Moody's Investors Service ha aggiornato il rating di 17 istituti di credito italiani in seguito alla revisione delle metodologie di assegnazione dei meriti di credito e delle valutazioni sul possibile sostegno governativo.

Alla luce della revisione della metodologia, si legge in una nota, l'iniziativa dell'agenzia riflette in generale il moderato profilo macro-economico dell'Italia, i modesti indici patrimoniali delgi istituti, la protezione offerta ai creditori senior dai notevoli volumi di depositi e titoli di debito e la previsione di un probabile calo del sostegno governativo in caso di necessità.

Nel dettaglio Moody's, che ha confermato l'outlook stabile per la maggior parte degli istituti interessati, ha alzato il rating di Unicredit a Baa1 e tagliato il merito di credito di Unicredit Leasing da Baa3/Prime-3 a Ba1/Not-Prime. Promossa anche Intesa Sanpaolo e la sua controllata Banca Imi a Baa1, mentre il rating di Ubi B. e' stato aumentato a Baa2/Prime-2, quello di Bnl (gruppo Bnp Paribas) a Baa1, di Cariparma (gruppo Credit Agricole) ad A3, di B.P.Milano a Ba3, di Credem a Baa2, di Creval a Ba2, di Fca Bank a Baa2, di Cassa Centrale Raiffeisen a Baa1.

Moody's ha confermato il rating Ba2 di Iccrea BancaImpresa, Ba1 di Banca Sella Holding, Baa3 di Cassa Centrale Banca-Credito Cooperativo del Nord Erst e Ba1 a Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale. L'unico taglio riguarda Mediocredito Trentino Alto Adige, il cui rating e' stato abbassato a Ba1 da Baa3.

L'agenzia ha infine assegnato valutazioni di rischio di controparte a 19 banche e loro filiali.

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