Una seduta da dimenticare per il Ftse Mib (-3,05% a 17.922
punti), che ha abbandonato la soglia dei 18.000 punti. In calo
anche l'Ibex (-2,96%), il Cac-40 (-2,47%), il Ftse 100 (-2,28%) e
il Dax (-1,81%).
Il principale indice milanese e' stato penalizzato dal comparto
dell'Oil&Gas e da quello bancario.
Il settore del petrolifero e' stato affossato da tre fattori
principali: primo, il calo del prezzo del petrolio (Brent -3,42% a
33,07 dollari al barile, Wti -3,54% a 30,5 usd), secondo il fatto
che BP ha chiuso in profondo rosso sia il quarto trimestre che
l'intero 2015 e terzo il fatto che Standard & Poor's ha messo
sotto osservazione (credit watch negativo) il rating di cinque
gruppi petroliferi europei, tra cui Eni (A-).
A piazza Affari Tenaris ha perso il 4,91%, Eni il 4,79% e Saipem
il 3,32%. A livello europeo lo Stoxx Europe 600 Oil&Gas ha
lasciato sul terreno il 5%.
Su Eni gli analisti di Liberum Capital hanno ridotto il prezzo
obiettivo a 14,6 da 16 euro, confermando la raccomandazione hold
mentre su Tenaris Banca Akros ha abbassato il target price a 12 da
14,5 euro (buy).
Le banche continuano a soffrire e a essere caratterizzato da una
volatilita' particolarmente elevata, con gli investitori che
diventano sempre piu' impazienti sul fronte dello smaltimento dei
Non performing loan e dell'M&A.
A Milano B.Carige ha ceduto il 9,15%, B.Mps l'8,24%,
B.P.E.Romagna il 6,52%, B.P.Milano il 5,53%, Ubi B. il 5,21%,
Intesa Sanpaolo il 3,43%, Unicredit il 3,24%, Mediobanca il 2,73% e
B.Popolare l'1,66%.
Sul fronte macroeconomico non ci sono stati dati particolarmente
rilevanti nella seduta odierna: in Italia il tasso di
disoccupazione e' salito nell'ultimo mese dello 0,1%, attestandosi
all'11,4%, nell'Eurozona a dicembre l'indice dei prezzi alla
produzione industriale e' diminuito dello 0,8% m/m e del 3,0% a/a,
mentre in America le vendite al dettaglio delle catene nazionali
nella quarta settimana di gennaio sono calate dell'1,5% m/m.
A piazza Affari Ferrari (-9,59% a 33 euro) ha accelerato al
ribasso dopo la pubblicazione dei risultati 2015 e della guidance
2016 che ha deluso sul fronte dell'Ebitda rettificato.
Vendite anche su Fca (-2,66% a 6,23 euro) nonostante il buon
dato sulle
immatricolazioni italiane del mese di gennaio e quello sulle
vendite americane nel primo mese dell'anno.
Male Stm (-5,84% a 5,485 euro). Equita Sim (hold, Tp 6,5 euro)
ha segnalato che la guidance sulla marginalita' di Infineon e'
stata inferiore alle attese.
In calo Luxottica (-0,65% a 53,9 euro) con RBC che ha ridotto il
prezzo obiettivo sull'azione da 70 a 67 euro, confermando la
raccomandazione outperform.
Mediaset (-1,78% a 3,092) ha perso meno del listino. Mediobanca
Securities ha confermato sull'azione la raccomandazione outperform
e il prezzo obiettivo a 4,84 euro dopo aver partecipato ad un
incontro con il top management del gruppo che e' stato
caratterizzato da un tono rassicurante sia sul trend della raccolta
pubblicitaria sia sulle attivita' della pay-tv.
Moncler (-0,45%) ha resistito bene alle perdite diffuse sul
mercato dopo aver dato avvio al programma di buyback. A detta di
Fidentiis si tratta di una buona notizia per il gruppo che sta
ottimizzando la propria struttura di capitale.
Sul resto del listino si segnala Safe Bag che ha guadagnato il
2,65% a 0,698 euro. L'azione e' tornata alla ribalta in scia alla
notizia che la societa' ha vinto in primo grado la causa
sull'impugnativa della delibera di approvazione del bilancio di
esercizio al 31 dicembre 2013 adottata dall'assemblea dei soci.
Energica M. ha messo a segno un +20% a 4,2 euro, valore che si
confronta con i 3,2 euro fissati in sede di Ipo e i 3,03 euro di
chiusura di venerdi' primo giorno di quotazione.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
February 02, 2016 11:47 ET (16:47 GMT)
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