I nuovi azionisti di Banca Carige vogliono puntare sul
private banking e su una clientela di elevato standing. Si può
riassumere
così la decisione del Cda di ieri di non cedere Banca Cesare
Ponti a
B.Finnat e di mantenerla tra gli asset del gruppo. Prosegue,
invece, il
percorso di cessione della società di credito al consumo
Creditis Servizi
Finanziari, per la quale è in corso una trattativa con il fondo
americano
Apollo Global Management.
Il board presieduto da Cesare Castelbarco Albani, scrive MF, ha
fatto
sapere di aver valutato "l'importanza di valorizzare
adeguatamente
l'attività nel private banking usufruendo del marchio Banca
Cesare Ponti",
si legge in una nota. Fatto che lascia prevedere un imminente
piano di
rilancio dello storico brand e dell'attività legata ai clienti
di
standing. La private bank era stata messa in vendita per
ottemperare alle
indicazioni della Banca centrale europea in seguito ai risultati
non
edificanti in sede di asset quality review e stress test.
com/cas