le rettifiche su crediti, pur se in graduale riduzione, potranno
limitare la redditività complessiva; in tale contesto Creval si
aspetta una contrazione del costo del credito nel corso dell'anno,
in linea con i target di Piano Industriale. I margini dell'attività
bancaria commerciale saranno viceversa sostenuti da un ulteriore
miglioramento dello spread da clientela, principalmente per effetto
di minori costi della raccolta, e dal progresso delle commissioni
nette, controbilanciando la minor contribuzione da interessi su
titoli attesa. I costi operativi sono previsti in ulteriore
flessione nella seconda metà dell'anno, anche per effetto dei
risparmi attesi dalla piena attuazione dell'accordo sindacale
sottoscritto a dicembre dello scorso anno.
com/lab