Nelle previsioni di Eni Kashagan riavviera' la

produzione nell'ultimo trimestre del 2016. Per Royal Dutch Shell, partner

del Cane a sei zampe nel consorzio Ncoc che sviluppa il giacimento kazako,

bisognera' forse aspettare il primo trimestre del 2017. Una data sicura,

insomma, ancora non c'e'.

L'unica cosa certa, scrive MF, e' che i lavori di riparazione affidati a

Saipem procedono "abbastanza bene", come ha detto agli analisti il

responsabile dell'Upstream Eni Antonio Vella nella conference call sui

risultati del terzo trimestre.

Uno scossone e' arrivato invece da Standard & Poor's, che ha deciso di

escludere Kashagan dai fattori che influenzano il rating sovrano del

Kazakhstan almeno per i prossimi due anni. "A causa dei ripetuti ritardi

crediamo che il giacimento vada oltre l'orizzonte temporale del rating,

che e' di due anni", e' la spiegazione dell'agenzia, che addirittura si

aspetta la ripresa della produzione a Kashagan "non prima del 2018".

Persino KazMunaiGas, la compagnia petrolifera kazaka, si tiene sul vago

in merito ai tempi. Intanto, pero', sta cercando di correre ai ripari. Kmg

infatti starebbe ormai per concludere la cessione di meta' del suo

pacchetto nel consorzio (il 16,8%, stessa quota di Eni , Shell, Exxon e

Total ) al fondo connazionale Samruk-Kazyna, che ha gia' acceso con Bank

of Tokio Mitsubishi un prestito sindacato fino a 1,5 miliardi di dollari

per acquistare una prima partecipazione di Kashagan.

red/cas

 

(END) Dow Jones Newswires

November 04, 2015 02:45 ET (07:45 GMT)

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